giovedì 17 ottobre 2013

Se Corsetti vuole fugare ogni dubbio sulla sua buona fede segua i consigli dei nostri lettori

Orlando Corsetti

Proviamo a spiegare in termini semplici e comprensibili anche ai meno esperti cosa sta accadendo in queste ore sul tema cartelloni. E chiediamo a Orlando Corsetti una parola chiara sulla delibera 116.

IL METODO

Come avrete letto, il presidente della Commissione Commercio, Orlando Corsetti, martedì ha convocato una seduta durante la quale ha indicato la strada che - a suo avviso - si dovrebbe seguire per approvare il Prip.

Oggi il sito di VAS, diretto dall'architetto Bosi, pubblica il documento definitivo che Corsetti vorrebbe fosse approvato dalla commissione. Il documento propone, tra le altre, le seguenti cose:
  • Ripartire dal Prip originario (quello redatto da AequaRoma) e non quello di Alemanno e Bordoni che conteneva alcune modifiche (peggiorative)
  • Stabilire un termine di 40 giorni entro il quale dovranno essere recepite tutte o parte delle modifiche proposte (quindi anche quelle delle nostre associazioni), specificando la trasformazione dello Schema Normativo (che non serve a nulla) in Norme Tecniche di Attuazione (che invece hanno valore cogente)
  • Trovare le risorse per la redazione dei Piani di Localizzazione
Come vedete, si parla del metodo ma non si entra nel merito. E cioè: cosa dovrà contenere il nuovo Prip? Quali modifiche saranno recepite di quelle proposte da Bastacartelloni e Vas? E quali di quelle proposte da altri? Su questo aspetto vogliamo essere ottimisti, dato che - come scrive l'architetto Bosi - sono stati recepiti per ora informalmente molti punti da noi richiesti.

LA DELIBERA 116

C'è poi l'altra questione, la più spinosa: la delibera 116/2013, un provvedimento lasciato in eredità da Alemanno che rende vano ogni nuovo Piano Regolatore. Qualcuno avrà letto nei commenti al post precedente il dibattito tra un anonimo lettore e l'architetto Bosi. L'anonimo cita la 116 e ne riassume correttamente gli effetti malefici così:

La maggior parte degli impianti già installati diventano parte dei piani di localizzazione, ergo:
-non potranno essere nè rimossi nè messi a bando giacchè sono di proprietà delle ditte che li hanno installati;
-condizionano la redazione dei piani di localizzazione perchè è evidente che gli spazi individuabili e concedibili saranno notevolmente ridotti;
-rendono inutili e bandi per concessione, poichè chi vorrà partecipare ad un bando che vede già presenti sulla stessa zona altri concorrenti: non c'è più l'esclusiva, prerogativa della concessione;


L'architetto Bosi concorda sulla necessità di abrogare la 116, tanto più che è stato il primo a chiederne la cancellazione in una lettera congiunta con Bastacartelloni.

Anche Cartellopoli, in un lungo articolo, teme che la 116 sia il cavallo di troia per far rientrare tutte le ditte oggi operanti su Roma nei futuri piani di localizzazione e dunque rendere impossibile assegnare i nuovi impianti tramite bandi pubblici.

Dunque tutto si concentra su questo punto!

L'APPELLO A CORSETTI

Allora, ecco che ci rivolgiamo direttamente al presidente Corsetti nella sua veste di politico.

Parliamoci chiaro, presidente Corsetti: il dubbio che molti avanzano è che lei stia facendo il doppio gioco. Che da una parte spinga per partire subito col Prip e intestarsene la vittoria. Ma dall'altra - lasciando in vita la 116 -  voglia impedire la reale riforma del settore.

E' vero che l'abrogazione della delibera incriminata non spetta alla Commissione, ma alla Giunta o al Consiglio. Ma noi ci rivolgiamo a lei, Corsetti, come politico: sia chiaro e parli da politico. Indichi con chiarezza cosa farebbe della delibera 116 se fosse l'assessore o addirittura il Sindaco. Non si trinceri dietro scappatoie formali tipo: verrà abrogata automaticamente dopo l'approvazione del Prip.

Per usare una frase dei Vangeli: sia il suo parlare sì sì o no no. Basterà una sua parola chiara in questo senso perché lei diventi davvero il riferimento di chi questa città la vuole cambiare in meglio!


3 commenti:

  1. Mamma mia, speriamo che non butti al cesso questa occasione storica di liberare Roma da qualche tonnellata di mafia e camorra!

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  2. lo ripeto: le bugie hanno le gambe corte, quanti voti portano i cartellonari? pochi vista la fine che ha fatto Alemanno. Uomo avvisato...

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  3. Basta girare per Roma e vedere come ogni angolo sia stato distrutto dai cartellonari, non c'e' piu' una prospettiva non spezzata da cartelloni di ogni risma, un luogo pubblico, uno spiazzo, un metro quadro libero da ste merde di cartelloni di ogni forma, colore, tipo, dimensione, piazzati in mezzo a qualsiasi cosa. Basta riflettere su questo per capire che razza di banditi ci sia dietro questo mare magnum di malaffare e di corruzioni. Sta gente non va ascoltata, presidente Corsetti, sta gente va arrestata!

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