lunedì 30 dicembre 2013

Montagne di rifiuti: a Roma anche questo è il Natale

Inutile ormai qualsiasi paragone con favelas o slum indiani, il contesto è più simile al pianeta della scimmie che ad un aggregato umano. Un 2013 pessimo dal punto di vista della pulizia delle strade si sta chiudendo in maniera ancor più pessima. E' tale il degrado che tocca pure aggiornare la grammatica. 

Stefano B.

Via Graziano, quartiere Aurelio dopo le feste di Natale


Queste invece le foto che abbiamo ricevuto dal Comitato di quartiere Serpentara. Altra zona, ma la situazione non sembra molto diversa




Una nostra breve riflessione non solo sull'inefficienza dell'Ama (non sarebbe una notizia) ma sulla pessima abitudine dei romani di gettare in terra i sacchetti dei rifiuti anche se nei cassonetti c'è ancora spazio.

Dall'intervista a Repubblica dell'assessore Marino, leggiamo che a Roma nel Natale 2013 vige per contratto il rallentamento del servizio di raccolta e svuotamento cassonetti.

A Roma, nel 2013, sotto le festività natalizie, il momento dell'anno in cui si producono più rifiuti! Geniale, complimentoni a tutti, vertici AMA, politici e sindacali.

Questa situazione, tra l'altro, contribuisce ad affievolire, mascherare, talvolta persino a giustificare - nell'ottica popolare - i comportamenti poco civili e le responsabilità dei cittadini maleducati che non rispettano il decoro e non fanno la differenziata, per motivi quasi antropologici.

Della serie, "non mi sporco le mani con l'immondizia, lascio i sacchetti per terra, saranno gli altri - quelli pagati per farlo - a raccogliere i sacchetti e gettarli nei cassonetti".

E noi lo sappiamo che molti, tantissimi romani la pensano così e agiscono di conseguenza. E' altrettanto frequente vedere un cassonetto strapieno e uno semivuoto circondato dai sacchetti lasciati dagli stessi benpensanti che poi si lamentano dell'AMA.

 

1 commento:

  1. Distrutto causa incidente il parapedonale del nuovo capolinea tramviario di Piazza Venezia. Anche un bambino avrebbe capito che posto esattamnete ai margini del marciapiede, con quella curvatura e avendo lasciato un passaggio troppo stretto per il flusso veicolare proveniente da Piazza Venezia e diretta a Ara Coeli/Teatro Marcello, quel parapedonale (tra l'altro fondamentale) sarebbe durato pochi giorni. Insomma, tipica progettazione alla romana..."famo un po' come cazzo ce pare".
    Mc Daemon

    RispondiElimina