lunedì 20 agosto 2012

Aspettando il prossimo morto

Non abbiamo fatto in tempo a pubblicare l'articolo dell'ennesimo incidente che ha visto coinvolto un pericoloso impianto, che c'è arrivata un'altra segnalazione di un nuovo incidente, in Largo La Loggia sull'aiuola al semaforo dove incrocia Via Portuense. Dalle immagini si capisce che anche questo impianto è stato posto in spregio a tutta una serie di divieti, primo fra tutti quello che riguarda le distanze dal limite della carreggiata, appunto, per evitare pericolosi incidenti.

Ora, è del tutto evidente che prima o poi qui ci scappa un altro morto e se i cittadini, che sempre più frequentemente danno segni di insofferenza verso questo scempio, riusciranno a segnalarcelo ve ne daremo conto, perché è chiaro che dalla stampa e dalle istituzioni che dovrebbero controllare e reprimere questo fenomeno non arriverà un sibilo, un gesto, una sillaba.



grazie alla lettrice Fede M. per la segnalazione

8 commenti:

  1. Criminali! Assassini!
    Ma come diavolo fanno 'sti delinquenti a dormire tranquilli la notte?
    E la magistratura ... LA MAGISTRATURA!!!! Dove diavolo e'?????

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  2. Li mortacci loro !!

    Italia paese di corrotti e papponi.

    Come a Siracusa dove hanno trovato decine di società, deputate al risanamento ambientale, costituite da magistrati e imputati insieme...

    MAFIE E CORRUZIONI DIETRO I CARTELLONI

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  3. Ho segnalato poco fa a nome di VAS un altro cartellone abbattuto sull'isola di canalizzazione direzionale all'altezza dell'incrocio tra viale Don Pasquino Borghi e viale della Grande Muraglia (XII Municipio), di cui mi ha portato al corrente un privato cittadino.
    Riguardo alla costante lamentela sulla assenza della Magistratura ed all'interrogativo di dove diavolo sia, ricordo che alla fine dello scorso anno il Sindaco Alemanno aveva incaricato il Vicecomandante Antonio di Maggio di svolgere una inchiesta amministrativa che ha portato alla denuncia penale per false asseverazioni di 43 amministratori unici di ditte pubblicitarie: per omissioni di atti dovuti d'ufficio é stato denunciato anche l'allora Direttore del Servizio Affissioni dott. Francesco Paciello che si é dovuto dimettere per essere poi sostituito dal dott. Claudio Saccotelli.
    L'inchiesta penale é stata affidata al Pubblico Ministero dott. Alberto Pioletti, che dopo nemmeno due mesi di indagini preliminari ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta penale al Giudice delle Indagini Preliminari (GIP), che a distanza ormai di quasi 5 mesi non sono riuscito a sapere cosa abbia deciso.
    Sarebbe molto utile pertanto che l'associazione "Basta Cartelloni - Francesco Fiori" si faccia carico di saperlo, anche per coordinare assieme eventuali conseguenti azioni.

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    1. ok, ma allora chi è che deve controllare il controllore? perché così non se ne esce

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  4. Raccolgo senza se e senza ma l'appello dell'arch. Bosi anche se la cronaca quotidiana romana mostra senza più alcun dubbio una città in preda al malaffare e istituzioni assolutamente impotenti se non complici delle camarille.
    Il doloroso quadro di abbandono e di devastazione del nostro patrimonio storico e archeologico si aggiunge alla situazione drammatica di una città invasa da abusivi e prepotenti calati come orde barbariche da ogni dove a farci fare un salto all'indietro di decenni nella storia della battaglia per il verde (parchi devastati da incendi quasi sempre provocati, anche dolosamente da residenti in accampamenti di fortuna forse come ripicca per gli sgomberi, vedi Parco del Pineto)), per la tutela del lavoro e della dignità umana. La nostra battaglia contro la prepotenza becera dei cartellonari è una difficilissima battaglia soprattutto di legalità e civiltà ma non siamo noi a poter fare indagini di natura penale.
    Eppure abbiamo fornito tutti elementi MOLTO CONSISTENTI a chi dovrebbe e potrebbe avviarle seriamente.
    In ogni caso continueremo a combattere con ogni mezzo che la legge ci consente!

