mercoledì 13 agosto 2014

A pochi giorni dall'approvazione del Prip, era necessario fare la campagna sulla raccolta differenziata sui cartelloni di una ditta storica romana che sembrano violare il Codice della Strada e il regolamento comunale affissioni?


E fu così che a pochi giorni dell'approvazione storica del PRIP fortemente voluta dal sindaco Marino e dell'assessore Leonori, il Comune di Roma decide di fare una campagna istituzionale sui cartelloni di una ditta romana che sembrano violare il Codice della Strada e il regolamento comunale!

Circonvallazione Gianicolense

Il cartello scelto del Comune in "buona compagnia": vicino, un impianto abusivo della ODP


Attenzione: non stiamo dicendo che i cartelloni sono abusivi.

Al contrario, sono regolari e autorizzati dal Comune.

Ma violano le seguenti norme del CDS e regolamento comunale affissioni (del. 37/2009):

-posizionamento sullo spartitraffico inferiore a 4 metri (art. 4 comma 4  regolamento comunale)

-distanza dalla carreggiata inferiore a 1,80 metri (art. 4 comma 4 regolamento comunale)

-distanze minime dagli altri cartelli e mezzi pubblicitari (25 e/o 15 metri, in base all'art. 51 reg. attuativo CDS - art. 4 comma 5 regolamento comunale)

-divieto di collocazione nelle aree in consegna al Servizio Giardini già attrezzate a verde (art. 18 comma 1 lettera h) regolamento comunale)



Non è la prima che il Comune, nella fattispecie l'assessorato all'ambiente di Roma Capitale, cade in questo errore. Era già successo con la campagna contro l'abbandono degli animali sui cartelloni irregolari della Nuovi Spazi, che denunciammo nel 2011.

Lo sbaglio si è ripetuto con la nuova amministrazione, lo scorso autunno, con effetti tragicomici: la pubblicità della raccolta differenziata sui cartelloni piazzati nel giardino di Piazzale Morelli.

Ora, a distanza di pochi giorni dall'approvazione del PRIP e del nuovo regolamento comunale - che recepisce i divieti di quello precedente - il Comune ha scelto di nuovo di farsi pubblicità in un modo controverso che rasenta l'illegalità.
Vogliamo credere che questa sia l'ultima volta che l'Ama, l'assessorato all'ambiente e, più in generale il Comune di Roma, decidono di affidarsi a impianti che violano leggi e decoro.


Qui sopra, due parapedonali già utilizzati per i messaggi d'amore di un giovane romano. Sotto, la schiera di transenne parapedonali nel caos di Via degli Orti di Cesare (uno di questi non ha il codice identificativo obbligatorio per legge)


6 commenti:

  1. Mah ... verrebbe da chiedersi se all'Assessorato ambiente ci fanno o ci sono.
    Sullo stesso genere, li avete notati i manifesti della maggioranza che inneggiano al PRIP finalmente approvato? Una campagna contro i cartelloni abusivi fatta con manifesti illegali (a meno di miei errori)!?!

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    1. Associazione Bastacartelloni-Francesco Fiori14 agosto 2014 alle ore 11:38

      Roberto, sui manifesti - e solo su quelli - ti correggiamo: si tratta di affissioni regolari e "bollinate" dal comune, su impianti per pubbliche affissioni o recinzioni dei cantieri che, in base all'art. 18 comma 1 del regolamento comunale, possono ospitare comunicazioni o pubblicità di carattere istituzionale o sociale.

      Rimane l'atteggiamento a dir poco inqualificabile dell'assessorato all'ambiente che da anni continua a fare uso dell'impiantistica irregolare di certe aziende romane.

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    2. In questo caso chiedo venia (e dire che avevo cercato di controllare il timbro dell'ufficio affissioni) e prendo atto di un ulteriore segnale positivo in tema di affissioni. Hai visto mai che l'aria fosse cambiata veramente (assessorato all'ambiente a parte)?
      Grazie.

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  2. Domande retoriche che prevodono risposte retoriche: ovvio che si DOVEVA evitare di fare una campagna pubblicitaria su cartelloni privati quando esistono a questo scopo cartelloni comunali (Che per giunta da regolamento devono ospitare almeno il 60% di pubblicità istituzionale).
    Ma d'altra parte in questo paese c'è qualcuno a cui il brodo piace davvero caldo: s'è mai visto un altro luogo al mondo in cui una qualsiasi attività è allo stesso tempo regolarmente autorizzata ma illegale? Paese di buffoni che si divertono a rotolarsi nel loro stesso intruglio medievale di piccinerie.

    Lob

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  3. Molto giusto quello che scrive Lob. Aggiungo che il Comune di sta preparando a quello che sarà il futuro. Infatti come avete scritto anche su bastacartelloni la riforma approvata a fine luglio regala tutti gli impianti spqr ad alcune ditte private. Questo vorrà dire se non ho capito male che ogni campagna istituzionale dovrà essere affidata ai privati.

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    1. Associazione Bastacartelloni-Francesco Fiori14 agosto 2014 alle ore 13:36

      Si tratterebbe in realtà di una percentuale elevata dei cosiddetti impianti di proprietà comunale affidati in concessione (circa il 17,5% della superficie totale). Ad oggi identici a quelli di proprietà privata, non hanno segni che li distinguano da quelli per affissioni dirette, ma sono di proprietà del Comune. Sull'ammontare preciso degli impianti, la ripartizione tra pubblicità di tipo commerciale e istituzionale e, soprattutto, la modalità di affidamento - bando pubblico "agevolato" o procedura negoziata - aspettiamo la pubblicazione del testo definitivo degli atti approvati (PRIP e nuovo regolamento comunale) comprensivi degli emendamenti d'aula, di giunta e della commissione commercio.

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