martedì 15 ottobre 2013

In Commissione Commercio si discute di cose concrete. Al tavolo anche le associazioni. Luce in fondo al tunnel?



La Commissione Commercio di questa mattina è entrata finalmente nel vivo dei problemi a partire dall'approvazione del Prip (con i tempi), dei Piani di Localizzazione (con i costi) e dell'iter da seguire.

Ci rendiamo conto che sia materia complessa e difficile da digerire per chi ne mastica poco. Per cui cerchiamo di spiegare per grandi linee le questioni che si sono affrontate.

Erano presenti i consiglieri De Biase (Pd), Onorato (Lista Marchini), Stefàno (M5S), Alemanno e ovviamente il presidente Corsetti (Pd). Il consigliere del Pdl Tredicine (pur non essendo membro della commissione) ha mandato un proprio rappresentante.
Inoltre è stato convocato il dottor Paciello, dirigente dell'Ufficio Affissioni.

Allo stesso tavolo (e di questo ringraziamo Corsetti) c'era anche l'architetto Bosi (Vas), Bastacartelloni e Cartellopoli.

Dunque le associazioni che da anni lottano sul tema e che sicuramente ne sanno molto di più dei singoli consiglieri sono ormai considerate degli interlocutori primari.

L'idea di Corsetti è far partire da subito l'iter per approvare il Prip, concedendo 60 giorni di tempo agli Uffici, alle Associazioni cittadine e alle ditte per presentare le proprie osservazioni. Il testo su cui Corsetti vorrebbe lavorare resta quello presentato dalla precedente giunta.

Ora su questo punto, abbiamo alcune perplessità. Infatti preferiremmo che quel testo fosse corretto almeno negli errori più macroscopici prima di fargli riprendere il suo cammino (sapete che lo riteniamo del tutto inadatto a far cessare lo scandalo cartelloni). Ma ad ogni modo, questo aspetto potrà essere meglio definito nei prossimi giorni.

La seconda questione di cui si è dibattuto riguarda i Piani di Localizzazione. Chi li dovrà redigere? Quali sono i costi che il Comune dovrà affrontare? Probabilmente l'incarico sarà affidato ad AequaRoma che ha scritto materialmente il vecchio Prip. Il dottor Paciello ha già chiesto un preventivo dei costi e dei tempi necessari e dovremmo conoscerli entro un paio di settimane.

A proposito del dottor Paciello, ha riconosciuto la necessità di correggere gli errori materiali del Prip (che all'epoca venivano denunciati solo dai cittadini) e la trasformazione della prima parte del documento da Schema Normativo in Norme Tecniche di Attuazione. Dunque, anche gli uffici, riconoscono formalmente la bontà del lavoro presentato da Bastacartelloni e Vas nello scorso maggio.

Infine si è parlato della Delibera 116/2013, quella che a nostro avviso va cancellata e sulla quale anche l'assessore Leonori ha espresso parere negativo. Secondo l'interpretazione di Corsetti, la 116 decadrebbe contestualmente all'approvazione del Prip. Noi non siamo d'accordo, ma in questo spirito di collaborazione, stiamo studiando meglio anche questo aspetto per capire se la lettura di Corsetti abbia un senso dal punto di vista giuridico. Onestamente la difesa di questa delibera ci sembra più una mano tesa alle ditte che altro. Non se ne comprende altrimenti il motivo.

C'è poi da capire se l'assessorato condivida l'iter che Corsetti vuole avviare o se ritenga migliore un'altra strada. Per ora, però, dal dipartimento della Leonori non è arrivata nessuna posizione ufficiale.

Nei prossimi giorni torneremo sui dettagli della seduta di oggi e analizzeremo più a fondo gli interventi dei singoli consiglieri.

Chi volesse potrà ascoltare direttamente il dibattito di questa mattina, anche in questo caso grazie al consigliere Stefàno che ha registrato la seduta.

19 commenti:

  1. sinceramente l'idea che Corsetti vada avanti per conto suo senza interpellare la Leonori mi pare molto, ma molto strana. Perchè l'Assessore non si fa vivo rispondendo alle richieste delle associazioni?

