In attesa di entrare in possesso del libro bianco "Quattro anni per Roma", presentato lo scorso 28 aprile da Sindaco e Giunta al completo, non possiamo non tornare seppur brevemente sulle enormità emerse nella sua anticipazione.
Partiamo dal testo pubblicato sul sito web del Comune, dove tra i capitoli di cui si vanta l'amministrazione viene ricompreso il varo del PRIP (Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari). "VARO UN CORNO!" ci permettiamo di dire.
Il testo del PRIP è stato solo adottato dalla giunta comunale agli inizi del 2011 (adozione che non ha effetti pratici sulla normativa vigente) e da allora ci è voluto più di un anno per farlo solo calendarizzare in Consiglio Comunale. La sua discussione è accodata al bilancio, che prenderà chissà quanto tempo, ed ai numerosi provvedimenti urbanistici che tanto stanno cari all'amministrazione. Insomma è facile prevedere ulteriori calende greche.
Inoltre è bene ricordare che il testo attuale del PRIP è più un sostanziale congelamento della tragica situazione attuale che una soluzione decorosa e definitiva al problema dell'impiantistica pubblicitaria. E non bastasse, tale testo ha già subito gli attacchi delle ditte cartellonare (grazie al comportamento a dir poco prono della commissione commercio) che non appaiono avere limiti alla loro voracità (e faccia tosta!).
Passando al documentino in cui vengono illustrati i punti salienti del libro bianco, questa è la parte che ci riguarda:
"Rimossi 5 mila cartelloni abusivi ogni anno per un totale di quasi 20 mila, aumentate le sanzioni del 1.601 per cento (con entrate passate da 900 mila euro a 20,9 milioni)."
Limitandoci al dato sulle rimozioni, tenendo presente che ogni rimozione costa in media 250 euro, possiamo dire che dei circa 20 milioni che si dice di aver incassato almeno 5 se ne sono andati per le rimozioni. Questi 5 milioni in teoria sarebbe solo un'anticipazione da parte del Comune, giacché le rimozioni sarebbero a carico della ditta proprietaria dell'impianto; considerato però che l'amministrazione non ha mai dato risposte rispetto alla sua capacità di recuperare tali somme, lasciando inevase anche diverse interrogazioni in Consiglio, è facile concludere che quei soldi non torneranno mai nelle casse comunali. Quindi più che vantarsi di averli spesi l'amministrazione farebbe bene a nascondere il danno che da anni sta causando sperperando il denaro dei contribuenti.
Inoltre, a voler considerare un numero di impianti abusivi o in qualche modo illeciti pari a quello di quelli regolari, ossia circa 30.000 (pur sapendo che stime realistiche parlano di 50.000/60.000 impianti), ci sarebbero ulteriori 15 milioni da spendere per ripulire il territorio. Si capisce così che i 20 milioni di cui si vanta l'amministrazione appaiono essere una mera partita di giro, con il Comune che incassa e poi è costretto a spendere per riparare i danni causati.
Qualcuno potrebbe pensare ad una furbata keynesiana, del genere di 'scavare una buca e ricoprire la buca', con conseguente creazione di PIL. Peccato che da quando si è insediata l'attuale amministrazione, l'annoso problema dell'impiantistica pubblicitaria è divenuto una vera e propria calamità per la città di Roma, con devastazioni in tutto il territorio, centro e periferie, e gravi problemi di sicurezza con morti e feriti!
Veniamo infine a quello che probabilmente manca nel libro bianco, almeno stando alle anticipazioni: la famigerata delibera 37/2009, quella con cui l'attuale amministrazione è riuscita, in un colpo solo, a devastare la città, attentare alla vita dei cittadini, distruggere il mercato pubblicitario con pesanti ricadute economiche sia per le casse del Comune che per gli operatori del settore.
Aspettiamo di poter leggere il libro bianco per verificare quali altre panzane si vorranno vendere ai cittadini.
Nel frattempo vogliamo ricordare all'amministrazione che è ancora a tempo per cercare di rimediare ai disastri di cui è responsabile.
Riprenda il dialogo sul PRIP (ANCORA ASPETTIAMO IL NUOVO INCONTRO CHE IL SINDACO CI AVEVA PROMESSO, dopo quello in cui avevamo potuto verificare una sostanziale comunanza d'intenti) e tenga nella dovuta considerazione gli emendamenti che le associazioni propongono; essi vanno nella direzione di un maggior decoro della città, maggiore sicurezza per i cittadini, migliori affari per il Comune e per le stesse ditte pubblicitarie.
Partiamo dal testo pubblicato sul sito web del Comune, dove tra i capitoli di cui si vanta l'amministrazione viene ricompreso il varo del PRIP (Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari). "VARO UN CORNO!" ci permettiamo di dire.
Il testo del PRIP è stato solo adottato dalla giunta comunale agli inizi del 2011 (adozione che non ha effetti pratici sulla normativa vigente) e da allora ci è voluto più di un anno per farlo solo calendarizzare in Consiglio Comunale. La sua discussione è accodata al bilancio, che prenderà chissà quanto tempo, ed ai numerosi provvedimenti urbanistici che tanto stanno cari all'amministrazione. Insomma è facile prevedere ulteriori calende greche.
Inoltre è bene ricordare che il testo attuale del PRIP è più un sostanziale congelamento della tragica situazione attuale che una soluzione decorosa e definitiva al problema dell'impiantistica pubblicitaria. E non bastasse, tale testo ha già subito gli attacchi delle ditte cartellonare (grazie al comportamento a dir poco prono della commissione commercio) che non appaiono avere limiti alla loro voracità (e faccia tosta!).
