venerdì 7 ottobre 2011

Il Comune risponde via Corriere

Il nostro documento di diffida non ha ricevuto ancora risposta.
L'amministrazione comunale ha però voluto rispondere all'articolo del Corriere della Sera di ieri con le dichiarazioni dell'On. Ugo Cassone, presidente della Commissione Commercio del Comune di Roma, anch'esse pubblicate sulle pagine internet del Corriere.
Ci corre l'obbligo di fare qualche puntualizzazione con riferimento ad alcuni passaggi di tale replica.

Sorvoliamo sul riferimento a presunti "difensori e moralizzatori del bene della città", immaginando che il presidente non possa riferirsi a noi, semplici cittadini, che togliendo tempo e risorse agli interessi personali cercano di sollecitare l'amministrazione comunale ad affrontare un problema da essa stessa aggravato.

Quando però il presidente dice che la nostra delibera è stata esaminata dagli uffici nell'ottobre 2010, saprà bene di fare riferimento al parere fornito sulla delibera dal responsabile dell'Ufficio Affissioni e Pubblicità. E tale parere, pur avendo legittimamente evidenziato aspetti negativi del nostro testo, non è che un passaggio del percorso che deve portare la delibera alla discussione in Consiglio Comunale. Al contrario di quanto attribuito testualmente al presidente, la nostra delibera non presenta elementi di illegittimità, che altrimenti sarebbero stati rilevati dal Segretario Generale del Comune al momento della sua presentazione.

Diciamo quindi che il fatto che il parere degli uffici sia stato fornito quasi un anno fa, vuol dire che la Commissione presieduta dall'On. Cassone da altrettanto tempo manca di licenziare una relazione accompagnatoria alla delibera. Pur considerando il cambio di presidenza, dovuta alla scomparsa dell'On. Parsi, ci sembrerebbe un tempo eccessivo. Confidando nello spirito collaborativo mostratoci dal presidente Cassone al tempo della nostra audizione in Commissione attendiamo fiduciosi un parere definitivo, anche negativo se i consiglieri lo ritengono, da quest'ultima sulla nostra delibera.

A voler considerare i fatti, ad oggi l'unico atto pratico dell'attuale amministrazione in materia di impianti pubblicitari è stata la famigerata delibera 37/2009, che ha permesso alle ditte di tappezzare la città di cartelloni, contro ogni regola del Codice della Strada. 
Riguardo invece al Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP), pur dando atto dello sforzo che l'amministrazione sta compiendo, segnaliamo che nella sua stesura originaria esso presenta lacune e zone d'ombra che se non debitamente corrette potrebbero portare a disastri paragonabili alla situazione attuale. Il Comitato ha presentato una serie di osservazioni al PRIP nell'ottica di contribuire a farne la soluzione al problema dei cartelloni a Roma, richiedendo formalmente di "partecipare" (nel senso della delibera 57/2006) alla sua costruzione. Anche in questo caso siamo in attesa di avere notizie dal Comune.

Da ultimo due accenni sulle rimozioni.
Non possiamo contestare i dati forniti dal Presidente Cassone, però, sarà un caso, ma capita che tutti gli impianti che noi segnaliamo rimangono allo stesso posto, a parte rarissime eccezioni che in genere sono ricollocazioni delle stesse ditte. Basta dire che sono ancora nello stesso punto alcuni degli impianti che segnalammo all'Ufficio Affissioni al tempo della nostra collaborazione.
Considerando infine i numeri forniti sulle rimozioni e ricordando che dopo aver ricevuto 4 verbali una ditta deve essere radiata dall'elenco di quelle autorizzate, se la matematica non è un'opinione (circa 3.000 verbali per quasi 400 ditte) dovrebbero essere state alcune decine le ditte incappate in una tale sanzione accessoria. Ma evidentemente non è stato così; basta infatti controllare la Nuova Banca Dati per sincerarsene. Inoltre, se le società radiate si comportano come alcune da noi recentemente segnalate, a cosa servono le normative vigenti?
E' questo ancora uno Stato di diritto o siamo tornati al far-west americano?

18 commenti:

  1. La Commissione da me presieduta si è riunita già diverse volte su questo tema con i comitati, gli uffici competenti e le aziende del settore....
    diciamo che l'iltima parte della frase dice tutto su come andarà a finire...visto che vi siete incontrati con le aziende del settore non gli si poteva dire di smetterla di piantare cartelloni a rotta di collo??? o forse gli è stato assicurato che, fatta salva la forma, la sostanza rimarrà invariata???

