mercoledì 6 febbraio 2013

La pubblicità che ci piace

Ecco un esempio di cartellonistica che è gradevole alla vista e soprattutto che offre servizi alla città. Siamo in via Antonio Pacinotti, a pochi passi dal Ponte dell'Industria. Una rotonda fino a poco tempo fa abbandonata a se stessa è ora curata e ben tenuta grazie allo sponsor.

La parte centrale della rotonda e il cartellone dello sponsor
"Questa area è mantenuta..........."

E' solo un esempio di vantaggi che la città potrebbe avere da un sistema di cartellonistica decoroso, regolamentato e soprattutto controllato dalle istituzioni.

L'abbiamo detto più volte: non siamo contro la pubblicità, anzi! L'importante è che - come avviene all'estero o in altre città italiane - gli impianti offrano in cambio servizi quali il bike sharing, i bagni pubblici, la manutenzione del verde, etc.

Un'altra area di via Pacinotti, curata dallo stesso sponsor

14 commenti:

  1. Vista, molto gradevole e sensazione di pulizia e decoro (raro a Roma!).

    Stessa iniziativa sulle grandi aiuole all'incrocio tra V. Portuense e V. Magliana (zona Ponte Galeria) MA PURTROPPO LI NON SI E' RIUSCITO A RIMUOVERE GLI ORRIDI CARTELLONI (1x1) presenti sull'aiuola e la sensazione e´ben diversa.

    Mc Daemon

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  2. Notare sullo sfondo della terza foto le scritte che devastano il palazzo, scena tipica romana. Buona idea questa della aiuola, peccato il degrado complessivo della zona.

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  3. Stesso sponsor anche a via di poggio verde incrocio via casetta mattei, peccato (forse avranno appena seminato, non so) al momento non c'è traccia d'erba, ma i parapedonali già ci stanno.
    Inoltre, SONO IN NUMERO SPROPORZIONATO rispetto la superficie gestita, praticamente alcuni spartitraffico sono oscurati completanente.
    In giro per l'italia in questi casi si usano non più di due, massimo 4 cartell, di dimensione e impatto molto "discreto", ma qui siamo a a roma, ovvio.
    Marco1963

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  4. Ne ho visto fatti di meglio, pubblicità meno invasiva e assolutamente non inserita sul bordo della strada ma bensì all'interno dell'area gestita e comunque ben visibile.

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    1. Non c'è dubbio ma direi di accontentarsi del miglioramento graduale. Dopo tutto il punto di partenza è veramente infimo.

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  5. Il rifacimento di questi spartitraffico è stato promosso ed ampiamente pubblicizzato dal Municipio di zona (XV) sul suo giornalino:
    http://www.arvaliamunicipio15.it/component/content/article/5-news/447-pubblicato-il-nuovo-numero-di-arvalia-news.html
    Per quanto lodevole sia l'iniziativa, io credo che questi cartelli parapedonali siano comunque in contrasto col codice della strada, art.23 comma 1, che per l'appunto recita: "Sulle isole di traffico delle intersezioni canalizzate è vietata la posa di qualunque installazione diversa dalla prescritta segnaletica."
    A me non piacciono, ma questa è un'opinione. Inoltre la situazione è certamente molto migliore di quanto non fosse prima.
    Lob

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  6. la pubblicità che ci piace??? in mezzo ad uno spartitraffico??
    io vedo nella prima foto dei cespugli con delle sterpaglie intorno ad un palo della luce.nell'ultima foto asfalto rattoppato, segnaletica orizzontale usurata e macchine in sosta vietata. premesso che non dovrebbe essere il privato che paga di piu a farsi carico delle carenze dell'amministrazione pubblica e del decoro urbano, questo vostro post veramente non lo capisco. anche io sono a favore della pubblicità nei luoghi pubblici quando gli introiti derivati da questa innescano un circolo virtuoso e tutti ne possono trarre vantaggio. questo non mi pare davvero il caso. avrei preferito se ci fosse stata la promozione di un museo o di qualche iniziativa culturale, magari patrocinata dal comune di Roma o qualche ente predisposto. e comunque non in mezzo ad un incrocio.

