Il
sito web di Roma Capitale si vanta dei lavori terminati intorno all'ambasciata americana che per risistemare via Sallustiana, via Lucullo, via Boncompagni e via Bissolati, i tre lati del quadrilatero delimitati da anni da orrende transenne arrugginite. La cosa era già stata notata a metà ottobre dal blog
Malaroma che aveva pubblicato questa foto dall'aspetto molto nord-europeo e poco romano.
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Marciapiede elegante, aiuola curata e NESSUN cartellone |
Ma oggi leggendo i
dettagli del progetto predisposto dal Comune si scoprono cose interessanti:
da ogni strada sono stati eliminati gli impianti pubblicitari definiti 'invasivi'. Via i cartelloni (lato ambasciata) da via Sallustiana, Bissolati, Boncompagni, etc. Dunque quando vuole - e quando ci si mettono di mezzo gli americani - il Campidoglio capisce che questo tipo di pubblicità crea solo degrado visivo!
Hanno fatto bene a risistemare la zona, ostaggio da anni di queste disgustose transenne
Ma la domanda è: solo i diplomatici statunitensi hanno diritto di affacciarsi dalla finestra senza vedere caterve di cartelloni da terzo mondo? Solo chi passeggia in quelle 4 strade di Roma può godere di marciapiedi liberi da pali di sostegno della pubblicità?
E se li avete levati da lì perchè invasivi, il resto di Roma?? Vuoi vedere che i blog che gridano allo scandalo cartelloni non sono poi così folli!!!
E' bello sapere che gli americani hanno più diritti alla vivibilità e al decoro dei cittadini romani.
RispondiEliminaCerto di fronte agli americani Alemanno non vuole fare la figura di quello che consente il degrado da cartelloni. Di fronte ai romani invece.....lascia carta bianca a Bordoni.
RispondiEliminaDario
forti con i deboli, deboli con i forti. L'attuale sindachetto dimostra di avere le idee sempre più confuse. Ma forse parlare di idee nel suo caso è pura esagerazione.
RispondiEliminaIl nulla al potere.
La sistemazione definitiva (visto che è così da anni) dell'area archeologica del teatro marcello sta proprio così, con le transenne da cantiere bianche e rosse. Speriamo gli americani sbarchino presto anche lì.
RispondiEliminasperiamo che ci invadano, bene e una volta per tutte, con una seria dittatura del progresso, altrimenti diventiamo l'africa del nord
RispondiEliminaAndate a vedere come è ridotta valla giulia nei pressi di Villa Giulia, Museo Etrusco di livello mondiale...Cartelloni 4x3 su un minuscolo marciapiedi che fanno contorno allo storico edificio !!!! Uno schifo indegno pure della periferia più degradata! Da settimane poi metà dei lampioni della pubblica illuminazione sono spenti in tutta la zona da Villa Giulia e via Aldrovandi, buio che fa un favori ai prostitui e loro clienti. Tanto Acea dell'illuminazione pubblica se ne strafrega visti i fatti.
RispondiEliminaSono purtroppo d'accordo con alcuni commenti presenti.
RispondiEliminaDa tre anni stiamo lottando strenuamente contro l'Economia del Degrado, di cui la vergogna eterna del Grande Scempio dei cartelloni è solo un settore (bancarelle, commercio abusivo, parcheggiatori abusivi & sosta selvaggia,milioni di adesivi sgombri e traslochi, racket delle elemosine,recuperanti di immondizia, etc.).
Pochi anche se significativi i successi ottenuti.
Ci scontriamo con un immenso muro di gomma fatto delle sporche convenienze e di un "sistema" di potere che sembra ancora fortissimo.
Adesso, con l'approssimarsi delle elezioni tutti a parlare di decoro, tutti che promettono, che si riempiono la bocca dei nostri appelli mai ascoltati, tutti che usano il neologismo CARTELLONARO da noi creato...
Ma io conosco bene i politici italiani, degni rappresentanti di un popolo individualista ( vogliamo parlare del problema rifiuti? La colpa è sempre dell'AMA?...non credo!) che ha sempre lodato e osannato i furbi che danneggiano la collettività.
Non mi illuderei più di tanto quindi.
Ci vorrebbe una dittatura di 50 anni almeno gestita con pugno d'acciaio da un direttorio di paesi civili come Austria, Germania e Paesi Scandinavi che adorano la bellezza e l'arte del nostro Paese (ma sfregiate e umiliate da un popolo di coatti felici di esserlo).
Però questo è un precedente importante anche dal punto di vista giuridico, ricordatevelo, se si possono togliere davanti l'ambasciata, si possono togliere dappertutto.
RispondiEliminaMarco1963
Fitzcarraldo, peggio che economia del degrado, direi economia di guerra, ci manca poco alla borsa nera.
RispondiEliminaComunque l'ultima rilevazione Nielsen dava gli investimenti pubblicitari in calo in tutte le tipologie (eccetto il web, ovvio), per i cartelloni - 13 %
Peccato che sono a roma non ce ne accorgiamo, almeno non nelle zone centrali
Marco1963
e non ti chiedi perchè a Roma aumentano?
EliminaIl pizzo..amico mio
Grandioso. Il Comune ha paura del giudizio degli americani sulla pubblicità esterna romana, la peggiore al mondo, secondo molti cittadini di quel paese che vivono qui da noi. Ha deciso perciò di rimuovere i cartelloni davanti all'ambasciata statunitense, guardandosi bene dal fare la stessa cosa per gli impianti che si trovano in prossimità di sedi governative o ministeriali della Repubblica Italiana.
RispondiEliminaCome mai?
Perché il Comune continua ad autorizzare la presenza di migliaia d'impianti sui marciapiedi e gli spartitraffico, in spregio a decoro, sicurezza e fruibilità delle strade? E perché, addirittura, ne consente l'installazione di nuovi a novembre 2012?
Perchè la cambiale firmata dal centrodestra romano alle lobby mafiose dei cartellonari, bancarellari, camionbaristi e altra merda del genere va onorata fino all'ultimo respiro. Ma adesso si sciacquano la loro bocca puzzolente col decoro...ma vaff...!!!!
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