venerdì 29 aprile 2011

Che questi dozzinali impianti c'entrino nulla con la beatificazione?

Dopo la vicenda degli impianti pubblicitari infissi nei vasoni ed installati in Piazza di Spagna, che pareva essersi risolta velocemente e favorevolmente (salvo verificare che gli stessi impianti sono stati "ammollati" ad altra zona di Roma), siamo stati informati che un sopravvissuto di quegli impianti, lasciato su Piazza di Spagna, ha iniziato ad essere utilizzato per pubblicità commerciale.




Di seguito la segnalazione inviata oggi da una locale associazione a:
Sindaco, Gianni Alemanno
Ufficio Affissioni,
Polizia Municipale,
Presindete Municipio I, Orlando Corsetti
Soprintendenza per i benei architettonici e paesaggistici,
Assessore alla Cultura e al Centro Storico, Dino Gasperini
Assessore al Commercio, Davide Bordoni
Sottosegretario ai beni e alle attività culturali, Francesco Giro

Signori,

torniamo a disturbarVi per segnalarVi che a seguito della rimozione degli impianti pubblicitari da Piazza di Spagna, annunciataci dall'Assessore Gasperini (en passant, unico dei destinatari ad aver avuto la cortesia di dare riscontro alla nostra segnalazione), continua a permanere sulla Piazza un impianto dello stesso tipo di quelli rimossi, posto in corrispondenza dell'uscita di Vicolo del Bottino.
Dopo giorni in cui ci aspettavamo la rimozione anche di questo impianto, rimanendo lo stesso inutilizzato, questa mattina abbiamo riscontrato la prima affissione di un manifesto pubblicitario di natura puramente commerciale.

Nel ribadire la sempre crescente curiosità di conoscere chi possa aver autorizzato questo genere di iniziative, con impianti tanto dozzinali in uno dei luoghi più preziosi della città di Roma, torniamo a chiederVi di provvedere all'immediata rimozione dell'impianto.
Vi sono persone che ritengono un dovere civico provvedere in proprio a mettere fine ad un tale scempio.
Starebbe a delle istituzioni responsabili far sì che dei semplici cittadini non debbano arrivare a rischiare in proprio per sopperire a queste evidenti mancanze di rispetto per la città di Roma.

Distinti saluti,
Associazione Residenti Campo Marzio



Pur rappresentando questa vicenda una piccola goccia nell'oceano di impianti che hanno invaso la città, continuiamo a seguirla nella consapevolezza che se non si riescono a difendere neanche i luoghi più preziosi di Roma, per le zone meno tutelate non ci sarà mai alcuna possibilità di uscire dalla morsa dei cartelloni.

Sullo stesso tema, informiamo che la segnalazione che mandammo lo scorso 26 aprile agli stessi destinatari indicati sopra (salvo sostituire il Presidente Corsetti con la Presidente del Municipio II Sara De Angelis) in cui chiedevamo conto della liceità degli impianti spostati nel Municipio II, è rimasta a tutt'oggi priva di riscontro alcuno. Ed i dozzinali impianti continuano a rimanere su Ponte Risorgimento, Piazza Euclide, in mezzo ai marciapiede, ecc.
Che sia un modo per raccimolare qualche spicciolo da investire nell'organizzazione dell'evento beatificazione?

A QUESTO SI E' RIDOTTA LA CITTA' DI ROMA???


AGGIORNAMENTO: L'assessore Gasperini ha contattato l'Associazione Residenti Campo Marzio dicendo di aver già richiesto la rimozione anche di quest'ultimo impianto.
Ma è possibile che in una zona presidiata come Piazza di Spagna se non sono i cittadini a segnalare i problemi nessuno si accorge di nulla?


NUOVO AGGIORNAMENTO - 2 maggio: Il vasone con il cartellone piantato in mezzo è ancora lì!!!

mercoledì 27 aprile 2011

Un benvenuto all'assessore Visconti

Leggiamo sul Corriere della Sera odierno che dalla settimana prossima parte la campagna del Campidoglio contro l'affissione (abusiva) di cartelli "vendesi" e "affittasi" su pali della luce, semafori, cassonetti, cartelli stradali, mura di palazzi ed edifici, balaustre e ringhiere.
L'assessore all'Ambiente Marco Visconti dichiara: "Saremo inflessibili: chiunque affiggerà cartelli dove non è consentito sarà multato, come del resto previsto dalle norme in vigore".
L'articolo prosegue informando che da adesso, almeno secondo l'intenzione annunciata, il Comune non concederà sconti: "Sul decoro urbano- ha aggiunto Visconti - c'è la massima attenzione da parte di Roma Capitale. Certe violazioni non sono più ammissibili. Proprio l'altra mattina, solo un cassonetto della spazzatura, ho contato più di 100 cartelli di agenzie immobiliari. Questo non sarà più tollerato".

