domenica 25 novembre 2012

Una città offesa: la drammatica storia dei cartelloni, camion bar e bancarelle

Venerdì la nostra Associazione ha partecipato ad un convegno dell'Italia dei Valori sulle idee per la Roma del futuro. Accanto a temi e relatori importanti, abbiamo spiegato quale violenza abbia subìto e stia ancora subendo Roma. Tutte le relazioni sono state molto interessanti: dall'urbanista Berdini, all'ex ministro Bianchi, alla sciagurata ipotesi di un GRA bis, all'incuria per il patrimonio verde di Roma, alla lenta agonia degli studi di Cinecittà. Non potendovi trasmettere l'intero dibattito durato diverse ore, Basta Cartelloni tv ha registrato l'intervento della nostra associazione e quello della consigliera del I° Municipio Nathalie Naim.

La vicenda dei cartelloni e le storie assurde delle migliaia di bancarelle e camion bar nei luoghi più belli di Roma. Dal camioncino di fronte Trinità dei Monti che dovrebbe sloggiare dal 1999 al caldarrostaro che sosta da anni sopra il passaggio per non vedenti. Tutto accompagnato da fotografie molto eloquenti.

Buona visione




L'intervento di Basta Cartelloni dall'inizio del filmato fino al minuto 9.23. Segue la relazione di Nathalie Naim.

13 commenti:

  1. Finalmente si comincia a parlare dei problemi veri della città dopo anni di silenzio. Se il primo relatore si candida io lo voto subito!

    RispondiElimina
  2. E' BELLISSIMO VEDERE COME STIA CRESCENDO (anche se faticosamente) IL MOVIMENTO ANTIDEGRADO A ROMA. QUESTO CI DA LA FORZA PER CONTINUARE A COMBATTERE OGNI GIORNO CONTRO LA FIERA DELL'ASSURDO CHE VIVIAMO A ROMA, CITTA' MARTORIATA DAL LASSISMO E DAL MENEFREGHISMO "ISTITUZIONALIZZATO" COME NESSUNA ALTRA AL MONDO. LA GUERRA SARA' ANCORA LUNGA MA COMBATTEREMO OGNI SINGOLA BATTAGLIA COL COLTELLO TRA I DENTI. ROMA DEVE DIVENTARE UN POSTO CIVILE!

    RispondiElimina
  3. Ha ragione mimmo, è gente come il primo relatore che dovrebbe scendere in campo per avere qualche possibilità di risollevare la città dal baratro in cui si trova.
    Invece ciò non accadrà e continueremo a ritrovarci pseudo-politici al potere incompetenti quando non corrotti.
    Le spade tacciono ed i foderi fanno la guerra.

    RispondiElimina
  4. gente come il primo relatore purtroppo è una rarità vederla a Roma, ce ne sono, ma molto pochi. Semplicemente nelle altre capitali europee che prendiamo sempre a riferimento questo rapporto è invertito. Gente per bene, vota gente per bene e il risultato si vede. Gente di m.... vota gente di m.... e il risultato si vede

    RispondiElimina
  5. Ma dagli e dagli alla fine anche nella povera Roma le cose cambieranno. Questo filmato è la prova che non solo ci sono ancora tante persone non omologate ma che alle prossime elezioni sì parlerà di decoro, trasporti e occupazione e non più di stronzate tipo il muretto dell'ara pacis

    RispondiElimina
  6. Ma se la gente per bene non ne vuol sapere di mettersi in lista, l'altra gente per bene come fara' a votarla?

    Il termine 'politica' deriva da 'polis', citta', ed indica chi e' deputato ad occuparsi delle cose della citta'. Da noi purtroppo il significato e' stato da sempre frainteso con 'partito' che indica una delle parti in causa.
    Orbene, se chi ha gia' dimostrato di sapersi occupare come si deve delle cose della citta', tramite il volontariato, l'associazionismo, il combattere il degrado in tutti i modi, dallo staccare gli adesivi al contrastare la mafia cartellonara, se costoro non si decidono a scendere in campo e dare modo agli altri cittadini di dargli il loro appoggio, che altra alternativa c'e' se non ritrovarsi i soliti portaborse incapaci e corrotti?

    Peccato da questo orecchio il professore non ci senta, e con lui tutti gli altri tanti che da anni combattono il degrado nell'ambito delle associazioni: non potrei immaginare politici migliori di loro.

    E che nessuno si faccia illusioni sul movimento di Grillo; come stanno rivelando i casini ai reclutamenti, non puo' essere quello il modo di affrontare i problemi, non con gente improvvisata che rischia solo di combinare sfaceli peggiori, come tanti apprendisti stregoni.

    Mi dispiace per marinoromano ma io il futuro della citta' lo vedo ancor piu' tetro del presente.

