martedì 14 febbraio 2012

Chi fa il proprio dovere e chi no

Ieri la nostra Associazione ha avuto un incontro con il comandante Di Maggio e diversi funzionari del GSSU. Il tema sono state le diffide che ormai quasi un mese fa abbiamo indirizzato a tutti i livelli dell'amministrazione capitolina perché si intervenisse a rimuovere con urgenza gli impianti pubblicitari pericolosi dal punto di vista della sicurezza stradale (a partire dalla tipologia che già si è presa due vite lo scorso novembre).
Curiosamente le nostre diffide sembrano togliere il sonno agli unici che il proprio dovere lo stanno facendo, servendosi dei mezzi messi a disposizione e cercando di massimizzarli in termini di rimozioni di impianti abusivi e pericolosi.
Le stesse diffide non sembrano invece neanche scalfire quelli che hanno le maggiori responsabilità nel caos attuale, che non ci hanno degnato neanche di una rituale risposta.
Quando verrà il redde rationem noi contiamo che invece le responsabilità verranno ben evidenziate. E faremo di tutto per contribuire a ciò.

Tornando all'incontro, ci è stato comunicato che verranno dedicate squadre specifiche alla rimozione prioritaria degli impianti giudicati più pericolosi, a partire da quelli maggiormente responsabili di incidenti stradali. Nel contempo si continuerà ad agire contro gli impianti in violazione delle norme inderogabili del CdS, a partire da quelle che riguardano gli spartitraffico.
Per cercare di evitare che tutte le rimozioni vengano fatte a spese dei contribuenti, è stato accolto il nostro suggerimento di fare un tentativo con le ditte responsabili degli abusi più numerosi affinché provvedano in proprio alle rimozioni, una sorta di moral suasion.

E' stata anche segnalato il problema della scarsa conoscenza del procedimento sanzionatorio da parte dei gruppi di Polizia Roma Locale, soprattutto per gli impianti davvero pericolosi. Questo dimostra, a nostro avviso, la scarsa sensibilità (ad essere buoni) da parte del comando del corpo rispetto al problema, nonostante morti e feriti. Per indirizzare questo problema il comandante Di Maggio ha proposto di organizzare un incontro con i comandanti di gruppo dei vigili urbani per migliorare ed incrementare le segnalazioni degli impianti irregolari. Si è solo in attesa della nomina del nuovo direttore dell'Ufficio Affissioni (incredibilmente il Dott. Paciello non è stato ancora formalmente sostituito!?!).

A seguito dell'incontro non possiamo che ribadire la nostra fiducia nei confronti dei dirigenti e funzionari della Polizia Roma Capitale che abbiamo incontrato ieri.
Nel contempo dobbiamo però constatare che anche ieri, come da ormai troppo tempo, ci sono stati dei grandi assenti, responsabile dell'Ufficio Affissioni e assessore al commercio in primis. Costoro continuano a latitare quando c'è da mettere mano al disastro che indubitabilmente loro stessi hanno causato (non vi è infatti nessuno più, a parte forse l'assessore Bordoni, che nega la totale responsabilità della delibera 37/2009 per il caos attuale). E la mancata presentazione del PRIP in Consiglio Comunale è ulteriore prova di tale latitanza.

Abbiamo chiesto un nuovo incontro al Sindaco Alemanno. Siamo convinti che lui stesso non abbia ben presente che se non dà una decisa sterzata alla questione si troverà a contare incidenti stradali, feriti e, Dio non voglia, morti da cartelloni anche durante la prossima campagna elettorale.
Se proprio non vuol farlo per la città, tutelasse almeno un suo interesse diretto.

7 commenti:

  1. Via Giuliani, dentro Di Maggio!

    Questo sì che darebbe una salutare svolta alla città di Roma.

    RispondiElimina
  2. A mio modesto avviso a questo punto Alemanno dovrebbe emanare un ordinanza nella quale concede alle ditte di rimuovere entro 15 giorni dalla stessa ogni impianto abusivo o non conforme. Allo scadere del periodo "di grazia" multe salatissime e quant'altro.

