L'onorevole Melandri ha depositato un'interrogazione scritta al Ministro nella quale denuncia la gravissima lesione al decoro e all'immagine della capitale provocata dai cartelloni.
Ecco come l'agenzia AdnKronos riassume in questi ottimi due lanci, l'iniziativa di Giovanna Melandri, ricorda la battaglia del nostro Comitato e l'invio delle cartoline anti-degrado che hanno finalmente svegliato alcuni politici da un torpore ingiustificabile. Vi invitiamo a leggere attentamente le parole usate dall'on. Melandri e la lucida fotografia della situazione tracciata in questa interrogazione.
Roma: Melandri (Pd), cartelloni pubblicitari ledono la città e i suoi monumenti
(Adnkronos) - Un'interrogazione a risposta scritta e' stata presentata dalla deputata del Pd Giovanna Melandri al ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan sulla questione dei cartelloni pubblicitari a Roma. ''Negli ultimi anni -scrive Melandri- nella citta' di Roma, il settore delle affissioni e degli impianti pubblicitari ha visto l'esplodere di un grave fenomeno consistente nella esponenziale moltiplicazione su tutto il territorio cittadino di numerosissimi nuovi impianti pubblicitari di ogni foggia e dimensione''.
Un problema questo recentemente sollevato nella Capitale dal 'Comitato Basta Cartelloni', che ha ideato una campagna con delle cartoline inviate alle principali istituzioni del Paese, della quale hanno riferito i principali organi di stampa. Il 'Comitato' inoltre attraverso il sito (www.bastacartelloni.blogspot.com), denuncia quelle che definisce ''situazioni di inquinamento visivo da cartelloni non piu' tollerabili''. Nell'interrogazione Melandri sottolinea che i cartelloni pubblicitari ''vengono spesso collocati in luoghi e situazioni tali da ledere in maniera significativa all'immagine ed alla visione della citta' e dei suoi monumenti, inquinando gravemente il paesaggio urbano e compromettendo il decoro di Roma''. (segue)
(Adnkronos) - Inoltre, si legge ancora nell'interrogazione, ''l'abusivismo si e' acuito nel settore delle affissioni, tale per cui molti nuovi impianti vengono collocati senza autorizzazione, in spregio di ogni norma di tutela del patrimonio storico, culturale e monumentale''.
Melandri denuncia anche l'amministrazione comunale di Roma, ''che non riesce ad arginarne la dilagante illegittimita'; prova ne sia l'episodio, denunciato dai cittadini romani, relativo alla campagna contro l'abbandono dei cani, la quale promossa ed attuata dal Comune di Roma come iniziativa istituzionale, ha visto manifesti della stessa amministrazione affissi su impianti abusivi, peraltro gia' sanzionati dagli organi municipali''.
Amministrazione, rimarca la deputata del Pd, che nonostante le segnalazioni e le proteste, ''non si e' determinata ad agire in maniera incisiva per arginare la grave situazione creatasi''. Sottolineando gli ''enormi danni all'immagine turistica e monumentale della citta''' che tutto cio' comporterebbe, Melandri chiede a Galan se ''abbia valutato di sollecitare l'intervento delle Soprintendenze competenti e se da queste sia stata segnalata la grave situazione''.
29 ottobre 2011
Bene! Complimenti anche ai coordinatori di Basta Cartelloni che con amara ironia sono riusciti a toccare il segno. Una osservazione alla agenzia stampa e alla interrogazione della Melandri: solo una piccola percentuale di cartelloni è abusiva, dato che il Comune tramite il pagamento di una tassetta (il CIP) ne ha legalizzato il loro staus - perché essere abusivi se il Comune ti permette di installare il tuo impianto dove vuoi per la somma di due misere lirette? Oltretutto non esiste una autorizzazione preventiva degli uffici competenti, la ditta può installare l'impianto come e dove vuole, e in caso di richiesta di rimozione, esiste il meccanismo della ricollocazione - magari pochi metri più in là - garantendone la sua eterna esistenza – ragione per cui i cartelloni aumentano in maniera esponenziale con ben più di 400 ditte di affissioni che sono padrone del territorio. L’amministrazione Capitolina preferisce che ci sia confusione in questo settore e che si creda che gli impianti sono abusivi, altrimenti sarebbe una dimostrazione di connivenza e accettazione della illegalità che potrebbe fare saltare parecchie teste.
