venerdì 9 gennaio 2015

Iniziata la rimozione degli impianti Pes. Circa mille cartelloni in meno sulle strade di Roma?

Avevamo parlato in altre occasioni della Pes. E' l'azienda che aveva piantato illecitamente centinaia di plance sulle strade della capitale e contro una di queste si schiantarono due giovani nel novembre 2011, sulla Tuscolana, restando uccisi.


Ponte delle Valli: una vecchia plancia Pes che provocò uno dei tanti incidenti

La ditta, dopo un tentativo di salvataggio in extremis, è entrata in concordato preventivo e ha cessato le proprie attività per una pesante crisi finanziaria. Durante l'estate del 2014 vi avevamo riferito che il curatore fallimentare aveva deciso di auto-oscurare tutti i cartelloni ancora presenti sul territorio per risparmiare sul Cip, il canone che ogni azienda che espone pubblicità deve pagare al Comune.

La novità di questi primi giorni del 2015 riguarda finalmente la rimozione di alcuni dei 4x3 Pes. Sul territorio sono circa mille i cartelloni di questa ditta che ha perso il ricorso presentato innanzi al Tar e poi l'appello al Consiglio di Stato contro l'ordinanza comunale che le imponeva la rimozione per morosità. Si tratta di cartelli facilmente riconoscibili perché circondati da una cornice verdina e due pali di sostegno.

Dopo aver cercato altre soluzioni, il curatore fallimentare è riuscito a reperire i fondi per iniziare a rimuovere i cartelloni, come vi mostriamo con questi esempi.







La rimozione di mille 4x3 è una operazione piuttosto costosa, che può superare facilmente il mezzo milione di euro. Trattandosi di una ditta quasi fallita è possibile che il curatore non riesca a reperire il denaro sufficiente per eliminarli tutti.

Purtroppo gli attacchini li stanno usando per affissioni abusive mentre altri impianti sono del tutto abbandonati e contribuiscono ad aumentare il degrado visivo che colpisce tutta Roma.

Via Salaria, la brutta visione provocata dai cartelli Pes in abbandono
Sarebbe importante eliminare questi mostri arrugginiti e ci auguriamo che le rimozioni non cessino. La nostra povera città, dopo essere stata violentata da cartelloni "vivi", non deve subire anche la presenza di questi "cadaveri".

FG - LS

N.b. Le fotografie degli impianti Pes in via di Tor di Quinto del dicembre 2013 sono tratte dall'archivio del Circolo Vas Roma che ringraziamo
------------------------------------------------------------------------------------------------------
Sullo stesso tema

da Bastacartelloni tv. Il mostro oscurato: il megacartellone Pes coperto dal blitz di Legambiente nell'ottobre 2011

3 commenti:

  1. Alleluja! Un requiem per la PES.
    Probabilmente è pieno di gente che si farebbe carico volentieri di rimuovere a gratis questi impianti, potendo rivendere il metallo con cui sono fatti. Basta farglielo sapere. E magari così qualcuno di questi eviterebbe di prendersela col rame degli impianti di illuminazione pubblica o delle reti ferroviarie.

    RispondiElimina
  2. Non sentiremo la mancanza di questa robaccia arrugginita. Amen

    RispondiElimina
  3. Purtroppo nessuno potrà ridare la vita ai due ragazzi morti sulla Tuscolana nel novembre 2011. Ancora ricordo le vergognose bugie di Davide Bordoni che sosteneva che quell'impianto era autorizzato ma doveva essere solamente posizionato sul marciapiede e non sullo spartitraffico minuscolo). Nessuno è stato in grado di spiegare alla cittadinanza (né per quanto ne sappia il magistrato che si è occupato del caso) come mai, nonostante una precisa relazione sulla pericolosità di quel tipo di impianti redatta da due tecnici dell'ufficio Affissioni e la successiva intimazione a rimuoverli emanata dal dott. Paciello, la PES abbia continuato per molto tempo a mantenere centinaia di quegli impianti su strade e su spartitraffico (basti ricordare che solo nella zona tra Via Gregorio VII, Via Anastasio II° e Via Leone XIII ce n'erano almeno 4).

    RispondiElimina