Passando al documentino in cui vengono illustrati i punti salienti del libro bianco, questa è la parte che ci riguarda:
"Rimossi 5 mila cartelloni abusivi ogni anno per un totale di quasi 20 mila, aumentate le sanzioni del 1.601 per cento (con entrate passate da 900 mila euro a 20,9 milioni)."
Limitandoci al dato sulle rimozioni, tenendo presente che ogni rimozione costa in media 250 euro, possiamo dire che dei circa 20 milioni che si dice di aver incassato almeno 5 se ne sono andati per le rimozioni. Questi 5 milioni in teoria sarebbe solo un'anticipazione da parte del Comune, giacché le rimozioni sarebbero a carico della ditta proprietaria dell'impianto; considerato però che l'amministrazione non ha mai dato risposte rispetto alla sua capacità di recuperare tali somme, lasciando inevase anche diverse interrogazioni in Consiglio, è facile concludere che quei soldi non torneranno mai nelle casse comunali. Quindi più che vantarsi di averli spesi l'amministrazione farebbe bene a nascondere il danno che da anni sta causando sperperando il denaro dei contribuenti.
Inoltre, a voler considerare un numero di impianti abusivi o in qualche modo illeciti pari a quello di quelli regolari, ossia circa 30.000 (pur sapendo che stime realistiche parlano di 50.000/60.000 impianti), ci sarebbero ulteriori 15 milioni da spendere per ripulire il territorio. Si capisce così che i 20 milioni di cui si vanta l'amministrazione appaiono essere una mera partita di giro, con il Comune che incassa e poi è costretto a spendere per riparare i danni causati.
Qualcuno potrebbe pensare ad una furbata keynesiana, del genere di 'scavare una buca e ricoprire la buca', con conseguente creazione di PIL. Peccato che da quando si è insediata l'attuale amministrazione, l'annoso problema dell'impiantistica pubblicitaria è divenuto una vera e propria calamità per la città di Roma, con devastazioni in tutto il territorio, centro e periferie, e gravi problemi di sicurezza con morti e feriti!
Veniamo infine a quello che probabilmente manca nel libro bianco, almeno stando alle anticipazioni: la famigerata delibera 37/2009, quella con cui l'attuale amministrazione è riuscita, in un colpo solo, a devastare la città, attentare alla vita dei cittadini, distruggere il mercato pubblicitario con pesanti ricadute economiche sia per le casse del Comune che per gli operatori del settore.
Aspettiamo di poter leggere il libro bianco per verificare quali altre panzane si vorranno vendere ai cittadini.
Nel frattempo vogliamo ricordare all'amministrazione che è ancora a tempo per cercare di rimediare ai disastri di cui è responsabile.
Riprenda il dialogo sul PRIP (ANCORA ASPETTIAMO IL NUOVO INCONTRO CHE IL SINDACO CI AVEVA PROMESSO, dopo quello in cui avevamo potuto verificare una sostanziale comunanza d'intenti) e tenga nella dovuta considerazione gli emendamenti che le associazioni propongono; essi vanno nella direzione di un maggior decoro della città, maggiore sicurezza per i cittadini, migliori affari per il Comune e per le stesse ditte pubblicitarie.
veramente il Sindaco vive su Marte ! Lui si è fatto incartare da Bordoni & co. Ma 3 milioni di Romani lo vedono tutti i gg lo scempio procurato. Faceva prima a cacciare Bordoni, invece di scrivere queste emerite stronzate !
RispondiEliminaQuesto post è da incorniciare e conservare. Ma l'opposizione le sa dire cose simili? Nel solo interesse della città......
RispondiEliminaOpposizione? quale opposizione?
RispondiEliminaVogliamo dire che questo libricino e la giunta attuale sono un completo gallimento? Vogliamo dire che MAI, dico MAI prima d'ora si era visto una tale devastazione e degrado del territorio comunale, completa,ente in pasto a ogni sorta di ciarpame affaristico?
RispondiEliminaEsempi? Cartelloni OVUNQUE, bancarellari OVUNQUE, camion bar OVUNQUE, urtisti e venditori di oggetti contraffatti OVUNQUE, buche e strade con segnaletica orizzonatale inesistente OVUNQUE, sosta selvaggia e mai sanzionata OVUNQUE, e non continuo perchè... PERCHÈ? Perchè i romani si sono ormai assuefatti a tale schifo che è diventato quasi parte integrante quando invece è solo e soltanto SCHIFO, ma genera soldi, e tanti, a chi lo sfrutta per propri interessi...
A casa questa inqualificabile gente, elezioni e al più prezto.
Chissà se il sindaco conosce il significato dell'espressione 'eterogenesi dei fini'.
RispondiEliminaSe preferisce può provare con 'conseguenze non intenzionali di azioni intenzionali'.
Domanda: sarebbe stata così devastante la sua azione se fosse stata intenzionalmente diretta alla distruzione della città?
all'espressione "eterogenesi dei fini" vedo la faccia di Cassone/Mario Brega che dice:"anagolo de cheeeee???"
Eliminachissà se conosce il significato dell'espressione "vergognarsi!"
RispondiEliminac'è un articolo SPETTACOLARE sul corriere online: http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_aprile_30/capitale-roma-fuori-legge-sotto-occhi-dei-vigili-roncone-2004270888848.shtml
RispondiEliminaQUATTRO ANNI DI CARTELLONI OVUNQUE, DISATRI E VUOTO PNEUMATICO!!
RispondiEliminase volete avere un incontro con il sindaco basta che vi registrate al suo sito e lo invitate a farvi presentare il suo libro bianco presso l'associazione, così dice lui sul suo 2.0
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