domenica 10 febbraio 2013

Plance elettorali e gazebo: la denuncia dei Radicali. Ecco perchè Alemanno va contro la legge

Anche i Radicali di Roma gridano allo scandalo per quello che sta accadendo durante la campagna elettorale a Roma. Il segretario Riccardo Magi ha annunciato una serie di diffide e denunce nei confronti di Alemanno. La giunta - secondo i Radicali - è la principale responsabile del degrado da plance.

via delle Valli: marciapiedi devastati da decine di buchi

"A 16 giorni dal voto il Sindaco non ha ancora numerato le plance lasciandole nella disponibilità degli abusivi. Intervenga il Prefetto", scrivono i Radicali in un comunicato.

Riccardo Magi, segretario Radicali Roma

"In base alla legge la giunta comunale è tenuta a predisporre gli spazi per le affissioni elettorale e ad assegnarli alle liste ammesse, la giunta per legge ha l’obbligo di farlo tra il 33° e il 30° giorno prima del voto o comunque entro i 2 giorni successivi alla comunicazione delle liste ammesse. Oggi a 13 giorni dall’inizio formale della campagna elettorale e a soli 17 giorni dal voto gli spazi di affissione non sono stati ancora numerati dal comune di Roma. E’ quindi impossibile per le liste che vogliano affiggere regolarmente nello spazio assegnatogli".

La carta dei manifesti gettata in strada come fosse una discarica


Altra questione denunciata, riguarda i gazebo che invadono diverse piazze della città.


Piazza Conca d'oro: uno dei gazebo della Meloni oggetto di denuncia dei Radicali
I gazebo dei Fratelli d’Italia posizionati in tutti i municipi di Roma con gigantografie di Giorgia Meloni sono illegali. La legge sulla campagna elettorale vieta infatti in questo ultimo mese prima del voto ogni forma di affissione fuori dagli spazi del circuito elettorale e “ogni forma di propaganda elettorale, luminosa o figurativa, a carattere fisso in luogo pubblico, escluse le insegne indicanti le sedi dei partiti”.
La sanzione va da 103 a 1032 euro (per ogni manifesto o ogni lato del gazebo!) grazie alla depenalizzazione del reato che fino al 1993 era punito con l’arresto fino a sei mesi (un caso felice di depenalizzazione).

Secondo noi anche i gazebo di Aurigemma sono della stessa tipologia irregolare

Insomma altri casi di mancato rispetto delle leggi e dei regolamenti da parte dell'amministrazione comunale. Bell'esempio che danno ai cittadini. Ma i lettori dei blog antidegrado ci sono abituati: dai mancati oscuramenti dei cartelloni irregolari alla mancata radiazione delle ditte abusive, gli esempi si sprecano. Tutte norme che il Comune si è dato e che non ha mai rispettato per far piacere agli amici. E nel caso delle affissioni politiche, come pretendere che vengano multati i propri compagnucci di merende?

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10.00: Secondo il sito di Repubblica, che oggi dedica all'argomento un articolo interessante, rispetto al 2008 ci sarebbero a Roma il 40% di plance in  più.  Un altro regalo alla città dell'attuale giunta.

5 commenti:

  1. UNO SCANDALO FOLLE CHE LE PLANCE ELETTORALI DEVASTINO E BUCHINO I MARCIAPIEDI IN TUTTA ROMA!

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  2. Avevo notato subito il problema della mancata numerazione delle plance. Una vergogna nella vergogna, che si unisce alla assoluta mancanza di controlli di qualsiasi tipo sul rispetto delle affissioni elettorali in spazi non consentiti.
    Un'amministrazione fuorilegge, disorganizzata, in altre parole fallimentare!

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  3. Il problema è proprio quello che scrivete alla fine del testo: è mai possibile che sia il Comune a dover multare i propri esponenti? Alemanno che multa Aurigemma per aver messo dei gazebo irregolari? Ma in quale film si vedrà mai una cosa del genere?
    E' chiaro che ci vorrebbe un'autorità di garanzia, svincolata dagli "amici" politici che vigili sull'applicazione della legge in campagna elettorale.

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  4. La cosa che sembra davvero INCIVILE e' la devastazione dei crateri provocati dai tubi inncenti sui marciapiedi!

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  5. Amici, date un'occhiata al Post odierno di cartellopoli su V. Baldo degli Ubaldi, emblematico della protervia e del senso di menefreghismo della legge dei cartellonari. In questo caso la DDN, ossia coloro che querelarono il blog. Date un'occhiata, vale la pena!

    Mc Daemon

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