domenica 12 agosto 2012

Due spunti di riflessione dal sito di Repubblica

Ieri sono inziati i lavori di ristrutturazione della metro A Ottaviano. Il sito di Repubblica ne dà notizia pubblicando il prima e dopo dell'ingresso esterno.


Notato qualcosa? Ma certo, i due cartelloni in mezzo al marciapiede! Uno dei centomila 1x1 senza pubblicità e dietro un 1x1,40 di quelli spuntati come funghi davanti alle fermate della metro A e B. Commovente il rendering finale, con lo sfondo opacizzato che nonostante tutto rivela che ci sono anche impianti parapedonali a bordo marciapiede. Immaginate una fermata dell'Underground londinese o del Métro parigino, circondata da simili cartelloni...impossibile, naturalmente.

Seconda notizia, sempre da Repubblica. Legambiente denuncia due cartelloni 4x3 affiancati sulla Salaria che diventano un 8x3, cioè un formato non ammesso dal Regolamento Comunale Affissioni.

Ecco la foto.


Dalla cornice riconosciamo il proprietario dell'impianto: quella PES che installò decine di plance in vetro con spigoli vivi che il Comune giudicò fuori norma e da rimuovere a ottobre 2010 ma che rimasero lì fino al 2 novembre 2011, quando un motorino ci finì contro e morirono due ragazzi. A seguito di questa tragedia, l'associazione Basta Cartelloni denunciò alla Procura il sindaco Alemanno e l'assessore Bordoni, con il risultato che le plance assassine vennero tutte rimosse. Ma la PES non è stata radiata dall'albo e continua a guadagnare su impianti che violano il Regolamento Comunale. 

Una storia che spiega bene quale potere abbiano le ditte pubblicitarie a Roma.

5 commenti:

  1. Udite udite...qualcuno si è domandato che fine hanno fatto le plance assassine della PES, in parte rimosse dal comune dopo il sangue di due ragazzi morti (ma a proposito di questo e della vostra denuncia, la magistratura "porto delle nebbie" ha già insabbiato tutto???) e in parte sicuramente fatte sparire dalla stessa PES? Bene andate a Fiumicino, in particolare zona aeroportuale....entrate nella zona parcheggi ...ed ecco magicamente spuntare una plancia addosso l'altra, tutte sul bordo dei marciapiedi e a perfetta altezza testa di bambino....poi uscite dal parcheggio e andate verso il nuovo terminal 5, ed ecco una plancia di vetro assassino ogni 10-20 metri, proprio sul ciclio dei marciapiedi ad attendere i primi sfortunati motociclisti che ci si ammazzeranno contro....nulla si butta, e quindi ecco che le plance tolte dalla PES a Roma sono state riciclate a Fiumicino, e magari lo sono anche quelle tolte dal Comune di Roma che "magicamente" sono uscite dal deposito giudiziario e hanno preso "il volo" per Fiumicino....per rimuoverle dai nuovi siti ci vorranno altri morti???????? Sempre buoni cartelloni a tutti da Manusardi

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  2. A Roma non è solo la classe politica che andrebbe buttata completamente a mare, a parte poche eccezioni che si contano sulle dita di una mano.
    Anche gran parte della comunità tecnica si è ormai uniformata al degrado imperante ed opera su standard indegni di una capitale europea. Chi ha preparato il rendering della nuova entrata della metro non si rende più neanche conto che la presenza indiscriminata di impianti pubblicitari è un male che almeno sui progetti andrebbe combattuto.
    Per tacere poi della magistratura romana, che permette che una ditta i cui impianti si sono già presi due vite umane (e questo è un fatto incontrovertibile), possa continuare ad operare nell'legalità. Se poi quello che afferma Manusardi è vero, e la persona ha già dato prova di affidabilità, ai magistrati basterà aspettare un po' per averne altre di vite sulla coscienza.
    Cari cittadini romani, ma in che posto vivete???