Prendiamo atto di questo improvviso attivismo dell'assessore all'Ambiente, non potendo però non cogliere la macroscopica contraddizione tra il prendere tanto a cuore il micro-degrado (ma pur sempre degrado) causato dai cartelli immobiliari e non dire mai una parola o fare alcuna azione sul macro-degrado causato dall'invasione di cartelloni pubblicitari di ogni forma e misura.
Peraltro, ricordando che recentemente in Francia la nuova normativa sulla cartellonistica pubblicitaria è stata proposta dal Ministero dell'Ambiente, non ci sarebbe nulla di strano se proprio il responsabile all'Ambiente di Roma Capitale buttasse un occhio sul vero e proprio scempio generato dagli impianti pubblicitari a Roma.

Si risponderà che il Comune si è mosso, che c'è il PRIP in via di approvazione, e che al termine del processo la materia sarà ben regolamentata consentendo il ripristino del decoro.
Ebbene a voler essere realisti, pur ipotizzando una veloce approvazione del PRIP (che però dovrà presentare alcune modifiche sostanziali rispetto a quello approvato dalla Giunta, pena la sua inefficacia), i suoi effetti non potranno che vedersi nel giro di qualche anno.

E' quindi indispensabile che nel frattempo, da subito, l'amministrazione metta in campo un'azione di controllo finalmente efficace nel reprimere gli innumerevoli abusi che cittadini e associazioni denunciano sistematicamente pur nella continua assenza di risposte da parte degli uffici.

I recenti esempi dell'impianto alle Terme di Caracalla, di quello al Circo Massimo, delle targhette "gemelle" in Municipio XVII, dimostrano che là fuori c'è un mare di illegalità a cui le risorse messe in campo dall'amministrazione non riescono a fare neanche un baffo.
E' materia questa su cui l'assessore all'Ambiente si vuole cimentare o si limiterà agli annunci immobiliari?

En passant, i tanti che "frequentano" la battaglia contro i cartelloni sono accomunati anche da un'altra passione: lo "stacchinaggio" di cartelli immobiliari e adesivi vari (traslochi e trasporti in genere). Per noi è una specie di hobby che pratichiamo in continuazione, quando passeggiamo o facciamo jogging o anche quando facciamo la spesa.
Possiamo quindi, noi tutti, dare un caloroso benvenuto all'assessore Visconti in questa battaglia, sperando però di poterlo accogliere quanto prima nell'altra questione che ci sta ben più a cuore.

martedì 26 aprile 2011

Riceviamo e pubblichiamo - Tra un po' ci metteranno le ruote

La tutto sommato tempestiva rimozione dei vasoni/cartelloni da Piazza di Spagna (a parte quello di fronte a Vicolo del Bottino che deve essere stato "dimenticato") ha riservato una sorpresa agli abitanti del Municipio II. Ecco la denuncia che abbiamo ricevuto da Filippo.

"Abbiamo cantato vittoria troppo presto, festeggiando solo due giorni fa la rimozione da piazza di Spagna di alcuni brutti cartelli pubblicitari, dopo le proteste dell'Associazione Residenti Campo Marzio e di altre Associazioni tra cui Vas.
Il giorno di Pasquetta, all'alba (sic!) gli stessi impianti sono apparsi nel secondo Municipio, uno dei più devastati dall'inquinamento visivo provocato dai cartelloni. Sono stati portati sul piccolo spartitraffico di piazza Euclide, già martoriato da ben 11 impianti, sullo storico Ponte Risorgimento (mai visto finora un cartello su un ponte), sul Lungotevere delle Navi e - a pochi passi  - nel mezzo dell'aiuola di Piazzale Belle Arti.
Le targhette identificative sono tutte scritte a pennarello, nonostante la normativa richieda chiaramente scrittura indelebile (sorvoliamo sugli errori di ortografia come 'Bele Arti').
Credo che il Comune debba chiarire alcune cose:
1) Non è pensabile che questi impianti vengano piazzati sempre nottetempo e durante le festività, quasi ad ammettere la loro natura semi-abusiva.
2) Non è pensabile che - spostati da un luogo di Roma - debbano necessariamente trovare spazio in altro luogo. Perchè con questo principio, chiunque piazzi un cartello di fronte al Colosseo e paghi il Canone CIP, può in seguito vantare il diritto ad essere ricollocato. Se gli impianti sono irregolari (come quelli di piazza di Spagna) vanno rimossi e basta!
3) Non è pensabile che venga introdotta una nuova tipologia di impianti, come questi piantati nei vasi, proprio durante la discussione sul Piano Regolatore della Pubblicità, già approvato dalla Giunta, che prevede la riduzione di tali tipologie.
4) Non è pensabile che Roma possa sopportare cartelloni pubblicitari perfino sui ponti storici, come questo progettato da Hennebique nel 1911 per festeggiare i 50 anni dell'Unità di Italia (proprio mentre tutti si riempiono la bocca sul 150° Anniversario)!