    RispondiElimina
  7. Colgo l’occasione per fare una riflessione di tipo generale ed unificato sia sulla prossima election day che sulle prossime elezioni per il Comune ed i Municipi di Roma.
    In prospettiva di queste elezioni, indipendentemente dallo schifo di legge elettorale che verrà approvata (se verrà mai approvata), i cittadini che intenderanno esercitare democraticamente il loro diritto di voto dovranno comunque assegnare una loro preferenza a tre cose contemporaneamente: ad una delle persone che si saranno candidate, al partito o alla lista civica in cui dichiareranno di militare ed alla eventuale coalizione a cui il partito o la lista civica faranno sapere di appartenere.
    Di fronte all’avvilente degrado della politica ed agli scandali che hanno riguardato anche se in misura diversa quasi tutti gli attuali schieramenti politici, è altissimo il rischio che uno o più dei futuri candidati – una volta eletto, specie se con maggiore facilità proprio perché iscritto da trasformista ad una lista civica di nuova formazione – cambi poi bandiera, avvalendosi anche dell’art. 67 della nostra Costituzione ai sensi del quale “ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”.
    (per esigenze di spazio continua nel commento seguente)

    RispondiElimina
  8. (Seguito del commento precedente)
    Anche se non c’è l’obbligo di rispettare il “vincolo di mandato” a livello nazionale e non anche per cariche elettive di livello regionale, provinciale, comunale e municipale, non è comunque più sufficiente né si deve nella maniera più assoluta dare una delega in bianco ad uno dei candidati a premier che quand’anche autorevole e carismatico, una volta eletto non potrà comunque garantire dal rischio di essere tradito in qualunque momento da uno dei ministri o dei membri di Giunta da lui nominati o dalla sua stessa maggioranza che lo dovrà sostenere, se non addirittura dal rischio di esser lui stesso a cambiare la strada che aveva promesso di percorrere per riuscire a farsi eleggere.
    Di fronte a questo rischio l’unica garanzia che può e deve essere data anche e soprattutto ai cittadini che volessero astenersi dal voto, perché nauseati da questo modo di fare politica che non li porta a saper scegliere più nessuno, deve essere data anzitutto da un chiaro programma delle cose che si intendono fare una volta eletti e che permetterà di fare un confronto e quindi una conseguente scelta del programma ritenuto migliore, contestualmente al candidato ed alla sua appartenenza al partito o alla lista civica e ad una eventuale coalizione.
    IN UN TALE PROGRAMMA PER ROMA NON POTRÀ QUINDI NON ESSERE INDICATA LA SOLUZIONE CHE SI PROPONE RIGUARDO ALLA CARTELLOPOLI ROMANA.
    (per esigenze di spazio continua nel commento seguente)

    RispondiElimina
  9. (Seguito del commento precedente)
    Dal rischio di tradimento di quel programma da parte di chiunque l’abbia sposato una volta eletto (a qualunque grado e livello) c’è come unica garanzia solo quella di pretendere che qualunque gruppo politico tanto di vecchia quanto di nuova formazione presenti obbligatoriamente un proprio programma elettorale che contenga però come clausola finale sempre identica l’obbligo per tutti gli eletti a qualunque grado e livello di dimettersi immediatamente a favore del primo non eletto in caso di loro ripensamento e quindi di mancato rispetto anche di uno solo dei punti del programma grazie al quale sono stati scelti e votati.
    Una clausola del genere può dare diritto anche ad un risarcimento dei danni esercitato nei confronti non solo di chi ha tradito il programma ma anche del partito o della lista civica che l’ha parimenti sposato e che non abbia intrapreso nessuna azione disciplinare nei suoi confronti per obbligarlo a dimettersi.
    Pretendere un programma elettorale con una clausola finale come questa da parte di tutti i futuri candidati e delle rispettive appartenenze costituirà anche un’ottima cartina di tornasole per VERIFICARE PRIMA DELLE ELEZIONI tutti quei gruppi politici o liste civiche che non la vorranno inserire, nei confronti dei quali ci dovrà essere un invito generale a non votarli.
    Chiedo quindi a chi è d’accordo di diffondere questa legittima richiesta dei cittadini nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni.

    RispondiElimina
  10. Ho inviato il link di questi grandiosi interventi alla Procura della Repubblica di Roma.

    Chiunque capisce che non si tratta più di omissioni di atti d'ufficio ma di cose ben più pesanti.

    Grazie, grazie, GRAZIE da un cittadino che ha perso ogni speranza.

    Grazie da un romano che non va più in centro per non vedere l'assurdo suk di venditori abusivi, soldati della Mafia delle griffe contraffatte, padroni dei monumenti e delle piazze più prestigiose.

    Basta buonismo peloso. Basta chiudere gli occhi. Basta alzare le spalle.

    RispondiElimina
  11. una nota di merito speciale credo debba andare alla cons. Nathalie Naim che da sola porta avanti una battaglia pericolosa e molto coraggiosa, ne è conferma il fatto che sia stata già aggredita fisicamente davanti un camionbar e che si trovi ancora sotto minaccia di intimidazioni. siamo al suo fianco, grazie!

    RispondiElimina
  12. Molto giusto quello che scrive Rodolfo Bosi. Impegnare i politici con un programma scritto è l'unica garanzia che i cittadini possono avere di fronte a continui cambi di casacca. Nel 1994 la Lista Pannella stipulò un vero e proprio contratto con Berlusconi relativamente al programma che questi avrebbe dovuto portare avanti in caso fosse stato eletto presidente del consiglio. Se non avesse rispettato gli impegni (riforma uninominale all'americana del sistema elettorale e altro) avrebbe dovuto pagare una penale. Ovviamente Berlusconi non rispettò i patti e in seguito dovette pagare circa 1miliardo di lire ai Radicali.
    Credo che soprattutto in politica dove la parola conta nulla, occorra rivolgersi ai contratti e alla legge.

    RispondiElimina
  13. grande Franco, ti ammiro e ti stimo e spero che la gente si svegli!!!!!

    RispondiElimina