venerdì 24 agosto 2012

Nuovi cartelloni davanti alla sede di Repubblica

Sono arrivati anche dalle parti del quotidiano "La Repubblica", che ieri denunciava lo scandalo cartelloni nell'articolo di Francesco Merlo. Eccoli qua, i nuovi cartelloni della SCI, formato 1,20x1,80, che da qualche mese hanno letteralmente invaso la città.

Uno degli impianti SCI installati a centinaia negli ultimi mesi. A destra, la sede di "Repubblica".


Stesso punto della foto precedente, giugno 2008. Non c'era nessun cartellone.


Altro cartellone vicino la sede di Repubblica, installato di recente.


L'impianto visto da un'altra angolazione (notare i cartelloni-parapedonali sullo sfondo).

Anche l'altro impianto SCI non era presente 4 anni fa, come rivela Google Street View.

Spostandosi verso l'Eur, ennesimo impianto SCI, a seguire uno Screen City.

Il cartellone SCI è quello in primo piano. Dietro, un impianto Screen City. Dall'altra parte della Colombo, ancora cartelloni..
I due cartelloni violano il Regolamento Comunale Affissioni (distanza minima tra impianti: 15 metri) e il Regolamento Viario del Comune di Roma (distanze minime dalla carreggiata, 3/1,5 metri).




Facciamo la prova Street View: stesso marciapiede, 4 anni fa.

I due cartelloni sul marciapiede, tanto per cambiare, non c'erano!

Nel giugno 2008, né il cartellone SCI né quello Screen City erano presenti sul marciapiede.

Chi ha bisogno di ulteriori prove che l'invasione dei cartelloni è cominciata nel 2009, cioè con l'approvazione del nuovo Regolamento Affissioni che prevede l'autodenuncia dei cartelloni già installati anche se privi di autorizzazione?

I nuovi cartelloni della SCI e quelli di altre ditte comparsi tra la primavera e l'estate, hanno regolare autorizzazione oppure sono soltanto registrati in banca dati e per questo hanno la targhetta di riconoscimento?

Questa è la domanda che vorremmo porre al Dipartimento Affissioni e certamente ne avremo l'occasione.

Intanto, purtroppo, continua il Grande Scempio dei cartelloni pubblicitari e il Comune di Roma assiste inerme, certificando con la "Nuova Banca Dati" ogni tipo di abuso e non rimuovendolo. 

6 commenti:

  1. Legio Aurelia invicta24 agosto 2012 alle ore 12:08

    Domanda retorica, cari amici.
    Sappiamo tutti che i cartelloni dotati di regolare concessione presenti sul territorio del Comune di Roma sono poco più di 3.500.
    La verità conclamata è che la GANG MAFIOSA dei cartellonari ormai non ha più argini e nessuno osa contrastarla veramente. Chissà se un giorno sapremo davvero i nomi e i cognomi dei burattinai del Grande Scempio.
    Nel frattempo mi auguro di cuore che tutti i cartelloni della SCI ricevano lo stesso trattamento di quelli in Circonvallazione Gianicolense e Via Marmorata.
    OSCURIAMOLI noi vista le resa senza condizioni di Saccotelli e GSSU allo strapotere del RACKET cartellonaro.

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  2. Il pezzo di Merlo è una fotografia cruda dell'improvvisazione e del'incompetenza di Alemanno. Il paragrafo sui cartelloni (che denuncia una situazione di degrado unica nel mondo occidentale) dovrebbe far venire i brividi ad un sindaco che si rispetti. Invece tutto prosegue come sempre. La Sci continua a piantare cartelloni ovunque, le altre ditte fanno forse peggio. I cittadini sono lasciati soli a combattere come Davide contro Golia. Ma qualcuno pagherà prima o poi. Qualcuno pagherà, statene certi!

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  3. Aggiungiamo il silenzio dell'opposizione, che non lascia presagire nulla di buono sul fronte dei cartelloni con il nuovo sindaco di centrosinistra (basti vedere quello che NON ha fatto Zingaretti per la regolamentazione della pubblicità sulle strade provinciali).

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  4. La Cristoforo Colombo è terra di nessuno, decine e decine di nuovi cartelloni, ogni giorno...ogni giorno, ne spunta uno...per non parlare delle rampe fra la Laurentina viale del Tintoretto via delle Tre Fontane...orripilante!

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  5. Mah ... anche Repubblica non si discosta dal mainstream generale: arriveranno a piantarglieli nella sala riunioni della redazione romana e continueranno a farci qualche articoletto ogni tanto, o qualche citazione come l'ultima (davvero ottima, va detto) di Merlo.

    Per un disastro come quello cartellonaro romano ci sarebbe da dedicare una rubrica fissa sia sul cartaceo che sull'online, e non ci sarebbe davvero problema a riempirle di contenuti ogni giorno, come dimostrano i blog dedicati al tema.
    Ci sarebbe da incalzare il sindachetto ad ogni pie' sospinto, ad ogni occasione di incontro o di conferenza stampa, tanto e' scoperto e indifeso (e indifendibile) il tizio sull'argomento. E invece praticamente nulla, a parte qualche periodico stanco richiamo.

    Le responsabilita' di Bordoni, Alemanno, Cassone e compagnia cantando sono enormi ed innegabili. Ma anche la stampa romana non puo' certo tirarsi indietro, avendo lasciato il compito di denunciare lo scempio a pochi eroici cittadini.

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  6. Dai dai, che nelle 2 settimane centrali di agosto la SCI ha piantatoi altri 4 impianti uno dietro l'altro a viale Marconi, direzione centro, poco dopo la fermata della metropolitana...ovviamente senza rispettare le distanze da ciglio della strada e da incrocio...anzi 3 sono proprio collocati su narea di incrocio....in modo che gli automobilisti li possano vedere meglio e, distraendosi meglio, potranno dar vita ad incidenti "migliori"!!!
    Meditate gente, meditate.....e sempre BUONI CARTELLONI A TUTTI DA MANUSARDI

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