Credo che il Campidoglio e l'Ufficio Affissioni debbano delle spiegazioni immediate.

Filippo "









Naturalmente sottoscriviamo in toto quanto scritto da Filippo e ci chiediamo come possa essere scesa così in basso la dignità di Roma, costretta ad accollarsi a tutti i costi questi dozzinali ed orribili impianti.
Torniamo anche a chiederci cosa fanno in tutto questo soprintendenze/sovrintendenze varie?

En passant notiamo due cose: la targhetta con la scritta "ClearChannel" non compare più e controllando la lista delle ditte pubblicitarie, disponibile sul sito web del Comune di Roma ed aggiornata al 19 aprile 2011, il codice 0149 non risulta assegnato.
Prendiamo il testimone di questa oscura vicenda e provvediamo a segnalare la nuova installazione a Sindaco, Assessori vari, Ufficio Affissioni, Polizia Municipale e soprintendenze/sovrintendenze varie, aspettandoci risposte tempestive.

lunedì 25 aprile 2011

Sarà per questo che al Comune ne risultano solo 33.000?

Uno dei punti maggiormente controversi della questione cartelloni è il reale numero di impianti presenti sul territorio.

Il Comune afferma da tempo di averli censiti praticamente tutti arrivando ad un numero prossimo alle 33.000 unità.

La percezione di cittadini e associazioni è invece molto diversa, e a seguito dell'approvazione della famigerata delibera 37/2009 da più parti si è arrivati ad ipotizzare un numero di impianti sul territorio almeno doppio di quello contenuto nella banca dati del Comune, con più di qualcuno che azzarda la presenza di 80.000/100.000 impianti reali.

Senza entrare nel merito della querelle proviamo a fornire un recente esempio di come può spiegarsi, almeno in parte, questa grossa diversità di posizioni.

L'immagine che segue mostra due impianti siti in Via Roberto Morra di Lavriano:



Andando a controllare le targhette identificative dei due impianti si scopre però che il codice riportato è lo stesso, identico, come mostrano le immagini seguenti:



E' questo un solare esempio di impianto presente (probabilmente) una volta in banca dati ma due volte sul territorio. Senza contare che, mancando l'indicazione della via/piazza sulla targhetta, questo codice potrebbe essere utilizzato molte volte in qualsiasi altro luogo della città.

Provvederemo a segnalare questi due impianti alla Polizia Municipale ed all'ufficio affissioni.

sabato 23 aprile 2011

Dopo quello di Natale (di Roma) ...

... il Sindaco ha rischiato anche un regalo di Pasqua.

Quello che infatti avevamo distrattamente segnalato qualche giorno fa è stato oggetto di attenzione da parte di un'associazione di zona (l'Associazione Residenti Campo Marzio), che oggi ha chiesto conto un po' a tutto il mondo (Sindaco, Assessori vari, Municipio, MIBAC) degli impianti sistemati in Piazza di Spagna.
La richiesta è stata accompagnata dall'ipotesi di regalare simbolicamente uno degli impianti al Sindaco per la Pasqua, ricalcando quanto fatto dall'On. De Luca giovedì scorso.

 


L'Associazione ha ricevuto una pronta risposta dall'Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico, On. Dino Gasperini, che ha informato di aver richiesto nella giornata di ieri la rimozione degli impianti dalla piazza.

Onore al merito dell'Assessore Gasperini, unico peraltro (al momento, ci dicono) ad aver risposto alla segnalazione.