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  2. Nel percorso proposto da Corsetti resta un neo: la delibera 116. Voi scrivete che è una mano tesa alle ditte. Se Corsetti è così attento alle loro esigenze vuol dire che il suo comportamento non è del tutto trasparente.

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  3. Non mi piace per niente come si stanno mettendo le cose.
    Speriamo che Corsetti non butti nel cesso un'occasione storica per portare finalmente un po' di pulizia nel comparto piu' devastato ed infiltrato del Comune di Roma.
    Mc Daemon

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  4. La cosa veramente buona e' la Vostra costante presenza al tavolo.

    Mc Daemon

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  5. N.B. Corsetti sta scrivendo sui commenti al Post odierno di cartellopoli!

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  6. Non spetta di certo a me prendere le difese di Orlando Corsetti, che è stato a suo tempo portato alle stelle perché da Presidente del I Municipio ha fatto rimuovere di persona diversi cartelloni pubblicitari abusivi e che ora su www.cartellopoli.net viene portato alle stalle soprattutto perché non ha ancora preso una chiara posizione a favore della nostra proposta unitaria, di cui su questo sito è stata pubblicata l’intera documentazione senza però il cronoprogramma.
    Mi spetta invece e di diritto di entrare nel merito della riunione di ieri perché non mi trovano d’accordo in termini di “metodo” le valutazioni strabiche che se ne stanno dando sull’altro blog, perché si portano delle critiche “ad personam” che al momento costituiscono di fatto un processo a presunte intenzioni di Corsetti, che vengono estese per giunta alla volontà dell’intera Commissione Commercio di non annullare la delibera di Giunta n. 116 per non fare i bandi, perdendo così del tutto di vista i risultati non certo secondari che sono stati ottenuti ieri e che elenco in estrema sintesi.
    1 – Il presidente Corsetti ed il cons. Enrico Stefano mi hanno espressamente invitato a partecipare di persona alla riunione, consentendomi di intervenire addirittura per primo (grazie al silenzio di tutti i 4 membri della Commissione che non hanno raccolto l’invito a dibattere sull’indirizzo proposto da Corsetti) ed in seguito più volte entrando nel merito di questioni che non sarebbero state mai affrontate e su cui ho strappato impegni ben precisi che espongo nei successivi punti.
    2 – Scadenza improrogabile del 31 dicembre entro cui entrare a regime – È stata messa in grande evidenza nel documento di indirizzo approvato dalla IX Commissione e rimarrà quindi ufficialmente agli atti come un precedente da cui non ci si dovrebbe discostare in futuro.
    (continua nel commento successivo)

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  7. (seguito del commento precedente)
    3 – Correzione d’ufficio degli errori materiali contenuti nelle 14 tavole del PRIP – Ne è stata riconosciuta la necessità dallo stesso dott. Francesco Paciello, prima ancora che la ricordassi io. METTO IN GRANDE EVIDENZA CHE È MESSA AL 1° PUNTO DEL NOSTRO CRONOPROGRAMMA.
    4 – Trasformazione dello schema normativo del PRIP in Norme Tecniche di Attuazione – Ne è stato riconosciuto l’obbligo grazie anche al mio richiamo alle prescrizioni in tal senso date impartite dalla Regione Lazio a conclusione della verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica.
    METTO IN GRANDE EVIDENZA CHE LE N.T.A. SONO IL CUORE DELLA NOSTRA PROPOSTA.
    5 – Elenco di tutti gli impianti pubblicitari censiti nella Nuova Banca Dati che risultano installati su aree soggette a vincolo paesaggistico con divieto tassativo di affissione pubblicitaria – È stato dato a Paciello l’incarico ufficiale di redigerlo per tenerne conto in termini di metodo nel testo delle Norme Tecniche di Attuazione che la Commissione dovrà condividere.
    METTO IN GRANDE EVIDENZA CHE È MESSO AL 2° PUNTO DEL NOSTRO CRONOPROGRAMMA, FRA GLI ALLEGATI AL PIANO (IMPIANI COLLOCATI IN ZONA A).
    6 – Elenco di tutti gli impianti pubblicitari che risultano censiti come “fuori scheda” nella Nuova Banca Dati perché installati abusivamente - È stato dato anche qui a Paciello l’incarico ufficiale di redigerlo per tenerne conto in termini di metodo nel testo delle Norme Tecniche di Attuazione che la Commissione dovrà condividere.
    METTO DI NUOVO IN GRANDE EVIDENZA CHE È MESSO AL 2° PUNTO DEL NOSTRO CRONOPROGRAMMA, FRA GLI ALLEGATI AL PIANO.
    7 – Parere dei “competenti uffici” sulle modifiche ed integrazioni da apportare al PRIP – Spetta di esprimerlo al dott. Francesco Paciello che già da ieri si è dichiarato favorevole a diverse parti della nostra proposta, per cui il suo eventuale futuro “imprimatur” su di essa non potrà non costituire un elemento che influenzerà notevolmente la decisione che dovrà prendere la Commissione Commercio.
    Non capisco come non si possa capire che quelle registrare oggettivamente ieri sono molte più luci che ombre (peraltro potenziali), per cui la seduta di ieri è stata tutt’al più “inquietante” perché rispetto a quelle precedentemente svolte è stata di senso esattamente opposto e ha comunque registrato un sicuro salto di qualità.


