giovedì 31 ottobre 2013

Marta Leonori conferma di avere le idee chiare sul futuro di questa città. Una bella intervista alla radio

Dopo le dichiarazioni a Repubblica, ecco un'altra intervista che ci piace ascoltare. L'assessore al Commercio parla con Elleradio e traccia un percorso impeccabile.

Si comincia dalla abrogazione della delibera 116, definita una "sanatoria" e poi si passa al Prip, ai piani di localizzazione, ai bandi. L'intervistatore (che è evidentemente un nostro lettore dato che ci cita) è piuttosto preparato. Le chiede dell'anomalia delle 400 ditte romane rispetto al resto del mondo e del rischio occupazione.  La Leonori risponde senza esitazioni: le ditte più serie potranno consorziarsi tra loro e gareggiare per i bandi. "Ma - conclude - quello che non possiamo fare è non mettere ordine in questo mondo".

Ed è proprio quello che diciamo noi: non si può trascurare un settore immenso per l'economia della città, fondamentale per il decoro e la sicurezza, con il pretesto (finto) dei posti di lavoro. Con i bandi, infatti, l'occupazione del comparto aumenterà.



E infine un accenno ad un altro tema drammatico: le bancarelle. La Leonori ricorda che il problema non è solo del centro storico. "Criticità ci sono anche in zone periferiche", ha precisato. Esatto, assessore. Meglio non avrebbe potuto parlare. Non si pensi solo al centro ma a tutta la città infestata da ambulanti, bancarelle, abusivi o regolari ma sempre indegni per il decoro.

L'integrale della conversazione a Elleradio cliccando qui sotto





Meno edificante la polemica scoppiata tra il presidente della commissione commercio Corsetti e l'assessore Leonori (qui l'articolo del Messaggero). Corsetti l'accusa di aver stoppato la pubblicazione del Prip sul sito del Comune dopo che la commissione aveva preso l'impegno di farlo entro lunedì scorso. La Leonori smentisce e parla di fraintendimenti.
La pubblicazione, lo ricordiamo, serve a far presentare le osservazioni al Piano da parte di cittadini e ditte. Sembra che la questione sia risolta e che presto vedremo il Prip sul sito del Campidoglio.
Nel frattempo, una soluzione provvisoria la indichiamo noi: il Prip lo potete trovare qui, su Bastacartelloni. Cliccando nell'area DOCUMENTI si arriva alla vecchia pagina di AequaRoma che ancora non è stata cancellata.

2 commenti:

  1. Per la 2° volta Corsetti rilascia dichiarazioni che non rispondono del tutto al vero o che la stampa interpreta e riporta in modo scorretto: in un caso come nell’altro si sta facendo una pericolosa disinformazione sul PRIP.
    Corsetti ha dichiarato che l’assessore Leonori avrebbe di fatto bloccato la pubblicazione del PRIP sul sito del Comune, quando così non è affatto, perché sembra avere soltanto impedito che il PRIP venisse pubblicato sulla pagina dedicata al Dipartimento Attività Economiche e Produttive che non può ospitare iniziative di un organo politico quale è la IX Commissione Commercio, cui spetta comunque una apposita pagina sul sito del Comune che Corsetti non si è premurato di richiedere, come ha fatto peraltro il Sindaco per pubblicizzare la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali.
    Corsetti sostiene impropriamente che la Leonori starebbe rallentando il processo di approvazione del PRIP, come se dipendesse esclusivamente dalla Commissione Commercio da lui presieduta, quando invece spetta proprio alla Leonori ed alla Giunta di cui fa parte decidere quale debba essere il PRIP modificato ed integrato da cui ripartire per arrivare poi alla sua approvazione da parte del Consiglio Comunale.
    (per esigenze di spazio continua nel commento successivo)

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  2. (seguito del commento precedente)
    A tal ultimo riguardo la giornalista Laura Bogliolo riporta impropriamente che alla fine dei 50 giorni che si è data la IX Commissione Commercio dovrebbe elaborare una delibera che la Giunta approverebbe dopo l’approvazione dell’Assemblea Capitolina, quando invece è l’esatto contrario.
    La giornalista riferisce della necessità di stabilire delle norme esecutive del PRIP, di cui fa sembrare come assodate previsioni che sono invece quelle dello schema normativo elaborato da Aequa Roma, in particolare per il centro storico e soprattutto per la superficie massima espositiva da abbassare da 230.000 mq. ca. a 160.000 mq., ignorando che la sola correzione di una parte degli errori materiali operata da Aequa Roma avrebbe abbassato di già del 15-20% quel tetto massimo che saranno comunque i Piani di Localizzazione a definire in misura definitiva.
    Non si capisce bene infine quale sia la vera “strategia” che sta perseguendo Corsetti nell’affermare che ci sarebbe un vero e proprio boicottaggio, una irresponsabilità ed una superficialità da parte dell’assessore Leonori che al quotidiano “La Repubblica” prima, alla radio “Elleroma” poi ed allo stesso “Messaggero” di ieri ha ribadito di essere pienamente coordinata con l’iniziativa di Corsetti secondo quanto concordato in una apposita riunione dei capigruppo di maggioranza.
    Non giova di certo alla nostra causa che si presti comunque il fianco (anche se magari in buona fede) ai nostri avversari per portare critiche finalizzate a sfiduciare chi in questo momento ha una responsabilità sicuramente maggiore di Corsetti nel decidere quel da farsi che spetta soltanto a lei.

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