    Che ne pensate?

    RispondiElimina
  3. Per me SIETE TROPPO BUONI, e fin troppo accondiscendenti. E poi:

    "Abbiamo chiesto un nuovo incontro al Sindaco Alemanno. Siamo convinti che lui stesso non abbia ben presente che se non dà una decisa sterzata alla questione si troverà a contare incidenti stradali, feriti e, Dio non voglia, morti da cartelloni anche durante la prossima campagna elettorale."

    Non si può proprio leggere. Ma lo si vuole capire o no che il sindachetto è legato mani e piedi a questa situazione? Come mai ancora non ha rimosso bordoni? Una rispostina non ci viene in mente, no? E ancora, come mai paciello è ancora al suo posto? Altra rispostina non viene in mente?

    E qui continuiamo ad appellarci al comandante... Basta questo DAR CREDTO, quando qui di CREDITO ne è stato speso fin troppo. Basta chinare il capo di fronte a questa gente, quando i fatti sono sotto gli occhi di TUTTI.

    E lo dico con profonda tristezza, le buone maniere non premiano, ahimé. Bravi, si continui con le denunce a tutti i livelli e BASTA condivisibilità o porgere altra guancia a costoro che de facto hanno DEVASTATO il decoro e la sicurezza stradale di Roma.

    E poi, al commento precedente: "Alemanno dovrebbe emanare un'ordinanza..." ANCORA? C'è qualcuno che rispetta una ordinanza di questo sindachetto? E, specialmente e ancor più gravemente, c'è qualche vigile urbano che la fa rispettare? Ma mi si faccia il piacere. VERGOGNA.

    RispondiElimina
  4. Dal post non risulta, ed è probabilmente una mancanza (mea culpa), ma qui non c'è alcuna accondiscendenza. Anzi parlare di accondiscendenza dopo aver inviato diffide che allo scadere (tra breve) porteranno a denunce all'autorità giudiziaria è quantomeno inclemente, se non ridicolo.

    All'anonimo molto saccente del commento precedente verrebbe da chiedere se lui ha qualche altra brillante idea per attaccare la situazione attuale, oltre che cercare di interloquire con la più alta autorità cittadina, aspettare l'esito delle interrogazioni parlamentari presentate su nostra sollecitazione, aspettare che la magistratura si dia una mossa sulle questioni dell'incidente mortale e delle denunce di Di Maggio (en passant, Paciello non è più al suo posto), su stiamo cercando di dare il nostro contributo, dialogare con l'unica istituzione che dimostra di fare il proprio dovere, nell'ottica di dare un segnale concreto alle ditte che è meglio per loro se cominciano ad adeguarsi alle norme.

    No perché il nostro è un sodalizio sempre aperto ai contributi, purché però essi non prevedano il prendersi una vacanza di un annettto dalla realtà, in attesa che arrivino le elezioni e si possa sperare in qualcosa di meglio.

    Se invece si vuole cercare di incanalare la propria legittima incazzatura in qualcosa di minimamente costruttivo, la porta è sempre aperta ...

    RispondiElimina
  5. Anonimo delle 8.58 siamo un branco di agnellini smarriti. Vieni tu a ricondurci sulla strada della vera lotta dura e pura.
    Ma vaff...

    RispondiElimina
  6. SBADABEM!!! E GIANNI BECCA 2 SVEJE IN UN GIORNO SOLO...

    GRAZIE PRESIDENTE MONTI!!

    RispondiElimina
  7. LE CORNACCHIE EMIGRINO15 febbraio 2012 alle ore 18:51

    Porgere l'altra guancia? ma che ha visto questo qua, un film co Bud Spencer??
    Ma li leggi i giornali..noi porgiamo l'altra faccia?
    Questo si chiama voler dare addosso a prescindere..MA CI FACCIA IL PIACERE!!!!!!

    RispondiElimina