Non
abbiamo la pretesa di considerare il termine "Basta" un nostro
monopolio, anche se lo sentiamo in un certo senso un marchio nostro, non
foss'altro perché "bastacartelloni" fu un'idea del caro e
non dimenticato Francesco.
Nonostante
questo probabilmente non vedremmo con sfavore la nascita di altri
"basta" + qualsiasi manifestazione del degrado:
"BastaManifestiAbusivi", "BastaBancarelle",
"BastaSostaSelvaggia", ecc.
Non
possiamo però non inalberarci quando vediamo che è lo stesso Sindaco Alemanno
che utilizza il "nostro" slogan per rintuzzare gli attacchi che da più parti, incluse
quelle a lui più vicine, gli vengono per la questione della privatizzazione
dell'ACEA.
Eh no,
caro Sindaco! Lei ha un corposo ufficio stampa e contatti con le redazioni dei giornali e dei TG;
qualsiasi sua dichiarazione, intervista o lettera aperta viene
ampiamente riportata dalla stampa e dalle televisioni. Lei non può dire
"Basta!"; lei ha la possibilità, e il dovere, di fare le cose che
ritiene giuste; e se non ci riesce dovrebbe prenderne atto e trarne le debite
conclusioni.
Noi
possiamo dire "Basta!", anzi "Basta Cartelloni". Sono i
cittadini che hanno il diritto di dire "Basta!"; Basta! al degrado
che in tutte le sue forme sta sommergendo la nostra città; Basta! ad
un'amministrazione che si è dimostrata incapace di incidere sui problemi
della città (quando non di essere connivente con i responsabili di tali problemi),
Basta! ad un Sindaco che non mantiene la parola data.
Insomma
Sindaco, lasci stare le trovate bislacche dello spin doctor di turno e pensi ad
affrontare i tanti problemi della città.
Per
quanto riguarda l'argomento che ci sta a cuore, siamo ancora in attesa di segni
di vita per il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP), annegato nelle
interminabili discussioni dell'Assemblea Capitolina. Nell'incontro che avevamo
avuto, On. Sindaco, lei ci aveva dato delle assicurazioni rispetto ai contenuti
del PRIP (ad es. niente deroghe al codice della strada) ed ai tempi per la sua
approvazione. Che
facciamo?
La tentazione di parafrasare il suo infelice sito web è forte ...
E' un vizio italico di puro conflitto di interesse...tra un pò Gianni dirà Basta Alemanno ! Rivendicandone il diritto di dirlo in tutte le sedi, e che l'opposizione non cerchi di intralciarlo, se no chiama 'esercito.
RispondiEliminaCaro Gianni, mentre vedevi le foto dell'ultimo accampamento di Militia, Daviduzzo e l'altro Assessore all'edilizia si sono sbranati la città. Ora per cortesia andatevene tutti, PER SEMPRE !
MAFIE E CORRUZIONI DIETRO I CARTELLONI
a quando un WWW.BASTAALEMANNO.IT???
RispondiEliminapotrebbe essere una buona idea per contarci, noi tutti che di questa imbarazzante amministrazione ne hanno piene le scatole, e magari dare l'aiutino che manca al nostro sindachetto per decidersi a cambiare aria.
Subito dopo però si apre un "occhioZingaretti.it", che quelli dell'altra parte non fanno sperare in nulla di buono.
Ale-Danno
RispondiEliminacosì passerà alla storia.
occhioZingaretti.it, troppo bello lo dobbiamo fare
RispondiEliminaQuand'è che alla Procura della Repubblica di Roma alza la testa qualche magistrato e fa VERAMENTE una seria, scrupolosa indagine su tutto LO SCHIFO che c'è dietro al malaffare dei cartelloni pubblicitari a Roma? Quando? QUANDO??
RispondiEliminanon se pò sapè, dalla Procura ancora niente. e infatti i mafiosi cartellonari hanno ricominciato a devastare la città alla grande. arriverà la resa dei conti anche con loro.
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