mercoledì 9 aprile 2014

Il progetto decoro partecipato...a metà. Si pulisce e non si controlla e tutto ritorna come prima. Il caso di Trastevere

A fine febbraio è partito in sordina il progetto "Decoro Partecipato", che non è altro che una serie d'interventi di pulizia concordati con i municipi, seguendo le denunce e le segnalazioni dei cittadini.

Come al solito, le operazioni avvengono in maniera semi-clandestina, senza un'adeguata promozione che miri a sensibilizzare l'opinione pubblica. Senza, cioè, quella "campagna di educazione civica" che il sindaco Marino si prefiggeva di attuare nel suo programma sul decoro urbano. E che invece, non è mai iniziata.

Ma soprattutto, senza il reale coinvolgimento dei municipi che, al di là di presenziare agli interventi, non partecipano successivamente ai controlli della zona ripulita. In contrasto con l'idea dei presidi territoriali per il decoro da noi suggeriti e inseriti (anche questi) nel programma del sindaco Marino.

E così, mentre i municipi chiedono il decentramento dello scibile umano - tranne appunto che sul decoro -accadono cose che ti fanno comprendere meglio la totale inutilità di questi interventi senza la vigilanza costante da parte delle istituzioni di prossimità.

E' il caso dell'operazione, avvenuta tra il 25 e il 26 febbraio, di pulizia e cancellazione scritte a Trastevere.

Riportiamo alcuni stralci del comunicato stampa di allora:

Via le scritte dai muri, i manifesti abusivi, le biciclette e i motorini abbandonati. E poi, pulizia dei giardinetti, della fontana e del mercato di piazza San Cosimato....

È il giorno del decoro per Trastevere, dove oggi 18 agenti dei Pics della Polizia di Roma Capitale e 30 operatori Ama sono al lavoro nell'ambito dell'operazione 'Decoro partecipato. ...

Mettiamo in campo tutta una serie di azioni, perchè non può esserci solo la repressione del controllo dei Vigili, che ci deve essere, ma anche un'azione positiva. Queste sono azioni positive che l'amministrazione può fare.

Giudicate voi qual'è stata l'azione positiva di controllo delle istituzioni.


 2 marzo

9 aprile

3 marzo

5 aprile

27 febbraio

11 marzo



9 aprile



Avevamo già segnalato la deriva delle pulizie sulla pagina Fb del presidente Alfonsi, che non ci ha risposto.

Abbiamo provato a convincere i ragazzi del Cinema America, ma non ci siamo riusciti.

Abbiamo deciso di attendere gli interventi di recupero e manutenzione, che non sono arrivati.

Ci sentiamo quindi obbligati a segnalare direttamente al I° municipio quanto sta accadendo, scrivendo un messaggio all'indirizzo ufficiale della presidente Alfonsi e della responsabile al decoro Campioni.

Con la speranza che d'ora in poi verrà presa in considerazione una seria attività di monitoraggio e ripristino quotidiano/settimanale del decoro della piazza e del quartiere in generale. 

Con il contributo, perché no, di cittadini, comitati e associazioni.

L'area giochi di  Piazza S. Cosimato: vogliamo che ritorni così?

2 commenti:

  1. Pulire i muri una volta l'anno non serve a nulla. Se invece li si mantiene puliti costantemente, nessuno ci farà più scritte e presto i graffitari lasceranno perdere. E' un metodo sperimentato in molte altre città e ha sempre funzionato.

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  2. Ha ragione l'anonimo qui sopra. Come fanno all'estero? Puliscono spessissimo i muri fino a che i taggaroli capiscono che è inutile scrivere perché tanto le loro " opere" vengono subito cancellate. Da quel momento in poi il muro resterà a posto. Altrimenti viene da pensare che questa della cancellazione delle scritte sia solo un'altra occasione per gettare e regalare soldi pubblici

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