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  5. Se siamo arrivati al punto che L'Associazione Basta Cartelloni, deve pure controllare l'operato della Magistratura, allora signori facciamo le valigie e lasciamo una volta per tutte questo paese di merda ! Cioè ci rendiamo conto ormai di cosa stiamo parlando, ? Che un'Associazione, fondata sul lavoro volontario di un gruppo di persone, dopo tutte le azioni che ha fatto, non basta ma deve pure controllare chi, per lavoro e compitio istituzionale, ha il DOVERE di verificare se ci sono o meno capi di accusa nei confronti dei soggetti che hanno partecipato a questa immensa truffa !!!!
    Ormai la situazione è paraddossale...cque come non abbiamo mai mollato un attimo la presa su questa gigantesca truffa,e continueremo anche dopo l'estate a portare sempre più prove e dimostrare capi di accusa verso chi si è reso responsabile della devastazione della città, sperando infine che la magistratura svolga nel pieno dele sue funzioni, indagini e verifichi le prove in moodo da inchiodare una volta per tutte i colpevoli.

    MAFIE E CORRUZIONI DIETRO I CARTELLONI

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  6. Faccio anzitutto presente a Nokia1 che “l'Associazione Basta Cartelloni deve pure controllare l'operato della Magistratura” se non altro perché assieme ad altre 4 associazioni ha denunciato sia Alemanno che Bordoni, oltre che il Direttore del Servizio Affissioni, per omissioni di atti d’ufficio e collocamento di cose pericolose (nello specifico di impianti pubblicitari a rischio della sicurezza stradale), facendone oggetto di una riuscita conferenza stampa tenuta lo scorso 21 marzo: dal momento che alla denuncia è stato dato il dovuto risalto su questo blog con ben 4 post (del 19, 21 e 22 marzo) sarebbe opportuno che l'Associazione Basta Cartelloni faccia conoscere il seguito che c’è stato a distanza di ormai quasi 6 messi dalla denuncia.
    Nokia1 non sembra aver capito la portata del mio appello, perché l’eventuale archiviazione della denuncia del Vicecomandante Antonio Di Maggio potrebbe avere delle gravi conseguenze su tutte le future denunce di reati di tipo analogo, che rischierebbero di far archiviare i relativi procedimenti penali in forza proprio di questo precedente.
    Dal momento che Nokia1 si dichiara stupefatto che l’associazione Basta Cartelloni debba anche “controllare” la Magistratura, mi permetto di fargli presente che la “gigantesca truffa” di cui assicura le prove ed i “capi d’accusa” che garantisce di dimostrare possono provocare l’intervento della Magistratura solo se fatti oggetto di una formale denuncia penale presentata in Tribunale e non solo fatti conoscere su questo blog: per una associazione che è portatrice di interessi diffusi, di fronte alla recidiva inerzia del Comune di Roma nel provvedere, l’azione penale diventa un passo inevitabile.
    La richiesta di archiviazione della inchiesta penale conseguente alla denuncia del Vicecomandante Antonio di Maggio rischia di essere accolta dal G.I.P. grazie anche al fatto che il Sindaco Alemanno, dopo aver gettato il sasso facendosi promotore dell’inchiesta, ha poi ritirato il braccio e non ha ritenuto di presentare opposizione alla richiesta del P.M. dott. Alberto Pioletti.
    Se venisse accolta l’archiviazione, si potrebbe decidere di reiterare la denuncia del Vicecomandante Antonio di Maggio sulla base delle abbondanti prove che gli ho consegnato e di quelle ulteriori in possesso dell’associazione Basta Cartelloni: quand’anche venisse assegnata nuovamente allo stesso P.M., nella eventualità che si concludesse ancora con una richiesta di archiviazione consentirebbe agli autori della denuncia di presentare una opposizione più che motivata: gli esiti dell’inchiesta penale sarebbero in tal caso del tutto diversi.
    Il mio appello andava in tal senso.

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