Allora, con un blitz degno di Al Capone, furono piazzati nel cuore della Capitale, a piazza di Spagna e solo dopo innumerevoli segnalazioni dei residenti e delle associazioni furono spostati. La notte tra la domenica di Pasqua e il lunedì dell'Angelo, furono trasferiti nel secondo Municipio.
L'assessore Gasperini garantì che quegli impianti non godevano di alcuna autorizzazione e che dunque non li avremmo più visti in giro.
E invece, ecco alcune fotografie scattate oggi a Roma.
Sono esattamente dove erano allora, dove cioè, il Campidoglio disse di non averli autorizzati.
Qui, come si presentava il ponte Risorgimento oggi
Qui invece, ad aprile 2011
Lungotevere delle Navi oggi
Lungotevere della Navi ad aprile scorso
E potremmo andare avanti ancora a lungo. Perfino le targhette identificative sono le stesse.
A questo punto presentiamo ai nostri lettori tre alternative:
1) I vasoni-cartelloni non erano autorizzati allora e non lo sono neanche oggi, ma la ditta se ne frega e li piazza dove meglio crede, con la scusa della Festa del Cinema.
2) I vasoni-cartelloni godevano di autorizzazione sia all'epoca che oggi e l'Assessore Gasperini disse una cosa non vera.
3) In Comune non sanno neanche cosa sia autorizzato e cosa non lo sia. La mano destra non sa cosa fa la sinistra.
Quale delle tre ipotesi vi convince di più? Purtroppo, qualunque sia la risposta giusta, lo sconforto è grande.
E' una bella lotta ...
RispondiEliminaL'ipotesi 1 è la più probabile; ma anche la 2 ha un suo appeal, visto che chiunque abbia interloquito con Gasperini (assessore alla cultura di Roma!?!) sa che il suo specifico è dire bugie; quand'anche la 3 riporta un dato di fatto.
Purtroppo quella che non ne ha di alternative è la città di Roma: prima se ne va a casa questa pseudo-amministrazione prima potrà cominciare la ricostruzione di un decoro ed un tessuto civile.
Che poi bisognerà cominciare a lavorare con quelli dell'altra parte che pure te li raccomando ...
Ora si capiscono le dichiarazioni di Alemanno che diceva a Galan di non rompere che la Festa del Cinema Roma se la paga da sola.
RispondiEliminaEvidentemente questo è l'ennesimo modo per raccimolare un po' di spiccioli per beneficiare le migliaia di imbucati alla Festa (imbucarsi alle manifestazioni pubbliche è lo sport preferito dei romani).
Da notare che la ditta che installa 'sti vasoni inguardabili è sempre la stessa che viene sbandierata come "seria compagnia di affissioni".
Ma com'è che quando vengono a Roma divengono tutti peracottari?
DIREI ENTRAMBI LA 1 E LA 3 !
RispondiEliminaMc Daemon
NO I VASONI CARTELLONI NOOOO !!!
RispondiEliminaQuesti amministratori, ma che hanno nel cervello la melma putrida infangata di fogna con topi e ragni che sguazzano nel letame.
Cacciamoli nel campo profughi a Lampedusa con 5.000 tunisini, altro che Regina Coeli, e pure velocemente: se mai si inizia, mai si finisce.
la risposta giusta é: non sono autorizzati, ma regolarmente censiti in banca dati.
RispondiEliminaMa davvero davvero questa cricca di manigoldi continua con la deturpazione di Roma? Ma che cosa aspetta la cittadinanza a ribellarsi? L' opposizione cosa fa? La magistratura ancora non ha scoperchiato l'enorme vaso di pandora con tutto lo schifo che c'è dentro?
RispondiEliminaAltro vasone-cartellone avvistato oggi a Ponte Milvio. Poi ce n'è uno all'inizio di via Veneto.
RispondiEliminaTra le alternative che avete posto voi, secondo me la risposta è chiara: la giunta Alemanno preferisce che non ci sia nessuna regola. Così nella confusione generale ognuno può dire quello che vuole: sono autorizzati, anzi no scusate mi sono sbagliato.....
ma perchè invece di prendervela con Gasperini non ve la prendete con Bordoni?
RispondiEliminaL'ipotesi più probabile è quella di Roberto: che cioè, siano stati autorizzati temporaneamente per racimolare un pò di soldi per la festa del Cinema.
RispondiEliminaMa è possibile che il sindaco Alemanno si faccia "scavalcare" dall'Ufficio Affissioni e dall'assessore Bordoni e permetta un'ulteriore invasione di cartelloni in una città già devastata dall'abusivismo e dall'assenza di regole nel comparto dell'outdoor advertising?
Possibile che neanche stavolta Gasperini sappia nulla? Ma non si accorgono che d'impianti per promuovere la festa del Cinema ce ne sono già abbastanza? Ancora cartelloni?
BASTA!