sabato 18 gennaio 2014

Caro Augias ti scrivo: il degrado di Roma ci sta uccidendo

Corrado Augias


Due belle lettere indirizzate alla rubrica di Corrado Augias su Repubblica dimostrano come la sensibilità di alcuni romani stia crescendo sempre più. Come il concetto di "degrado" si sia ormai allargato ai cartelloni, alle bancarelle, alle scritte e non sia più solo buche e traffico.

Ecco due estratti delle lettere di Claudio e Aldo e della risposta di Augias.

Caro Augias ma lei ha visto come è ridotta Roma? Traffico e rifiuti certo. Ma non solo quelli. Cartelloni pubblicitari dappertutto, enormi, mentre le targhe turistiche o delle strade sono quasi invisibili. Venditori ambulanti nel centro e ovunque esistano monumenti. Stazioni del metrò orrende e sporche..............
                                                                      Claudio Santini


Caro Augias, Roma appare devastata............Il prato davanti San Giovanni sembra un campo di patate non un'aiuola. L'impressione è che i romani si siano abituati a tale in-decoro cittadino, non abbiano più idea di cosa significhi vivere in una città decorosa e pulita, a misura d'uomo, degna di questo.
                                                                      Aldo Perelà


La risposta di Augias: ...........Roma rischia il fenomeno che colpiva i ghetti neri delle città americane negli anni passati. Più il quadro era degradato, più gli stessi abitanti si adoperavano per peggiorare la situazione, una specie di furia autodistruttiva, talvolta conclusa in una rivolta........

Qui il testo intero delle lettere e della risposta

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