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  8. Bene, l'impressione riportata dall'Arch. Bosi e' di grande importanza e tutti ci auguriamo che sia come dice lui!
    Mc Daemon

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  9. eh no signori, qua c'è un errore. La prima tappa del cronoprogramma dovrebbe essere il superamento della delibera 116 altrimenti il Prip e tutto il resto è inutile.
    La 116 condiziona in maniera determinante la redazione dei piani di localizzazione e di conseguenza i bandi per le concessioni, inoltre costituisce una sorta di "sanatoria" per tutto il pregresso.
    Il fatto che Corsetti e soci la ritengano marginale e comunque superabile con l'approvazione del Prip, è un errore marchiano oppure un evidente favore alle ditte cartellonare.
    Così non va.

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  10. di seguito uno dei punti fondamentali della delibera 116:
    "di stabilire, sempre ai fini della chiusura del procedimento di riordino, che gli impianti
    di cui ai predetti due ultimi capoversi, se rispettano le condizioni ivi stabilite,
    costituiscono parte integrante dei Piani di Localizzazione adottati in conseguenza del
    Piano Regolatore degli impianti pubblicitari e, ove in contrasto con le prescrizioni
    stabilite da quest’ultimo, sono ammessi prioritariamente alla trasformazione in
    componenti e complementi di arredo urbano di cui all’art. 4 comma 1 lett. I del
    Regolamento di Pubblicità, anche nell’ambito dei progetti di cui all’art. 6 commi 1bis
    e 5 del medesimo Regolamento"
    Più chiaro di così......
    La maggior parte degli impianti già installati diventano parte dei piani di localizzazione, ergo:
    -non potranno essere nè rimossi nè messi a bando giacchè sono di proprietà delle ditte che li hanno installati;
    -condizionano la redazione dei piani di localizzazione perchè è evidente che gli spazi individuabili e concedibili saranno notevolmente ridotti;
    -rendono inutili e bandi per concessione, poichè chi vorrà partecipare ad un bando che vede già presenti sulla stessa zona altri concorrenti: non c'è più l'esclusiva, prerogativa della concessione;
    -non limitano la quantità di ditte ma di fatto mantengono lo status quo ed anzi le favoriscono: quei cartelloni non saranno mai rimossi, nemmeno a seguito del Prip e dei piani di localizzazione: di fatto una concessione senza limiti!
    Ed è su quest'ultimo punto che si può fare leva sia dal punto di vista amministrativo che giudiziario per l'annullamento della delibera stessa.
    E qua le cose non sono grigie ma bianche o nere: chi vuole mantenere la 116 vuole lasciare tutto come sta, cambiare tutto per non cambiare nulla.
    E sembra che l'intenzione di Corsetti (e non solo sua) sia proprio questa.