RispondiEliminaUna personalita` di primo piano, che governa una galassia di societa`, con una esperienza enorme, competenze e capacita` riconosciute urbi et orbi, successi imprenditoriali innumerevoli, qualche tempo fa ci domando`: "questo tipo di pubblicita`, su grandi cartelloni, ormai e` superata, e` anacronistica, ed esiste solo a Roma e in nessun altro posto non solo in Italia ma in tutto il mondo. Non capisco proprio a chi serva".
RispondiEliminaLa nostra risposta fu immediata: "ai politici per le campagne elettorali".
Quella persona sgrano` gli occhi: "E` vero!! non ci avevo pensato!!"
e scosse la testa in segno di dissenso e riprovazione.......
Lorenzo
Malaroma ti correggo.
RispondiEliminaIl pagamento del Canone di Iniziativa Pubblicitaria non autorizza alcunchè.
Il cartellone è a tutti gli effetti legittimo solo se, oltre al pagamento del CIP, rispetta TUTTE le norme del codice della strada e loro deroghe e il regolamento comunale delle affissioni. Va da se che la quasi totalità dei catafalchi in giro per Roma è in regola SOLO per il pagamento del CIP, visto che le distanze da cartelli stradali, semafori, incroci e quant'altro sono sempre di molto inferiori ai limiti inmposti. Questi cartelli, in altre parole, sono ILLEGALI anche se hanno pagato il CIP.
Il Ministro Galan ha già avuto modo di far presente che a Roma ha visto cose molto strane. Speriamo proprio che voglia aprire un capitolo dedicato allo sfregio dei cartelloni.
RispondiEliminaUna nota di merito all'on. Melandri che, unica nel panorama dell'intero Parlamento, ha finalmente rotto il muro di silenzio. L'auspicio è che altri deputati, da ogni schieramento, si interessino alla materia per spingere il Comune ad intraprendere la giusta strada del risanamento.
Possibile che non ci sia nessun deputato romano del PDL che voglia dimostrare attenzione verso la propria città ed i propri concittadini?
da quello che si vede in giro pare proprio di no..
RispondiElimina(risposta all'ultima domanda)
dopo la strigliata data a quella 'lavannara' della polverini (ma come diavolo hanno fatto i laziali a darsi una tale pseudo-governatrice???) ci starebbero proprio bene un paio di scapaccioni assestati da galan all'inqualificabile alemanno
RispondiEliminadopo aver disconosciuti le proprie responsabilità nei disastri del nubifragio e dell'inaugurazione di trony, 'sta macchietta di sindaco sarebbe capace di dire che lui con l'invasione dei cartelloni a roma non c'entra niente
e pensare che ci vorrebbe tanto poco per dare un segnale concreto: basta darci la testa di bordoni e paciello
siamo gente semplice, ci accontentiamo di poco ...
già mi immagino la risposta di bordoni: situazione ereditata il Orio metterà a posto tutto. e io risp che il prip salverà la forma consentendo tutto, ma la sostanza resterà uguale
RispondiEliminaSuggerisco al Comitato di SCRIVERE ALLA MELANDRI: E' UN' OCCASIONE DA NON FARSI SFUGGIRE!!
RispondiEliminaMc Daemon
La triade Bordoni (sindaco), alemanno e paciello sarà ricordata come la peggiore che Roma abbia mai avuto da 200 anni a questa parte.
RispondiEliminaPossa la più devastante maledizione incogliere chi ha consentito tutto questo nella nostra città, favorendo l'insicurezza stradale, il degrado e e tutto ciò che ne comporta.