Ci si chiede però come sia possibile che un luogo tanto prezioso ed in vista della città possa essere "sfregiato" con tanta facilità, senza peraltro che si riesca ad ottenere un immediato ripristino del decoro. Al momento infatti gli impianti sono ancora sulla piazza.

Delle due l'una: o la ditta pubblicitaria (peraltro considerata tra quelle più serie) ha tentato una "furbata", oppure qualcuno dell'amministrazione comunale o del Ministero dei beni culturali ha commesso una leggerezza colossale concedendo l'autorizzazione per l'istallazione.

Vediamo quanto ci vorrà a rimuovere quegli impianti e se qualcuno subirà la giusta sanzione.
Contiamo i giorni

AGGIORNAMENTO: gli impianti sono stati rimossi, tutti tranne che uno, quello posto di fronte a Vicolo del Bottino. Finito lo spazio sul camion? O forse questo rimarrà? 

 

giovedì 21 aprile 2011

Regalo di Natale (di Roma) per il Sindaco

Riceviamo e pubblichiamo le immagini di un'iniziativa svoltasi questa mattina e promossa dal consigliere comunale Athos De Luca (sempre lui, un uomo solo all'opposizione).

Non contento evidentemente di dover dividere con noi il merito della rimozione dell'impianto di Piazzale Numa Pompilio/Viale delle Terme di Caracalla, l'On. De Luca ha pensato di intestarsi un intervento in proprio, regalando simbolicamente la struttura rimossa al Sindaco Alemanno per l'occasione del Natale di Roma.












Ci riferiscono che il crollo dell'impianto è stato salutato da un applauso e da cori di giubilo inneggianti alla bellezza della città di Roma.
L'impianto rimosso era stato citato più volte tra i commenti di un altro nostro post e si trovava alla base del Palatino, giusto all'inizio del Circo Massimo e di Via dei Cerchi. Insomma un luogo che dire cuore della città di Roma è dire poco. 

Ci si chiede come sia possibile che le numerose soprintendenze/sovrintendenze possano tollerare (o addirittura autorizzare) la presenza di impianti pubblicitari di qualsiasi tipo nei luoghi che hanno visto la nascita di Roma.

Onore al merito dell'On. De Luca, che, pur solitario, continua a dimostrare una sincera passione per il decoro ed il prestigio della nostra città.

Nessun'altro tra maggioranza e opposizione in Consiglio Comunale che voglia partecipare a questa battaglia di civiltà?

Regalo di Natale (di Roma) per Piazza di Spagna

Non bastasse la miriade di paline che infesta le strade limitrofe, per il Natale di Roma Piazza di Spagna si è vista ammollare questi splendidi impianti:


Si può conoscere il nome del genio che ha pensato di mettere 'sta schifezza in uno dei luoghi simbolo della città?

Le Soprintendenze/Sovrintendenze varie sono tutte concordi sull'opportunità di interventi così maccheronici?

mercoledì 20 aprile 2011

Requiem per un abuso

Oggi è un buon giorno. Oggi, per la nostra pur limitata storia, il crimine non ha pagato.

L'intollerabile cartello in Piazzale NumaPompilio/Viale delle Terme di Caracalla è stato appena rimosso.

Non ci siamo voluti perdere lo spettacolo che vogliamo condividere tramite le immagini che seguono.






 


Questa è l'immagine attuale del luogo, ripristinato a prima dello scempio.




 Pur consapevoli che si tratta di una goccia nell'oceano, non possiamo che esultare per il risultato raggiunto e ringraziamo di cuore i tanti che hanno contribuito, con i loro commenti ed i loro messaggi al Sindaco, a tenere viva l'attenzione su questo specifico impianto.

Ora cercheremo di capire come si sia arrivati a questa rimozione, che peraltro ci aspettavamo molto più tempestiva. Una cosa che appare certa, da indiscrezioni giunteci, è il decisivo intervento del consigliere comunale Athos De Luca (sempre lui, one man band all'opposizione). Cominciamo intanto a ringraziarlo sinceramente da questo post.

Un'altra cosa che questa storia dimostra è che la perseveranza (possiamo anche chiamarla "tigna", essendo a Roma) paga. Questo è quindi un invito a tutti i cittadini a "prendersi a cuore" un impianto che giudicano particolarmente odioso ed a segnalarlo alle diverse istituzioni (vigili, Municipio, Comune, Ufficio affissioni) con continuità. Grazie alla tecnologia la cosa non è particolarmente gravosa né costa nulla.