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  11. Premesso che la delibera 116 va assolutamente annullata e forse lo sarà ad opera dello stesso TAR del Lazio a cui hanno ricorso le ditte rappresentate dalla Associazione Aziende Pubblicitarie Italiane (A.A.P.I.), faccio presente anzitutto che non spetta a Corsetti la decisione se annullare o no quest’atto dal momento che è la Giunta che assieme al Sindaco ha il compito di farlo nell’esercizio del potere di autotutela.
    Metto in evidenza in 2° luogo che la scadenza improrogabile del 31 dicembre 2014, riconosciuta dallo stesso Corsetti e espressamente indicata nel documento di indirizzo approvato dalla Commissione Commercio, non è stata presa in considerazione da chi sostiene che “quei cartelloni non saranno mai rimossi, nemmeno a seguito del Prip e dei piani di localizzazione: di fatto una concessione senza limiti!”
    Concordo anch’io con chi ha scritto che “la prima tappa del cronoprogramma dovrebbe essere il superamento della delibera 116 altrimenti il Prip e tutto il resto è inutile” ed a tal riguardo ricordo che, pur ammettendo per un attimo che “l'intenzione di Corsetti (e non solo sua) sia proprio questa”, a dichiararsi favorevoli alla nostra proposta unitaria (con il conseguente annullamento della delibera 116/2013) sono stati in modo trasversale diversi esponenti sia della maggioranza (PD, SEL e Lista per Marini Sindaco) che dell’opposizione (M5S e Lista Alfio Marchini).
    Voglio augurarmi che pur con qualche defezione siano rispettate e non rinnegate le promesse elettorali fatte.

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  12. Tutto giusto Bosi, tranne un punto fondamentale.
    Il superamento o annullamento della delibera 116 può essere fatto anche in sede di approvazione della delibera del Consiglio Comunale che conterrà il nuovo Prip aggiungendo al testo della delibera stessa, in maniera esplicita e motivata, che le disposizione contenute nella delibera 116 sono revocate e superate dalle nuove disposizioni (NTA del Prip).
    Il problema è che la Commissione Commercio, presieduta da Corsetti, non ha affatto preso questo impegno, ovvero di sottoporre al Consiglio Comunale una schema di delibera di approvazione del Prip in cui sia inserito l'annullamento/revoca della 116; senza questo impegno siamo al punto di chiacchiere e vaghe promesse che fanno giustamente sospettare una volontà di seguire gli interessi delle ditte del settore.
    L'assessore Leonori, che si è espressamente pronunciata per la revoca della 116, dovrebbe a questo punto intervenire sul suo dirigente, Dott.Paciello, affinchè venga inserito nel parere che quest'ultimo darà sul nuovo Prip, un esplicito indirizzo per la revoca della 116.
    Sia la Commissione Commercio, sia il Consiglio Comunale, di conseguenza, non potranno non tenere conto delle indicazioni suddette.

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  13. Tutto giusto Bosi, tranne una cosa fondamentale.
    Il Consiglio Comunale può e nel caso DEVE revocare la delibera 116, e si può fare in maniera semplice.
    Basterebbe, infatti, che nello schema di deliberazione che contiene il Prip e le NTA e che verrà sottoposta all'approvazione del Consiglio Comunale sia inserita una disposizione che esplicitamente ed in maniera motivata, disponga la revoca delle norme contenute nella 116.
    Ora, visto che sul punto la Commissione Commercio e lo stesso Corsetti, fanno orecchie da mercante, visto che il parere del dirigente del dipartimento Paciello sarà fondamentale, e visto che l'assessore Leonori, dal quale dipende Paciello, si è espresso a favore della revoca della 116, lo stesso assessore dovrebbe intervenire affinchè nel parere di Paciello sia inserita l'indicazione suddetta, ovvero la revoca della 116 inserita nello schema di delibera.
    In questo modo si scalcherebbero anche le evidentissime resistenze che Corsetti e soci fanno contro la revoca della 116, in altrettanto evidentissimo favore di "certe" ditte.

