Un evento nuovo che vedrà la partecipazione di decine di associazioni, comitati, organizzazioni cittadine, tutti uniti da voglia di cambiamento. Il luogo scelto sarà così affollato che gli uditori non potranno mancare: largo Goldoni, di sabato pomeriggio nel pieno dello shopping di via del Corso.
Parola a chi ha avuto diritti negati, tagli ai servizi, storie di inefficienze. E ovviamente la voce dei comitati antidegrado.
"Rete per la partecipazione, la trasparenza e i diritti", così è stata chiamata dagli organizzatori. Un esperimento nuovo che potrebbe presto essere imitato.
APPUNTAMENTO SABATO 10 NOVEMBRE DALLE ORE 15 ALLE ORE 19.00
IN LARGO GOLDONI - VIA DEL CORSO
All'iniziativa, organizzata da Cittadinanzattiva Lazio, hanno aderito tra gli altri:
Mobilitiamoci
Coordinamento Residenti della Città Storica
Legambiente
Forum del Terzo Settore
Osstrasporti
Associazione malati di reni
Tribunale dei diritti del malato
Da Zero: il progetto per la selezione del giusto sindaco
Coordinamento cittadino progetto partecipato
Cittadinanzattiva
Associazione Basta Cartelloni-Francesco Fiori
Libera
IICA
Uisp
Da Sud
Comunità territoriale X° Municipio
Ass. Ottavo Colle
Forum Salviamo il Paesaggio
Coordinamento Comitati No pup
Ass. Amate l'architettura
Italia Nostra
Aduc
Assopedoni
Comitato per la bellezza
Assocommercio Roma Nord
Sportello di prevenzione usura
Libera
IICA
Uisp
Da Sud
Comunità territoriale X° Municipio
Ass. Ottavo Colle
Forum Salviamo il Paesaggio
Coordinamento Comitati No pup
Ass. Amate l'architettura
Italia Nostra
Aduc
Assopedoni
Comitato per la bellezza
Assocommercio Roma Nord
Sportello di prevenzione usura
Ottima iniziativa. Bravissima Cittadinanzattiva ad organizzarla e tutti gli altri ad aderire.
RispondiEliminaOccorre fare di tutto perche' non sia uno dei soliti sterili sfogatoi, ma la prima tappa di un percorso di denuncia che metta l'attuale amministrazione comunale di fronte alle sue gravissime responsabilita'. Insistere fino allo sfinimento a dirgli quanto sono colpevoli dell'attuale disastro.
Che la smettano il sindachetto ed i suoi imbarazzanti assessori di sbandierare questa o quella ridicola iniziativa: hanno condotto la citta' in un baratro che ci vorranno decenni per risalire.
Dal manifesto a cui abbiamo aderito:
RispondiElimina"arresto della svendita delle proprietà pubbliche".
Giustissimo. Ma la vendita (senza 's') di beni dello Stato, con criteri di responsabilità ed equilibrio, è una delle cose da fare per ripianare il debito pubblico colossale dello Stato, per molti economisti e secondo il governo Monti. Pur non essendo forse la priorità e la soluzione principale a cui affidarsi, mi sembra un'opzione ragionevole, visto l'immenso patrimonio del demanio pubblico inutilizzato e abbandonato.