@Mc Daemon
RispondiEliminaE` stato il Comitato a sollecitare un intervento all'On.le Melandri sul tema con una interrogazione parlamentare. Invito che abbiamo pure fatto ad altri deputati di diversi schieramenti politici.
On.le Melandri e` stata la prima ad intervenire, speriamo che altri la seguano.
E, ti assicuro, e` solo l'inizio: come dicemmo qualche tempo fa, sara` un autunno caldo, caldissimo, bollente!
Mica stiamo a fa' le ostie coi ringo....
Con nota VAS prot. n. 21 del 20 maggio 2010 indirizzata all'allora Ministro per i Beni Culturali e Ambientali, On. Sandro Bondi, ed alla Direzione Generale e Soprintendenze competenti per territorio, ho fatto testualmente presente che "ai fini di una esatta ed inequivocabile individuazione di tutte le zone sottoposte a vincoli, dove il Comune di Roma deve provvedere alla rimozione di tutti gli impianti che vi sono stati collocati, si allega alla presente l’elenco di tutte le aree del territorio comunale che risultano tutelate come beni paesaggistici con apposito provvedimento statale o regionale" ed ho chiesto "alle SS. LL., ciascuna nell’ambito delle rispettive competenze, di far predisporre il più sollecitamente possibile la richiesta al Comune di Roma di rimuovere immediatamente tutti i cartelloni ricadenti nelle aree tutelate sia come beni culturali che come beni paesaggistici, in forza anche della delibera del Commissario Straordinario n. 45/2008".
RispondiEliminaAlla nota di VAS ha dato seguito il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, Arch. Federica Galloni, che con nota prot. n. 0014695 del 10 settembre 2010 ha chiesto alle Soprintendneze competenti “di relazionare circa … le eventuali azioni intraprese e/o che intende intraprendere”.
Alla richiesta dell'Arch. Galloni ha dato seguito il Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per il Comune di Roma, Arch. Maria Costanza Pierdominici, che in diverse note ha ribadito il divieto di "rilascio dell’autorizzazione alla posa in opera di cartelli o altri mezzi pubblicitari in assenza del parere vincolante del Soprintendente" ed ha chiesto "una puntuale verifica del rispetto della normativa per i cartelli segnalati" dal sottoscritto a nome di VAS , che non sembra essere stata a tutt’oggi effettuata.
L'interrogazione dell'On. Giovanna Melandri non fa altro quindi che ribadire la gravità di una situazione già ampiamente denunciata, ma ha soprattutto il grande merito di essere stata presentata in coincidenza del voto sulla proposta di delibera di iniziativa popolare e di costringere quindi ogni consigliere comunale, prima di bocciarla per partito preso, a prestarvi una attenzione maggiore di quella che le si voleva dedicare.
Allora, FORZA COSI'!!!...ANCHE SE ROMA E' DISTRUTTA AVREMO ALMENO LA CONSOLAZIONE DI NON FARLA PASSARE COMPLETAMENTE LISCIA AI DELINQUENTI!!
RispondiEliminaMc Daemon
Come correttamente ricorda l'Arch. Bosi, l'interrogazione di Giovanna Melandri arriva al momento giusto: alla vigilia del voto in consiglio comunale della delibera popolare. Oramai non sono più solo i cittadini e le associazioni a denunciare lo scandalo cartelloni, ora sono anche i giornali e i deputati della Repubblica. I signori consiglieri comunali vogliono continuare a fare come le tre scimmiette: non vedono, non parlano e soprattutto non sentono?
RispondiEliminaFilippo
@Anonimo - 30 ottobre 2011 09:12
RispondiEliminaGrazie per il chiarimento.
Ma è prorpio su questa ambiguità illegale/abusivo che la nostra amministrazione comunale fa il gioco delle 3 carte evitando di assumersi ogni responsabilità o di dire come stanno veramente le cose.