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  14. ahi ahi Bosi....
    nel documento della Commissione non si fa alcun cenno alla revoca della delibera 116.
    Il Consiglio Comunale può e nel caso DEVE revocare la delibera 116, e si può fare in maniera semplice.
    Basterebbe, infatti, che nello schema di deliberazione che contiene il Prip e le NTA e che verrà sottoposta all'approvazione del Consiglio Comunale sia inserita una disposizione che esplicitamente ed in maniera motivata, disponga la revoca delle norme contenute nella 116.
    Ora, visto che sul punto la Commissione Commercio e lo stesso Corsetti, fanno orecchie da mercante, visto che il parere del dirigente del dipartimento Paciello sarà fondamentale, e visto che l'assessore Leonori, dal quale dipende Paciello, si è espresso a favore della revoca della 116, lo stesso assessore dovrebbe intervenire affinchè nel parere di Paciello sia inserita l'indicazione suddetta, ovvero la revoca della 116 inserita nello schema di delibera.
    In questo modo si scalcherebbero anche le evidentissime resistenze che Corsetti e soci fanno contro la revoca della 116, in altrettanto evidentissimo favore di "certe" ditte.

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  15. @anonimo delle ore 12.04 – La scadenza improrogabile del 31.12.2014 porta come inevitabile conseguenza che tutti gli impianti pubblicitari installati a Roma (del riordino, SPQR e senza scheda) dovranno comunque essere rimossi per fare posto a quelli individuati dai Piani di Localizzazione ed assegnati tramite bando: dovranno essere smantellati anche se non si fosse riusciti ad entrare a regime.
    La “proposta di deliberazione” del nuovo PRIP decisa da parte della Giunta Capitolina con la “strada” suggerita non comporta l’immediato annullamento della delibera 116 perché non ne ha giuridicamente il potere: ne deriva che diventa applicabile solo quando il Consiglio Comunale avrà approvato il nuovo PRIP, vale a dire dopo l’acquisizione dei pareri dei Municipi, l’approvazione delle controdeduzioni ad essi da parte della Giunta e la relazione di accompagno in aula approvata dalla Commissione Commercio.
    Il Consiglio Comunale può invece approvare da subito una specifica mozione che impegni Sindaco e Giunta ad annullare la delibera n. 116
    Basta che lo proponga qualche consigliere: è quanto ha già fatto Enrico Stefàno presentando una mozione sottoscritto da tutti e 4 i consiglieri del M5S.
    Mi permetto di far presente che c’è una “strada” più diretta per far annullare la delibera 116 e che è quella già indicata nel corso della Conferenza Stampa di presentazione della nostra proposta unitaria: contestualmente alla decisione della “proposta di deliberazione” del nuovo PRIP che deve essere sottoposto alla approvazione del Consiglio Comunale e che si spera che contenga tutte le nostre modifiche ed integrazione al Piano redatto da Aequa Roma, la Giunta Capitolina può e deve annullare la delibera n. 116.
    Quest’atto dovrebbe comunque avere ormai la vita breve se si considera che ne abbiamo chiesto noi per primi l’annullamento, è stato impugnato al TAR del Lazio che deve ancora pronunciarsi e ne sarà sollecitato l’annullamento da parte dello stesso Consiglio Comunale.

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  16. Non ha compreso, Bosi.
    E' con l'approvazione da parte del consiglio comunale della delibera di approvazione del Prip e delle NTA che contenga anche la disposizione che revoca la 116 che quest'ultima viene meno, non prima.
    Ma se non c'è un impegno espresso e formalizzato ad inserire la revoca della 116 nella delibera di approvazione del Prip, tutto è inutile: una mozione vale meno della carta con la quale è stata scritta e Lei Bosi lo sa bene.
    Il fatto che le concessioni scadano il 31.12.2014 non incide sulla 116, ovvero appare evidente che se gli impianti già installati rientrano nei piani di localizzazione (come dispone la 116) il fatto che le concessioni scadano non ha alcuna conseguenza: quegli impianti resteranno e non potranno essere rimossi. Ed è proprio quello che volevano le imprese: restare sul territorio in barba sia alla scadenza del 31.12.2014 sia al nuovo Prip.