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  2. e diciamo pure che le dichiarazioni che fa cassone sono le stesse che fece bordoni un anno e mezzo fa, quando affermava che entro dicembre 2010 il problema sarebbe stato risolto.
    aggiungo inoltre che nel sostenere che la materia è complessa e richiede approfondimenti la giunta ammette, secondo me, di non voler risolvere il problema, ma solo trovare delle regole che tutelino il paesaggio cartellonaro. Eppure sarebbe tanto facile... a una certa data decadono tutte le autorizzazioni, quelle nuove devono necessaraimente essere istruite e valutate sulla base del rispetto del paesaggio, del decoro e del codice della strada.

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  3. io direi che quello delle affissioni pubblicitarie è un settore dove le chiacchere stanno a zero... nel senso che è talmente facile e immediato verificare la situazione esistente. Si continua poi a dire che è un probela ereditato, mi sembra ovvio, tutte le situazioni sono ereditate, ma se uno si candida a ostituire una giunta di un altro colore politico e per cambiare, se no se andava tutto bene era inutile cambiare. Inoltre la situaizone dei cartelloni non è stata regolamentata per anni, ma caso strano l'unico atto vero del comune, è stata la deregolamentazione totale, quindi non si può dire che il problema è stato ereditato, ma è stato creato, e tra l'altro di proposito e con piena consapevolezza di quali erano gliinteresi particolari da tutelare,.. ma anche le mie chiacchere stanno a zero, tanto prip o non prip, delibere o no, la situazione non cambierà mai!!! e i cittadini continueranno a sobbracarsi il 99% del lavoro che dovrebbe svlogere l'amministazione, la quale se ne resterà chiusa nella correttezza delle procedure formali.

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  4. ..ma non durerà ancora per molto, i signori nel palazzo devono iniziare a capire che le cose stanno cambiando, con le buone...

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  5. Bah a leggere l'articolo del Corriere, cronaca di Roma, sui doppi incarichi alla Regione Lazio, non mi sembra cambi molto.
    Come non cambia il modo di amministrare la città, fatto di spot e promesse, ma di fatti pochi se ne vedono: come nel caso dei cartelloni, dopo tutto il casino che stiamo facendo, le obiezioni dell'Assessore Bordoni fanno pena; obiezioni fatte da lui, vera mente dedita al favoreggiamento delle lobby, che si esprime tramite l'innocuo Cassone, brava persone, ma ennesimo yes-man, noleggiato dalla politica degli interessi privati, che uddidisce al suo superiore, non avendo piena coscienza dei danni che stanno arrecando alla città.
    Eh sì, pure i consiglieri della maggioranza, dotati di una parvenza di coscienza, non si tirano indietro al sistema yes-man, che tanto male fa alla cittadinanza, assecondando delibere piene di imbrogli e trappole, come la 37/2009.

    Politico attento, a furia di blaterare finisci dentro

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  6. Il post di oggi e le reazioni scomposte al commento al post pubblicato lo scorso 5 ottobre, che avrei avuto secondo loro la sfrontatezza di scrivere, mi danno l’occasione per rendere meglio il concetto con un paragone di tipo commerciale, che calza secondo me a pennello, perché fa capire bene il tipo di "strategia" che il Comitato Promotore considera vincente.

    2 anni e mezzo fa una grossa ditta (il Comune di Roma) ha messo sul mercato della città un prodotto (la delibera n. 37/2009) che fa schifo, ma che ha avuto ugualmente un successo strepitoso: l’anno scorso il Comitato Promotore ha lanciato sullo stesso mercato di Roma un prodotto (la proposta di delibera di iniziativa popolare) che è in netta concorrenza con quello del Comune.

    Ora il Comitato Promotore, anziché andare a vendere il suo prodotto direttamente al Comune, cercando di convincerlo ad acquistarlo per la sua bontà attraverso i suoi migliori rappresentanti di commercio, ritiene che lo dovrà comunque comprare grazie soltanto alla "pubblicità" che si sta facendo attraverso questo blog e le iniziative varie fin qui messe in campo, peraltro nemmeno attinenti strettamente al suo prodotto.

    In modo del tutto contraddittorio, per non dire paradossale, il Comitato Promotore ieri ha accettato di andare dal Comune raccogliendo l’invito a "collaborare" che gli aveva fatto, nella pia illusione che l’avrebbe convinto senza esservi poi riuscito di quanto sia scadente il suo prodotto (la delibera n. 37/2009), mentre oggi non vuole esser lui ad andare dal Comune per dimostrare invece tutta la bontà del suo prodotto.

    Tutte le reazioni al mio commento non sono entrate nel merito di esso e mi hanno confermato una volta di più che l’intero entourage del Comitato Promotore non accetta il confronto, specie se va a riguardare il suo operato, che non solo è sacrosanto ed insindacabile, ma anche l’unico che conti (come se avesse l’esclusiva) o comunque il primo, perché secondo Fitzcarraldo il mio giudizio non sarebbe addirittura "costruttivo" anche perché secondo Ipse Dixit "se c'è qualcuno che le sta provando proprio tutte chi altri è se non il Comitato?".

