Con l'aiuto dell'Ama ed il supporto dei Pics abbiamo ripulito strade, piantato un albero, cancellato scritte sui muri e defisso manifesti abusivi. Tante le associazioni ed i cittadini presenti, venuti anche da altri quartieri, molti i residenti che chiedevano informazioni su quanto stava accadendo, insomma dal nostro punto di vista una bella giornata di impegno civico ed è stato bello vedere tante divise diverse lavorare assieme per ridare un po' di dignità a questa povera città.
Ci sono state però anche delle critiche con le quali dobbiamo confrontarci come "movimento antidegrado" in quanto per migliorarsi è molto importante ascoltare anche il punto di vista degli altri. Inoltre non è la solita critica che talvolta ci fa il traslocatore od il centro sociale quando facciamo queste operazioni ma viene da un importante partito nazionale, quindi da tenere doppiamente in considerazione. Infatti molti tra i manifesti rimossi sabato dagli arredi urbani (affissi il giorno precedente) appartenevano al PD. Il responsabile del circolo PD Aurelio è venuto di persona a spiegarci che con tali azioni impedivamo il diritto ai cittadini ad essere informati su dove era possibile votare per le primarie. Ha spiegato inoltre che il bollo non è necessario in quanto esiste un vuoto normativo in materia di affissioni a causa del quale il PD Roma, tramite i suoi avvocati, non ha pagato finora un euro di multa. Inoltre la necessità di affiggere anche al di fuori degli spazi previsti è nata dall'emergenza delle primarie. Ha comunque garantito che tali affissioni, presenti per tutto il quartiere, verranno rimosse terminata l'emergenza.
Ci sono state però anche delle critiche con le quali dobbiamo confrontarci come "movimento antidegrado" in quanto per migliorarsi è molto importante ascoltare anche il punto di vista degli altri. Inoltre non è la solita critica che talvolta ci fa il traslocatore od il centro sociale quando facciamo queste operazioni ma viene da un importante partito nazionale, quindi da tenere doppiamente in considerazione. Infatti molti tra i manifesti rimossi sabato dagli arredi urbani (affissi il giorno precedente) appartenevano al PD. Il responsabile del circolo PD Aurelio è venuto di persona a spiegarci che con tali azioni impedivamo il diritto ai cittadini ad essere informati su dove era possibile votare per le primarie. Ha spiegato inoltre che il bollo non è necessario in quanto esiste un vuoto normativo in materia di affissioni a causa del quale il PD Roma, tramite i suoi avvocati, non ha pagato finora un euro di multa. Inoltre la necessità di affiggere anche al di fuori degli spazi previsti è nata dall'emergenza delle primarie. Ha comunque garantito che tali affissioni, presenti per tutto il quartiere, verranno rimosse terminata l'emergenza.
Un volontario di fronte un manifesto del PD |
Il sottopasso di via Angelo Emo prima dell'intervento |
Durante la pulizia |
La lamentela del rappresentante del Pd è talmente allucinante che si commenta da sola. Vogliamo però fare notare a lui a tutti coloro che si servono di questo sistema di 'comunicazione' che la scusa dell'emergenza non regge affatto. Basta leggere il comma 5 dell'articolo 14 regolamento affissioni del Comune di Roma:
Nei casi in cui al precedente comma 4, al fine di garantire il servizio delle pubbliche affissioni, limitatamente alle richieste presentate da Uffici dell’Amministrazione Comunale per attività istituzionali del Comune stesso, si dà corso all’affissione con precedenza sulla pubblicità
commerciale, qualora sussistano motivi di urgenza a tutela della collettività ovvero sia imminente la scadenza di termini; in caso diverso, si dà corso all’affissione, a scelta del richiedente, con il differimento della data di inizio dell’affissione richiesta o in zona diversa e più estesa rispetto a quella inizialmente richiesta.
Poichè il costo per le affissioni regolari di questo tipo è ridotto a metà, avrebbero pagato ben 87 centesimi a manifesto!!!! Dite che ce la fanno a sostenere una spesa così ingente con i contributi elettorali milionari che ricevono dalla Regione?