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    1. Io mi colloco in una via di mezzo rispetto al tono del post, che rappresenta un incoraggiamento a questa forma di scambio pubblico-privato per la riqualificazione degli spazi verdi, e la delusione, per non dire lo stupore nel trovarmi di fronte, qui come altrove (rotonda Lungotevere di Pietrapapa - Via Enrico Fermi) a questi grandi parapedonali che sono in palese violazione del CdS, oltre che in numero eccessivo per la quantità di superficie curata dall'inserzionista. Il formato poi, come hanno detto in molti, è sovrabbondante rispetto alle insegne che solitamente recano le aiuole in gestione a privati.

      Dal capitolato speciale per la gestione di aree verdi di arredo stradale, mediante contratto di sponsorizzazione, disponibile sul sito di Roma Capitale:

      "E' possibile, in funzione della dimensione delle aree posizionare i seguenti cartelli:

      N. 1 cartello Tip. 1 (80X50) per aree fino a 400 mq

      N. 1 cartello Tip. 2 (120X75) per aree da 401 mq fino a 800 mq ...

      http://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/CapitolatoSpecialeareeverdi3luglio2012.pdf

      I cartelli delle rotatorie nel XV municipio sono di formato 1.00x70, il classico parapedonale; la superficie, ad occhio, non corrisponde a quella che permetterebbe l'installazione di ben 3 cartelli su quel tipo di aiuole.

      Che poi, sullo stesso capitolato, c'è scritto a pag. 6 che il cartello dovrà prevedere una grandezza proporzionale alle dimensioni dello spazio verde. Non mi pare sia così.

      Anche stavolta, il mancato senso delle proporzioni che affligge i dirigenti comunali, quando si parla di cartellonistica stradale, ha consentito che venisse autorizzata una tipologia così invasiva di pubblicità sulle aiuole di arredo urbano.

      Mi sa che andrà rivista pure la disciplina di questi spazi e chi se ne occuperà?

      Come al solito, l'Associazione Bastacartelloni - F. Fiori e VAS - Verdi Ambiente e Società.

      Perché avere fiducia nei tecnici del Comune, proprio no.


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  7. Sono d'accordo che i parapedonali possono essere troppi, ma trovo sinceramente che nella Roma della vergogna, questo sia un esempio virtuoso. Non si deve demonizzare la pubblicità in quanto tale. Il lato buono della cosa sta nello scambio tra servizi di pubblica utilità e una sponsorizzazione. Poichè invochiamo sempre quello che si fa all'estero come buon esempio, voglio far notare che negli Stati Uniti, quasi tutte le aiuole nelle grandi città, sono mantenute da uno sponsor in cambio di una o più targhe. Si potrà obiettare che le targhe sono più piccole e meno numerose, ma siamo a Roma e fino a che gli impianti sono decine di migliaia, lo sponsor avrà un numero di parapedonali proporzionato. Io cercherei di vedere il bicchiere mezzo pieno.

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  8. tra un cartello e una targa c'è una bella differenza.
    adesso non vorrei che bastasse un'innaffiata ad un'aiuola per piazzarci sopra la pubblicità. perche sempre di questo si tratta. pubblicità. quella che in questo caso piace a voi.

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  9. come sempre, in tutti i casi italiani, l'ESTREMISMO spunta.
    Innaffiata ad un'aiuola...mah!
    Magari tra un mese le "sterpaglie" saranno fiorite...

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  10. NElla devastata Roma di oggi e' comunque un'ottima iniziativa.

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  11. Oggi ho fotografato gli spartitraffico all'incrocio via della magliana - via portuense, sempre "a cura" della carovana
    Volete che vi dica che al centro c'è solo una pianta grassa morta de fame, di erba manco l'ombra e soprattutto è palese che questa è la sistemazione definitiva della situazione ?
    Questo è solo l'ennesimo scandalo della giunta aleDanno, altro che iniziativa lodevole, dumila metri quadri di parapedonali per pochi metri quadri neppure messi a verde ????!!!!
    Marco1963

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  12. Purtroppo come potrete ben vedere nel post del 3 giugno su cartellopoli, era tutta 'na sòla.
    A parte pacinotti gli altri spartitraffico della carovana, o non sono stati mai messi a verde, oppure lo hanno fatto (magliana altezza quartiere muratella) ma ora sono abbandonati a sé stessi, con le erbacce che assediano le roselline.
    mi colpisce che qualcuno dei commentatori, ovviamente in buona fede, ci sia anche cascato.
    Marco1963

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