Sempre perché siamo a Roma, "dallo e dallo se sfascia pure er metallo".

martedì 19 aprile 2011

A pochi metri, ancora loro....

A Piazza di Porta Metronia, a metà strada tra la famosa "Navicella" e le Terme di Caracalla, Abbiamo assistito alle 12 di oggi al "restailing" di un cartello della stessa ditta di quello ormai famoso in Via di Caracalla.


Stavolta si tratta di un cartello regolarmente censito in banca dati, ma a nostro parere ugualmente posto in violazione del C.d.S. e del buon senso. Per la violazione del  C.d.S. ci appelliamo alla vicinanza dal cartello di divieto di sosta e dal margine dalla careggiata, mentre per il buon senso ci appelliamo al fatto che i pedoni che dovessero passare di lì dovrebbero essere tutti smilzi e tenersi in fila indiana per evitare di venire investiti dalle auto che passano.




E che dire del lavoretto fatto "a regola d'arte" sull'esiguo marciapiede? 


E che dire della targhetta ADESIVA come quella del vergognoso cartello di Caracalla? E' un vizietto di questa ditta?



Siamo comunque compiaciuti del fatto che il cartello si sia reso nuovamente disponibile ad accogliere nuova pubblicità. Questo vuol dire che la domanda cala, mentre il malcontento popolare cresce.
Eccome se cresce!!!
Francesco

lunedì 18 aprile 2011

Il Campidoglio risponde (si fa per dire)

Una lettrice del blog aveva scritto al Sindaco segnalando l'impianto di Piazzale Numa Pompilio/Viale delle Terme di Caracalla e chiedendone la pronta rimozione.
Oggi ha ricevuto una risposta che ci ha cortesemente girato e che pubblichiamo di seguito.

"Gentile ...,

il Sindaco è stato portato a conoscenza della sua lettera e mi ha incaricato di ringraziarla perché la stessa testimonia la sua volontà di partecipare alla vita ed al rilancio della Città.

In merito al tema che solleva, non posso non ricordare l’impegno profuso dall’Assessore alle Attività Produttive Davide Bordoni (al quale peraltro giro la sua mail affinché svolga le opportune verifiche) che in questi anni ha assunto numerose iniziative volte a contrastare il fenomeno. Dopo anni e anni di mancata regolamentazione è stata messa mano al delicato settore della cartellonistica pubblicitaria, adottando una linea di tolleranza zero nei confronti dell’abusivismo e del rispetto del codice della strada.

I dati relativi al 2010 sono più che lusinghieri: le entrate sono triplicate rispetto al 2007; i contenziosi drasticamente diminuiti; migliaia le sanzioni applicate e le rimozioni degli impianti abusivi.

Al di sopra di tutto, però, c’è l’approvazione, dopo 17 anni di vuoto normativo, del Piano Regolatore degli Impianti e dei mezzi pubblicitari che ha già ottenuto il parere favorevole delle Sovrintendenze. Non appena questo piano sarà approvato dal Consiglio Comunale si ridurrà del 49% il numero di metri quadri di impiantistica pubblicitaria attualmente presente sul territorio.

Come dichiarato dal Sindaco Alemanno, con la banca dati, il piano regolatore e le demolizioni abbiamo lanciato un’importante offensiva contro le associazioni criminali. Quello che ancora manca è un’attività di intelligence per la quale stiamo attendendo una risposta dalla Guardia di Finanza. Infatti è necessario, nel momento in cui andiamo a demolire un impianto abusivo, poter risalire alla proprietà dei cartelloni, per impartire sanzioni amministrative e scoprire si integrano reati penali.

Questo nuovo regolamento è stato realizzato a tutela del patrimonio storico, artistico e ambientale della nostra Città, prevede la riduzione da 27 a 7 tipologie d’impianti e permette di installare quelli più grandi, 4 metri per 3, solo fuori dall’anello ferroviario. Nel centro storico, invece, sarà consentita soltanto cartellonistica di pubblica utilità.

Certo che nei tempi più brevi saranno percepibili i miglioramenti anche in questa particolare materia, colgo l'occasione per ribadire l’impegno del Sindaco ad operare proficuamente affinché si pongano in essere tutte le soluzioni necessarie ed utili per migliorare la vivibilità di Roma e la qualità della vita dei romani.

