mercoledì 23 ottobre 2013

I 40 giorni che dovranno riformare il Prip. Le proposte delle associazioni e quelle di alcune ditte



I protagonisti di questi anni ieri c'erano tutti: dalle associazioni cittadine (Bastacartelloni, Vas, Cartellopoli), ai rappresentanti di molte ditte pubblicitarie alla classe politica vecchia e nuova. La commissione commercio era quasi al completo per assistere alla presentazione del Prip da parte di AequaRoma. C'erano - della nuova maggioranza - Michela Di Biase, Ilaria Piccolo, Franco Marino, Gemma Azuni (in rappresentanza di Imma Battaglia); c'era Enrico Stefàno del 5stelle che ha garantito lo streaming della seduta e si sono fatti vedere anche Alemanno e Bordoni.
E poi ovviamente, il presidente Corsetti, Athos De Luca e molti altri.

Lunedì si aprirà ufficialmente il processo partecipativo durante il quale potranno essere presentate le osservazioni al Piano Regolatore della Pubblicità. Dal 28 ottobre, tutti potranno consultare il Piano e inviare i propri suggerimenti, entro il 6 dicembre, alla email

proposteprip@comune.roma.it 

E già qui si pone un primo interrogativo: ma il Prip è già pubblicato - direte voi - si trova anche su questo sito, nella sezione documenti! Ebbene, ieri si è scoperto che AequaRoma lo sta modificando. Hanno pensato di rimetterci le mani per correggere il numero dei Municipi che prima erano 19 e ora sono 15 (e va bene) ma anche di correggere gli errori materiali e di trasformare lo schema normativo in Norme Tecniche. Lo ha detto l'avvocato Giattuso che ha presentato il documento.
Questo aspetto va meno bene, perché gli emendamenti presentati da noi e da Vas si basano sul testo licenziato da AequaRoma e sul quale Corsetti ha detto che si dovrà lavorare. Perché proporre delle modifiche ora, senza che nessuno ne fosse informato? Vedremo! Ci riserviamo di studiare la nuova versione prima di fare delle valutazioni.

A partire dal 6 dicembre, gli uffici comunali avranno circa 10 giorni per valutare i suggerimenti e verificarne la recepibilità.

Le proposte

Ovviamente noi presenteremo i nostri emendamenti, forse il lavoro più completo che sia stato fatto finora da chiunque. Non è il caso di ripetere qui i contenuti della nostra proposta perché i lettori la conoscono bene.

Vale la pena soffermarci invece su quello che probabilmente chiederà una parte delle ditte. Non è ancora niente di definito, ma siamo stati avvicinati dai rappresentanti di alcune imprese che operano a Roma e che ci hanno spiegato per grandi linee la loro richiesta: mantenere in vita la delibera 116/2013 e sulla base di questa inserire nel nuovo Prip i soli impianti della "procedura di riordino" che siano in regola da sempre con i pagamenti. Si tratta - a loro dire - di circa 14/15mila cartelloni che dovrebbero restare sul territorio ed essere ricollocati in base al Piano. Tutti gli altri, circa 18/19mila impianti dovrebbero essere rimossi.

Ripetiamo, si tratta di una proposta ufficiosa e non ancora formalizzata, ma alcune ditte stanno andando in questa direzione. La cosa a noi sembra davvero campata in aria, per tanti motivi. Chi rimuoverebbe i restanti 18/19mila cartelloni? A quanti ricorsi per disparità di trattamento si andrebbe incontro? Ma soprattutto - è questo è il punto chiave - chi parteciperebbe ad un bando di gara per aggiudicarsi il territorio sapendo che su quel territorio sarà presente comunque un numero molto elevato di cartelli??

Insomma non è proprio percorribile. Piuttosto abbiamo proposto noi alle ditte di avvicinarsi alla nostra strada (che è quella indicata anche dall'Assessore Leonori) e abbiamo offerto la disponibilità a sederci al tavolo per discuterne. Vedremo.

Il dibattito

Chi vuole lo potrà ascoltare nei link qui in basso. Possiamo solo dire che la posizione di Corsetti sulla salvaguardia di parte della delibera 116, sui suoi tentennamenti sui bandi di gara e sulle sue frasi politichesi che stringono l'occhio a tutti continua a non piacerci. Noi oggi siamo con la Leonori che sembra invece avere le idee molto chiare. E sappiamo che la maggioranza, a partire dal Sindaco, vuole la linea dell'assessore.

L'ottimo intervento di Enrico Stefàno che ha annunciato la presentazione di una mozione per abrogare la delibera 116 (abbiamo partecipato anche noi alla preparazione di questa mozione, assieme all'architetto Bosi) è un ottimo viatico. Crediamo che se davvero la maggioranza di centro-sinistra si compatterà intorno all'assessore e otterrà anche l'appoggio dei 5stelle la strada sembra segnata. Ma è presto per cantare vittoria, anzi è proprio ora che bisogna tenere alta la guardia.







5 commenti:

  1. voi siete degli eroi, non ci sono altre parole. grazie per il lavoro che state facendo

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  2. certo che le ditte se ne stanno inventando una più del diavolo. Moh sta cosa di mantenere 15mila cartelloni sul territorio mi sembra davvero incredibile. Però con questo almeno ammettono che tutti gli altri sono irregolari. E' già una prima conquista

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  3. Che le ditte cerchino di pararsi il più possibile dal loro punto di vista è pure scontato. Deprimente invece il fatto che alcuni politici cerchino ancora di salvare capra e cavoli. Potevano farlo prima, quando ancora si era in tempo, quando la situazione non era così critica e dava meno nell'occhio. Adesso che è sfuggita di mano, che non c'è più un angolo libero in tutta roma, non è più possibile, si è andati troppo oltre la città è ridotta ad un cesso assurdo. O la capra o i cavoli, tutti e due non è più possibile

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  4. Condivido quanto scrive l'anonimo delle 9.43. Purtroppo anche quelle pochissime ditte che hanno cercato di rispettare le regole ora dovranno pagare il prezzo per le tantissime che hanno violentato la città. La politica di questo deve essere consapevole

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  5. Alla base di ogni regolamento attuale e Pric futuro deve e dovra' esserci una cosa sola,
    indispensabile,
    il ripristino della legalita' con il rispetto delle norme del CodicedellaStrada.
    Il resto da solo sara' gia' fuorilegge
    Basta con le coperture dei politici e delle delibere comunali compiacenti

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