martedì 28 febbraio 2012

Maratona Roma-Ostia: la più cartellonata del pianeta. Ecco lo spettacolo mostrato al mondo intero!

Questa foto, mostrata su tutti i siti di sport e di informazione, sui giornali, sulle riviste d'Europa e del mondo non può lasciare indifferenti.

La testa della maratona Roma-Ostia 2012: in rosso abbiamo evidenziato i cartelloni pubblicitari

Atleti, sportivi professionisti e tanti romani hanno corso in mezzo ad una selva di impianti pubblicitari che non ha pari in nessun'altra città.

Il martoriato sparitraffico della Colombo, teatro di numerosi incidenti

Terminata la maratona, siamo tornati in quelle strade per documentarvi la sequela infinita di cartelloni di ogni forma e misura installati sugli spartitraffico e ai lati delle carreggiate in maniera totalmente illegale. Un colpo d'occhio terribile: una pubblicità internazionale che più negativa non si può per l'immagine di Roma.








Quanto era meglio quando al posto dei cartelloni, i corridori, i telespettatori, i fotografi ammiravano gli alberi: i celebri pini mediterranei di Roma che sono un unicum tra le grandi capitali europee.


La Roma-Ostia negli anni '70: alberi e nessun cartellone

E poi non stupiamoci se l'Italia da primo luogo visitato al mondo fino agli anni '80 è oggi sprofondato ad un misero 5° posto. L'orrore ci rende tutti più aridi e più poveri.

10 commenti:

  1. Guardate la magnifica dolcezza della luce dorata del tramonto romano purtroppo OFFESA, SFREGIATA, STUPRATA da quei ridicoli catafalchi che a CENTINAIA infestano tutta la Cristoforo Colombo.
    L'Italia e Roma hanno toccato davvero uno dei punti più bassi della propria storia.
    Come si è potuto permettere a questi burini beceri di insozzare in tal modo quasi 3.000 anni di storia? L'amore per le proprie radici, per i luoghi in cui affonda la storia..dove ogni pietra è preziosa..BISOGNA TORNARE IN PIAZZA!!
    I BUFFONI DEL CAMPIDOGLIO PENSANO DI SFOTTERE CON I LORO GIOCHETTI DIALETTICI MA ORMAI LI CONOSCIAMO BENE.

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  2. tranquilli, adesso ci pensano i vigili, giusto il tempo di un cappuccino e una mazzetta...

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  3. Prendiamo atto che per la nostra classe dirigente, centrodestra in Giunta ma visto il passato, anche ampi settori del centrosinistra, il miglior modo per generare introiti per il Comune di Roma, non è migliorarne il decoro, aumentarne la ricettività turistica, la qualità dell'accoglienza e il sistema dei trasporti. No, per il Comune di ROMA, la città con più tesori artistici al mondo e un patrimonio inestimabile di bellezze paesaggistiche che marciscono tra discariche a cielo aperto e costruzioni selvagge, il modo più giusto per incrementare la ricchezza della città è, nel 2012....approvare la collocazione di centinaia di migliaia di cartelloni pubblicitari che violano le norme e deturpano il territorio, impoverendolo ulteriormente. Ma questo i dirigenti pubblici non lo vogliono capire, per loro è meglio guadagnare soldi dall'installazione di obsoleti impianti pubblicitari, piuttosto che riqualificare intere zone della città, curandone la manutenzione, per aprirle al turismo straniero che oggi è relegato nel centro storico.

    Questa è la visione, la prospettiva, la lungimiranza dei politici romani: facciamo guadagni con la cartellonistica pubblicitaria di vecchio stampo - gli orologi 1x1, gli stendardi 2x2, i 4x3 collocati uno accanto all'altro in file di 10 impianti, i cartelli che pubblicizzano il tabaccaio, la farmacia, le onoranze funebri - e aumentiamone la quantità, come se non fossero mai stati nelle città straniere: pochissimi cartelloni, uniformi nell'aspetto, che pubblicizzano i pochi marchi e aziende che se lo possono permettere, le tariffe sono molto più alte che da noi. SOLO A ROMA si permette una giungla di formati e design differenti, la collocazione selvaggia sui marciapiedi, sugli spartitraffico, nelle aree verdi. SOLO A ROMA viene incoraggiato il business delle affissioni, che all'estero sono molte di meno (Madrid ha 4 ditte di pubblicità esterna, Roma invece ne ha 400). Il tutto a discapito del decoro urbano e di una moderna organizzazione della pubblicità che viene rinviata in continuazione per favorire la lobby dei cartellonari. E così la Capitale d'Italia soccombe nello squallore, nella bruttezza e nell'illegalità.

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  4. Che schifo, mortacci loro !!

    MAFIE E CORRUZIONI DIETRO I CARTELLONI

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  5. Molto belli i commenti di Les e Pasquino. Da conservare e rileggere. Perchè nessuno resti mai assuefatto a tanto degrado!