    Penso che sia di tutta evidenza che il Comitato Promotore non stia affatto provandole tutte per cercare di vendere il suo prodotto proprio al suo diretto concorrente .

    Le gravi dichiarazioni rilasciate dall’On. Ugo Cassone su una presunta illegittimità del loro prodotto danno l’occasione per pretendere di essere immediatamente ascoltati dalla Commissione Commercio per ribattere a questo giudizio infamante e comunque dibattere sulla fondatezza di una tale critica, ma - almeno per ora - il Comitato Promotore preferisce ribattere solo sul suo blog, nella convinzione di avere rintuzzato l’attacco in questo modo.

    Dietro il fin troppo comodo anonimato c’è stato chi, ignorando che in questo campo di battaglia ci sono dentro da 11 anni, ha scritto che con la mia strategia non arriverò nemmeno al campo di battaglia, perché sarò sconfitto senza aver neppure scavalcato la trincea.

    Invito caldamente il Comitato Promotore, se proprio non vuole battagliare con l’On. Ugo Cassone e tutti i bastion contrari della Commissione Commercio, a scavalcare almeno la trincea del Consiglio Comunale, se vuole veramente che i suoi membri comprino alla fine il suo prodotto.

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  7. Il problema, Arch Bosi, è che, volendo seguire il suo esempio, i potenziali acquirenti, cioè i consiglieri comunali, non decidono in base ai propri gusti o le proprie prefernze, ma in base a gusti e preferenze preconfezionate, cioè calate dall'alto.
    Non si discute la bontà del contenuto della delibera popolare o di successive proposte meritevoli di attenzione, quanto la modalità attraverso la quale far passare il messaggio, che come ho detto è condizionato da ordini "superiori"; la difficoltà è proprio questa, e mi creda, incontrando i potenziali consumatori, questi dicono pure di sì, ma votano no !
    Nokia1

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  8. Se Cassone ha detto proprio quelle cose diciamo che dimostra di essere abbastanza a digiuno della materia, a vole essere buoni.
    Se invece quelle cose gliele ha scritte qualcun altro, farebbe bene a licenziarlo in tronco, se può, oppure si guardi bene da dargli retta per il futuro.
    E non aggiungo altro per carità di patria.

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  9. Ricordo di Cassone, molto poco onorevoli, i suoi dozzinali manifesti affissi a centinaia e tutti abusivamente nelle strade del mio quartiere alle ultime elezioni. Peccato non aver fatto foto.
    C'è da sperare in qualcosa di buono da costui?

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  10. Aggiungo un video, appena trovato, che esemplifica il livello di qualità politica e morale dell'attuale giunta capitolina:
    http://www.fainotizia.it/video/le-iene-e-fainotizia

    Capite? Antoniozzi: ASSESSORE AL PATRIMONIO!!!
    Figurarsi altri rappresentanto minori....

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  11. Eih giù le mani dal far-wes americano, un posto molto più ordinato e bello di questa roma devastata!

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  12. Quoto Matteo.
    Almeno nel far-west potevamo andare in giro con la pistola e difenderci dai banditi; qui invece i banditi fanno il loro porco comodo spalleggiati da quelli che dovrebbero rappresentare la legge.

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  13. Si può anche replicare direttamente all'interessato:

    http://www.ugocassone.com/home.asp?id=8

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  14. Architetto, la vendita "porta a porta" qualche volta fa ottenere risultati, spesso rende i venditori degli scocciatori ai quali o non si apre la porta o si risponde con qualche scusa per levarseli da torno in fretta.
    personalmente credo che la pubblicità che il Comitato si sta facendo sia l'unica cosa che abbia mosso un po' le acque in questi ultimi mesi, e che se qualcuno accenni ad aprire uno piccolo spiraglio dalla sua porta è per il rumore che sente provenire dai piani bassi, ne dovremo fare molto di più..