Capito? Questo sarebbe il diritto ad essere informati??? |
Ci vorrebbe Totò: "Ma mi faccia il piacere"!!!!!!!!!
Punto uno: chissenefrega di come si vota alle primarie del PD.
RispondiEliminaPunto due: se proprio il PD ci tiene a far conoscere ai cittadini la propria offerta politica, che sia primarie o altre amenita', che si attrezzi con una campagna porta a porta, come faceva ai bei tempi d'oro del PCI.
Punto tre: non esiste alcun vuoto normativo in materia di pubbliche affissioni ma solo qualche furbo che, insinuandosi tra le pieghe delle norme, vuole farla franca ed evitare il pagamento della giusta tariffa.
Conclusione: il responsabile del circolo PD Aurelio e' un imbecille che andrebbe prima redarguito dal proprio partito e poi messo in una posizione che non possa nuocere a se' ed agli altri; suggerirei il compito di tenere aggiornata la bacheca della sede con la copia recente dell'Unita', fino a quello dovrebbe arrivarci.
Ma guarda tu con che razza di idioti certa brava gente deve confrontarsi.
"... tali azioni impedivamo il diritto ai cittadini ad essere informati": ma vaffanculo, va!
P.s.: cancellate pure questo commento se lo ritenete troppo offensivo, ma quando ce vo ce vo.
Ieri il traslocatore Claudio ha inondato il quartiere con i suoi adesivi rivendicando il proprio diritto ad informare i cittadini che necessitano di effetturare uno sgombero-cantine. Anche questa è un'emergenza
RispondiEliminaOk il diritto ad essere informati però esiste anche un diritto del cittadino a vivere in una città decente con standard di pulizia e vivibilità mediamente europei. In Europa la pubblicità esterna paga i servizi di bike sharing, i bagni pubblici, le pensiline degli autobus ed altri arredi urbani. Adesso chiedetevi perchè a Roma il bike-sharing è fallito, perchè i bagni pubblici praticamente non esistone e perchè gli arredi urbani sono da terzo mondo.
RispondiEliminaTrovo il commento di Roberto perfettamente condivisibile. Altro che cancellarlo!
RispondiEliminaL'anonimo delle 9.27 poi mi ha fatto iniziare la giornata con una risata di cuore. Grazie a tutti e due
Con un comportamento del genere viene voglia di cancellarsi dal listone di iscrizione per le primarie.
RispondiEliminaCome si chiama questo alieno che protesta per aver imbrattato Roma? Claudio Blasi, segretario del PD Aurelio?
RispondiEliminaNotizia di rilievo è che il giorno dopo i manifesti tolti sono stati rimessi.
RispondiEliminaVorrei ricordare che l'ex presidente del 18° municipio Gianna Filardi, appartenente alla stessa sezione del PD probabilmente, presentò alcuni mesi fa una vergognosa interrogazione in consiglio municipale in cui affermava "di aver visto alcune persone simulare la spazzatura delle strade come se si stesse girando uno spot" in occasione di un precedente decoro-day.
RispondiEliminaRaggiunta da alcune e-mail di protesta da parte dei cittadini tentava di correggere il tiro promettendo ai volontari che organizzano i decoro-day incontri e iniziative sul decoro. Non l'abbiamo più sentita.
Se questi personaggi rappresentano il cambiamento stiamo a posto. Ah..dimenticavo: I PROBBLEMI SO' ARTRI!
chiediamo ai nostri lettori di non usare termini offensivi, non vogliamo fare i censori e siamo sicuri che saprete esprimere il vostro pensiero e dissenso senza trascendere nel volgare. grazie.
RispondiEliminaUn'idea, dal momento che si avvicinando diverse scadenze elettorali con conseguente diluvio di affissioni abusive, avrebbe senso spedire ai rappresentanti dei diversi partiti politici una diffida nella quale gli si intima di non promuovere campagne di affissioni abusive? Non sono un esperto di diritto, ma forse la cosa semplificherebbe un successivo intervento della magistratura, che ne dite?
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