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Posso esprimere un parere ? Noi tutti (anch'io) spesso ci avvitiamo sempre sui soliti argomenti, e, in questo modo, perdiamo di vista l'obiettivo. Qual'è l'obiettivo ? Quello che Roma, come altre città che funzionano, abbia poche regole, certe, chiare, e soprattutto non "derogabili". (poi voglio vedere quelli che ti dicono: hai un problema ? dimmelo a me che metto tutto a posto io, dove si ritroveranno...probabilmente "al gabbio" come se dice a Roma, e comunque si ritroveranno con un potere pari a 0). Concludendo, non sarà il caso di fare una dura battaglia su questo, invece di prendersela con i singoli aspetti del degrado romano ?

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  8. Dele Vittorie..forse non hai torto, ma allora il problema è sistemico e culturale.
    Non è solo Roma ad essere amministrata dai "comitati d'affari".
    Le cronache quotidiane raccontano un Paese dove è morto il concetto di bene comune e la politica è diventata il modo più rapido per arricchirsi e dove riciclare personaggi ignoranti ma abili ad arraffare per sè e gli amici degli amici. Qual'è lo spartiacque tra politica italica e criminalità organizzata? A me sembrano organiche una all'altra.
    Mi sembra che a Roma si possa parlare tranquillamente di una metropoli amministrata ormai direttamente dalla criminalità organizzata.
    E' vero, la vergogna fantascientifica dei cartelloni è solo uno degli aspetti della presa di potere delle lobby criminali AVVENUTA IN QUESTI ANNI.
    Qualsiasi persona di buon senso percorrendo la Cristoforo Colombo Cartellonata o facendo una passeggiata su Via dei Fori Imperiali, con i monumenti più importanti dell'Urbe oltraggiati da centinaia di banchetti di cartone che vendono cianfrusaglie, camion bar e guitti di ogni nazionalità, SI RENDE CONTO CHE LA DRAMMATICA REALTA' HA SUPERATO LA PIU' PERVERSA DELLE FANTASIE.
    Ma la forza e la giustezza delle battaglie del movimento anti-degrado si SCONTRANO COL MURO DI GOMMA DEGLI INTERESSI INCROCIATI E FORTISSIMI LOBBY-PARTITI.
    Pensa all'esempio dei taxisti..l'avranno vinta anche stavolta..non ci riuscirà neanche Monti.
    Forse tra 50 anni chissà..MI VIENE SEMPRE PIU' SPESSO VOGLIA DI EMIGRARE DA QUESTO PAESE INFAME DOVE LA MAGGIORPARTE DEI MIEI CONCITTADINI SI SCANNA PER IL CALCIO E ASSISTE CON OCCHIO BOVINO E INDIFFERENZA DA ZOMBIE AGLI INSULTI SANGUINOSI E QUOTIDIANI AD UN PATRIMONIO MILLENARIO DI ARTE E BELLEZZA.

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  9. I regolamenti e piani sono sempre derogabili, Delle Vittorie. Sta poi ai politici agire nell'interesse della comunità, coordinando le richieste dei soggetti economici con le regole d'interesse generale. Il problema è che la classe politica romana, quando si occupa di regolamenti e specie quelli sul commercio, fa sempre dei cambiamenti peggiorativi, per accontentare le famose lobbies che a Roma si declinano in categorie speciali che in Europa contano poco e qui da noi sono invece dei poteri forti: bancarellari, cartellonari, commercianti e ristoratori che si oppongono alle pedonalizzazioni e alle corsie preferenziali, solo per citarne alcuni. Sono i gruppi di potere che non compaiono spesso nei titoli di giornale, ma influenzano pesantemente le (non) scelte del sindaco di Roma, qualunque esso sia. Per favorire queste lobbies, in cambio di vantaggi che non conosciamo, le giunte di Roma sono capaci di lasciare la città nell'arretratezza e nel degrado in cui si trova, per sempre. Tanto, la maggior parte dei cittadini, come diceva Fitzcarraldo, non si lamenta di questo degrado, perché non lo riconosce, lo vede come la normalità, ci si trova a suo agio, gli piace, addirittura. Noi, la minoranza di cittadini che si lamenta, invece, facciamo un'azione più importante di quel che si creda, se i giornali e i politici hanno iniziato a parlare di questi problemi - che poi sono tutti collegati, si chiama "Economia del Degrado" - e ad accorgersi che una parte della città non accetta più di vivere in condizioni da Terzo Mondo arricchito e vuole cambiare, stavolta in meglio.

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  10. No so che dirti, in questa confusione totale (e non parlo solo di Roma), è veramente difficile trovare il bandolo della matassa e proporre soluzioni. Ma in tutto questo casino "totale", se non altro, a me sembra che stia avvenendo un certo "risveglio" delle coscienze. Il problema però è: lo stiamo avvertendo solo noi popolo di "internet", o tutta l'Italia ? A giudicare dalle banalità che si sentono in TV e si leggono sui titoli dei giornali, ho dei dubbi, ma la speranza è l'ultima a morire, perciò... continuiamo così, perché arrabbiarsi, sembra che a qualcosa stia servendo. :)

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