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  17. @anonimo delle ore 13,22 – Mi sembra che sia Lei a non aver compreso o a far finta di non capire.
    “E' con l'approvazione da parte del consiglio comunale della delibera di approvazione del Prip e delle NTA che contenga anche la disposizione che revoca la 116 che quest'ultima viene meno, non prima” - è esattamente quello che ho detto io.
    “ovvero appare evidente che se gli impianti già installati rientrano nei piani di localizzazione (come dispone la 116)” - mi sembra che ignori che i Piani di Localizzazione debbono essere redatti dopo l’approvazione del PRIP, di cui debbono rispettare le disposizioni dettate dalle N.T.A. che sono riferite a nuovi futuri impianti e che quindi non potranno mai “legittimare” quelli esistenti.
    “il fatto che le concessioni scadano non ha alcuna conseguenza: quegli impianti resteranno e non potranno essere rimossi”: mi sembra che ignori del tutto che l’art. 1 del vigente Regolamento stabilisce che gli impianti pubblicitari senza la dovuta autorizzazione (perché scaduta definitivamente il 31.12.2014) sono da considerarsi abusivi a tutti gli effetti e debbono essere comunque rimossi.

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  18. Bosi, come al solito quando commette un errore lei non lo ammette nemmeno sotto tortura.
    Continui pure così, e si faccia pure prendere in giro da Corsetti: contento lei...

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  19. @anonimo delle ore 15,30 – Con il vantaggio vigliacco di coprirsi dietro l’anonimato Lei si permette di “sentenziare” nei miei confronti, evitando di entrare nel merito dell’ultima mia replica in cui ritengo di avere educatamente dimostrato le ragione per cui è Lei a non aver compreso.
    Premesso che può benissimo sbagliare (sia in buona che in cattiva fede) solo chi lavora e si dà da fare, come il sottoscritto (quindi non certo Lei che comodamente seduto davanti ad una tastiera si permette di fare salotto e giudicare in modo assolutista), per avere il diritto di accusarmi di essere una persona che “come al solito quando commette un errore … non lo ammette nemmeno sotto tortura” (frase che mi sembra di ricordare che sia stata usata in questo stesso blog nei tempi di passati attriti con gli amici di BastaCartelloni) dovrebbe elencarmi dimostrandolo quali sarebbero stati anzitutto i miei numerosi errori passati che avrei fatto “come al solito”.
    Dovrebbe poi dimostrami soprattutto come un semplice scambio di commenti ed opinioni, che ho ritenuto doveroso dare proprio per evitare qualunque equivoco ed interpretazione (non dimostrata oggettivamente dai fatti) sullo svolgimento della riunione di martedì scorso, possa essere diventato un mio errore che non dovrei ammettere.
    DOVREBBE DIMOSTRAMI DOVE E COME LO SCORSO MARTEDÌ IO MI SAREI FATTO PRENDERE IN GIRO DA CORSETTI ED A CHE TITOLO SI PERMETTE DI SPARLARE DI ME SENZA CONOSCERE I FATTI ED AVER PARTECIPATO ALLA RIUNIONE.
    Tengo a metterle in grande risalto che i commenti che vengono pubblicati in questo blog dovrebbero servire ad un confronto serio e costruttivo, utile per avere tutti i dovuti chiarimenti sulla causa per cui ci battiamo assieme: i commento dovrebbero quindi attenersi agli argomenti ed agli aspetti riguardanti volta per volta la causa e non essere quindi sfruttati per scadere sul personale, demonizzando o quanto meno delegittimando l'operato di chi non dovesse piacere.
    Le rigetto quindi al mittente l’accusa che mi ha voluto rivolgere, facendole presente che non ho mai ritenuto di avere la pretesa per non dire l’arroganza di avere sempre ragione, accettando quindi ben volentieri tutte le possibili critiche che siano utili a non sbagliare in una strategia comune ma solo se portate con altrettanta ragione.
    Se così non fosse stato, con gli amici di Basta Cartelloni-Francesco Fiori non saremmo mai riusciti a condividere assieme all'unanimità le modifiche ed integrazioni da apportare al PRIP.
    Se non ha il coraggio di far sapere chi è, può telefonarmi o scrivermi di persona per posta elettronica: in questa sede la invito invece a stare al tema generale e comunque a portare rispetto se a sua volta vuole essere rispettato: differentemente, mi rifiuterò di prestarmi al suo gioco al massacro che non serve a nessuno e non giova di certo a tenerci maggiormente uniti in questo delicato momento di passaggio.
    Grazie.

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