martedì 15 aprile 2014

Ecco il documento col quale Corsetti si lava le mani del Prip e consegna tutto alla Leonori. E le contraddizioni non mancano




A leggere questa lettera che Orlando Corsetti ha spedito oggi all'assessore Leonori sembra tanto si tratti di una "excusatio non petita".
Il presidente della Commissione Commercio, dopo aver fatto trascorrere 7 inutili mesi senza riuscire ad approvare neanche uno straccio di documento, fa una "cronistoria" della vicenda tutta a sua immagine e somiglianza.

Racconta di aver ricevuto 18 proposte tra le quali il "corposo e capillare documento redatto da Vas" (e Bastacartelloni dove è finita?). Racconta di aver ammesso oltre i termini altre due proposte (in realtà si trattava di documenti predisposti da una ditta e un'associazione di categoria ma non costituivano reali emendamenti al Prip).

E poi elenca una serie di "suggerimenti" che evidentemente fa a proprio nome, dato che la Commissione non ha espresso alcun voto.

Vedremo se l'attività dell'assessorato sarà più produttiva e più trasparente. Noi crediamo che il "corposo documento" da noi redatto sia una base importante dalla quale ripartire. Soprattutto perché senza norme di attuazione e senza una disciplina futura, si può scrivere il migliore piano del mondo, ma questo resterà sempre una chimera. Noi la strada l'abbiamo tracciata molto chiaramente. Ci auguriamo che Marta Leonori ne tenga conto.

Per chi fosse interessato, invitiamo a leggere le osservazioni alla lettera di Corsetti redatte dell'architetto Bosi pubblicate sul sito romano di Vas

5 commenti:

  1. Avete notato i toni della lettera di Corsetti? Sono molto duri e poco cordiali con la Leonori. Non usa nessuna formula di rito, nè in apertura nè in chiusura. Non si rivolge a lei con un "gentile assessore", non chiude salutando cordialmente. Insomma è evidente che Corsetti ha scritto questa lettera perché costretto dalla situazione e lo ha fatto a denti molto stretti.

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  2. Lettera fredda e laconica che sembra il risultato di uno confronto molto duro tra Assessore e Corsetti. A quanto pare, la Leonori, di fronte alla strategia "attendista" di Corsetti, si è spazientita di parecchio. Reazione più che comprensibile. Ancora più disarmante che 7 mesi e passa di "lavoro" siano riassunti in 4 striminziti punti. Se uno pensa che molte delle scelte strategiche della città dovranno passare per la commissione di Corsetti, c'è da farsi cadere le braccia e abbandonare ogni speranza di cambiamento.

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  3. Quoto mimmo e Dario. Il Pd come al solito si dimostra essere un mostro bicefalo. Con due anime, due modi di essere e di pensare. Chi avrà la meglio?

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  4. Invito chi fosse interessato ad andarsi a leggere le mie precisazioni alla nota di Corsetti che ho trasmesso ieri e che ho fatto oggetto di un articolo pubblicato stamattina su www.vasroma.it

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  5. Avessero trascorso 7 mesi con la scopa in mano a pulire le strade, la città ne avrebbe di certo tratto maggior giovamento

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