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  15. A Nokia1 (alias M.R.) delle ore 11,16 del 7.10.2001: non si accorge di starsi a fasciare la testa prima ancora di essersela rotta e di avere evitato di esprimersi sulla opportunità o meno di andare a cercare di convincere chi deve esaminare ed alla fine votare la delibera di iniziativa popolare.
    A Roberto delle ore 12,46 del 7.10.2011: pur essendo membro del Comitato Promotore, ha evitato anche lui di entrare nel merito del mio commento.
    All’anonimo delle ore 14,38 del 7.11.2011: oltre a mettere il carro davanti ai buoi come Nokia1, gli sfugge che a votare la “relazione” di accompagno alla delibera di iniziativa popolare è la maggioranza dei membri della IX Commissione Commercio, anche senza doversi aspettare nulla di buono o di cattivo dal Presidente Ugo Cassone che conta per il solo voto che ha a disposizione .
    All’anonimo delle ore 11,39 dell’8.10.2011: si interroga e si risponde da solo sulla vendita “porta a porta”, dichiarandosi convinto che se si aumenta la “pubblicità” facendo molto più chiasso di adesso, la maggioranza dei consiglieri comunali sarà sicuramente “costretta” a rinnegare il voto con cui il 30 marzo 2009 ha approvato la delibera n. 37. Ma chi gli dà la certezza che al Consiglio Comunale arrivi il frastuono della “pubblicità” del Comitato Promotore e che in questo modo sia più disposto ad ascoltarla ed a farsi convincere all’acquisto ?
    SE NON ALTRO PER EDUCAZIONE, PIU’ CHE PER ACCETTAZIONE DEL CONFRONTO E DEL DIBATTITO, PERCHE’ IL PRESIDENTE DEL COMITATO PROMOTORE O CHI PER LUI NON FA SAPERE UFFICIALMENTE AI LETTORI DEL BLOG, SENZA MEZZI GIRI DI PAROLE, SE INTENDE PROVARE A CONVINCERE CHI ALLA FINE DEVE VOTARE LA DELIBERA DI INIZIATIVA POPOLARE O SE INVECE NON VUOLE FARE QUESTO TENTATIVO PERCHE’ PREFERISCE AFFIDARSI ALL’OPERA DELLO SPIRITO SANTO CHE INCARNATO SOTTO FORMA DELLA PUBBLICITA’ FATTA CON TANTO RUMORE COMPIRA’ DI SICURO IL MIRACOLO DI FAR CAMBIARE IDEA ALL’INTERO CONSIGLIO COMUNALE ?
    CI VUOLE TANTO A PARLAR CHIARO ED A PRENDERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA’ ?

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  16. Egr. arch. Bosi,
    Ma davvero pensa che la delibera popolare abbia qualche possibilità di essere approvata?

    Lo dice pure lei che, a meno di venire fulminati sulla via di Damasco,chi ha votato favorevolmente nel 2009 la delibera 37 mai e poi mai si rimangerà quel voto.

    Evidentemente, visto che nel frattempo è spuntato anche il PRIP e c'è materiale in abbondanza per altri tipi di azioni, la strategia è cambiata in corso d'opera e non sempre è bene dare il vantaggio all'avversario di conoscerla.

    Perchè non prova a riavvicinarsi al Comitato senza pretendere a tutti i costi il confronto? Magari un confronto "fra pari" è più costruttivo e molti suoi dubbi (e credo anche del Comitato), verranno chiariti.

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  17. Se da un lato non posso che apprezzare il tentativo del Signor "paciere" dell'ultima ora, che si fregia anche del premio Nobel, dall'altro lato non posso però non ribattere a quanto afferma in perfetta buona fede, ma al di fuori di ogni coerenza logica (per la 1° parte del suo discorso) ed all'oscuro evidentemente(almeno mi auguro)del comportamento che ha tenuto il Comitato Promotore nei miei confronti (2° parte del suo discorso).
    Per coerenza logica non può anche Lei fasciarsi la testa prima di essersela rotta e soprattutto dovrebbe chiedersi a che é servito fare tutta la fatica di presentare e mandare avanti una proposta di delibera di iniziativa popolare se si era sicuri fin dall'inizio che sarebbe stata comunque bocciata: per prendere in giro i 10.000 cittadini che l'hammo firmata?
    Come si fa a lanciare il sasso ed a ritirare poi non solo la mano, ma l'intero braccio ?
    Io non ho detto quello che Lei mi attribuisce: non mi sono mai nascosto le difficoltà che biososssgna va affrontare e cercare di superare e proprio per questo ho sempre insistito per un confronto teso a far cambiare idea alla maggioranza dei consiglieri comunali.
    Se dovrò essere sconfitto voglio esserlo dopo aver combattutto fino alla fine di questa "guerra", e non arrenendendomi prima ancora che debba iniziare la prima di una lunga serie di battaglie.
    Lei mi chiede di provare ad avvicinarmi al Comitato senza pretendere a tutti i costi il confronto: non sa (e spero che non faccia finta di non sapere) che dopo essere stato riavvinato da alcuni membri del Comitato ho proposto di sottoscrivere un programma congiunto da me predisposto in modo aperto a tutte le eventuali modifiche ed integrazioni, che però il Presidente del Comitato Promotore mi ha scritto di condividere praticamente per intero, ma di non voler firmare.
    Non ritengo che debba aggiungere altro.

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  18. Eccoli i manifesti abusivi di Cassone, basta andare nel suo album Flickr:

    http://www.flickr.com/photos/61435911@N08/5812013642/in/set-72157626790279717

    Che ci si può aspettare da questo?

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