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    1. In un posto che vogliamo cambiare in meglio, Roberto. Ci vorrà del tempo prima di convincere un numero sufficiente di persone della bontà delle nostre idee, non soltanto sui cartelloni ma sul decoro in generale. Finché siamo qui, però, non demordiamo.

      Se a Roma non si capisce che i muri devono essere puliti e i graffiti concordati con la popolazione, le macchine parcheggiate regolarmente, i cartelloni e le bancarelle dimezzati, i giardini e l'arredo urbano curati, l'antenna televisiva centralizzata, i paesi dell'hinterland e del litorale ugualmente puliti e mantenuti (comprese le stazioni) e non si capisce ciò a livello politico e di associazionismo locale, vorrà dire che per la nostra città, per il suo prestigio, per la sua occupazione, per la sua ricchezza, non ci sarà più speranza.

      Ma non voglio credere che sia così. Vedo Parigi, vedo Madrid, vedo Berlino e la splendida Londra olimpionica e mi dico che i romani e gli italiani, non devono essere da meno, non si può gettare alle ortiche tutto quello che di buono ci ha dato la storia: il paesaggio, l'architettura, l'arte, la cultura del bello e del vivere bene. Cose per le quali siamo conosciuti nel mondo ma che i turisti che visitano la nostra città, usciti dal centro, faticano a vedere. Anzi, trovano uno scenario più simile ai paesi del Terzo Mondo.

      Io per il momento non voglio arrendermi e cercherò, nel mio piccolo, di convincere quante più persone dell'importanza di vivere in luogo civilmente organizzato e rispettato dai cittadini come se casa propria non finisse davanti al portone ma continuasse per strada e nelle piazze che viviamo quotidianamente.

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  3. Caro Les, la mia domanda non era certo rivolta a "certi" cittadini, che da anni si dannano l'anima contrastando il degrado, e rappresentando l'unico barlume di speranza per la città. E se fossi lì la continuerei anch'io la mia donchisciottesca guerra.
    Cari saluti

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  4. Vizi italici, politica italiana.
    Il pessimismo non è rivolto solo alla classe politica, ma anche all'insofferenza che troppe persone hanno nel rispettare le leggi. Se da anni ci battiamo per la legalità, è da altrettanto tempo che in molti si chiedono perchè e cosa stiamo facendo. In Italia si pensa soprattutto come aggirare, come eludere la legge, piuttosto che, come nel resto del mondo, rispettarla, e vivere in modo civile la propria vita.

    E' quindi nata una gran confusione, fatta di 70.000 leggi che in pochi rispettano, al posto di 15/20 mila al max come nel resto del mondo, fatta anche da 25.000 avvocati presenti solo a Roma, una follia, fatta da una corruzione dilagante, proprio in questi gg non riesce a pasare la legge anti corruzione in Parlamento, fatta anche da una pressione fiscale che è la più alta in Europa, fatta da un debito pubblico che è il più alto in Europa.

    Insomma vivere in Italia sta diventando un gran casino, che finora è convenuto a a tutti, ma adesso che l'Europa ci chiede i conti in ordine, spuntano le magagne: assurdi privilegi ai politici, enti inutili e insostenibili, aziende che chiudono, il posto statale che non è più utilizzabile in cambio di voti, come in passato, ma anche settori economici, come quello pubblicitario, che nel resto del mondo sarebbero una risorsa per la città e i cittadini, mentre ora sono solo giri di mazzette tra assessori, consiglieri e delinquenti.

    Per questo si chiede legalità, per ripartire come Paese, per ridare dignità ai cittadini e decoro alle città, perchè non siamo meno dei tedeschi o dei francesi, ma per dimostrarlo, tutti devono partecipare, sono finite le deleghe e le deroghe.

    Infine: PES Vaffanculo !

    MAFIE E CORRUZIONI DIETRO I CARTELLONI

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