Alla faccia della moratoria ... che va pur prorogata con urgenza

Nei giorni in cui stavano smontando il megaimpianto di Piazza del Lavoro, quello sulla collina denunciato da Legambiente a dicembre, a pochi passi da lì, sullo spartitraffico di Viale Marconi, sono stati installati 2 nuovi impianti pubblicitari: un 2x2 e un 4x3.

2x2

4x3

La prima cosa che risalta è il pessimo lavoro d'installazione: buchi, grossolane colate di cemento, brecciolino lasciato in superficie. L'ancoraggio del cartello 2x2 appare alquanto precario, i pali di sostegno troppo sottili, la targhetta - come al solito per questa ditta - non riporta l'indirizzo esatto dell'impianto.

Targhetta impianto 2x2: nessun indirizzo

Ancoraggio del 2x2 al terreno: insufficiente

Il 4x3 è stato installato dove probabilmente sorgeva un altro impianto simile, con tre pali anziché due, come si evince dalle tracce lasciate sull'asfalto.

Da tre a due pali

Qui due sono i particolari che saltano all'occhio: prima di tutto la doppia cimasa SCI-SPQR (più piccola) e poi la targhetta che indica, in questo caso, l'esatta posizione dell'impianto (Viale Guglielmo Marconi, 700).

Doppia cimasa

Targhetta NDB

Ma quando è stata rilasciata la targhetta? Quando cioè il Comune ha di fatto autorizzato questo impianto? Ce lo chiediamo per un semplice motivo: l'impianto è stato installato a gennaio, qualche settimana fa, quando vigeva il divieto assoluto ad installare nuovi cartelloni o a ricollocare quelli vecchi, secondo l'Ordinanza del Sindaco n. 263 del 24 novembre 2011.

I due impianti sono stati sicuramente installati a gennaio, quanto meno il 4x3, viste le numerose testimonianze giunte all'Associazione Basta Cartelloni-Francesco Fiori.

Allora come la mettiamo? Cosa dice il Comune di questo impianto, installato su spartitraffico in curva nei giorni della moratoria delle nuove installazioni, con regolare targhetta dell'Ufficio Affissioni? Lo sa il Comune che questo è soltanto uno dei tanti casi di cartelloni installati tra il 24 novembre 2011 e il 31 gennaio scorso, contravvenendo in maniera clamorosa a un'ordinanza del sindaco Alemanno?

Speriamo che il sindaco si renda conto dell'accaduto e risponda ai tentativi delle ditte di riappropriarsi del territorio e di alcuni settori dell'Ufficio Affissioni di continuare con i favori alle medesime ditte, con l'unico gesto possibile: il prolungamento dell'ordinanza che vieta ogni nuova installazione o ricollocazione fino all'approvazione del Piano Regolatore Impianti Pubblicitari, dal momento che questo non è stato ancora calendarizzato in Consiglio Comunale.