Un saluto

Luca Panariello
Ufficio di Staff del Sindaco
Il Responsabile dei Rapporti con i Cittadini e le Associazioni
Via del Campidoglio, 1 – 00186 - Roma
Tel.. 06.67104207 – Fax 06.67105574"


Ci permettiamo un solo commento.

LE CHIACCHIERE STANNO A ZERO:
QUELL'IMPIANTO DOVEVA GIA' ESSERE STATO RIMOSSO.

Questa storia non finisce qui!

Proprio un novello Pasquino

Pubblichiamo le nuove immagini dell'impianto di Piazzale Numa Pompilio/Viale delle Terme di Caracalla ricevute oggi.





Ne approfittiamo per rilanciare l'invito a scrivere all'indirizzo del Sindaco (sindaco@comune.roma.it) chiedendo la rimozione dell'impianto e cogliamo l'occasione per fornire altri due indirizzi di posta elettronica suggeritici da una lettrice del blog: ld.gabinetto@comune.roma.it e ld.commercio@comune.roma.it 
Non abbiamo potuto verificarli ma pensiamo che non possa far male reiterare le richieste di rimozione di questo scempio a quanti più possibile indirizzi del Comune di Roma.

Così come pensiamo che, considerata la gravità dell'oltraggio, non sia disdicevole scrivere più volte all'indirizzo del Sindaco; come dire, una email a persona al giorno ...

venerdì 15 aprile 2011

A grande richiesta - 3 (come un novello Pasquino)

L'impianto della discordia continua a rimanere all'incrocio tra Piazzale Numa Pompilio e Viale delle Terme di Caracalla e, com'era facile prevedere, si sta trasformando in una sorta di moderna statua di Pasquino.

Queste immagini le abbiamo ricevute oggi.


In questa appreziamo le monumentali Terme di Caracalla sullo sfondo.



Che dire ... 
Da una parte accogliamo l'invito riportato sul manifesto ed a nostra volta suggeriamo di scrivere all'indirizzo di posta elettronica del Sindaco (sindaco@comune.roma.it) chiedendogli cortesemente ma fermamente di provvedere all'immediata rimozione di questo impianto.
Dall'altra contiamo i giorni di permanenza di questo sconcio, consapevoli che il loro numero sarà inversamente proporzionale alla credibilità ed adeguatezza dell'attuale amministrazione comunale.

mercoledì 13 aprile 2011

A grande richiesta - 2

Pare che questa furbata del cartello in Piazzale Numa Pompilio non vada giù a molti.
Riceviamo e pubblichiamo le due foto seguenti.




Il cartello ha una tale posizione di visibilità che qualsiasi messaggio avrà una diffusione enorme (in quel tratto transitano e sostano migliaia di veicoli al giorno). Il paradosso è quindi che quanto più l'amministrazione lo tollererà tanto più rischierà "sputtanamenti" simili a quello mostrato dalle foto.

martedì 12 aprile 2011

A grande richiesta

Ed ecco a voi la meraviglia che ci è stata segnalata oggi.

Con lo sfondo della chiesa dei SS. Ireneo e Achille


Con lo sfondo delle Terme di Caracalla

Con lo sfondo dell'ingresso dell'Appia (Regina Viarum)



Questa è la targhetta attaccata al cartello. Da notare che non è indicato il numero civico; se ne deduce che esso poteva essere installato in qualsiasi punto del Viale delle Terme di Caracalla.


Noi non abbiamo trovato nessun altro cartello pubblicitario (di alcun genere) su Viale delle Terme di Caracalla). Questo qui costituisce quindi un unicum.

Delle due l'una: o questa ditta ha tentato una furbata (ma dovrebbero essere dei minus habens per sperare di farla franca in questo punto), o all'ufficio affissioni qualcuno si è preso una responsabilità grossa come una casa, anzi grossa come le monumentali costruzioni delle Terme di Caracalla.

Questa storia non finisce qui.

Che siano partiti gli oscuramenti del Comune?

Queste immagini mostrano alcuni cartelloni parzialmente ma significativamente oscurati da fogli celesti.

 

 



Verrebbe da pensare che il Comune abbia finalmente iniziato ad oscurare gli impianti illeciti in attesa della loro rimozione.

A vedere le ultime due immagini viene da chiedersi perché uno sì e l'altro no, ma potrebbe darsi che l'illecito non dipenda dal posizionamento.

Purtroppo anche in questo si conferma il clima di confusione che continua ad avvolgere la materia della cartellonistica a Roma: come non si capisce cosa sia legale e cosa no, non si capisce se l'oscuramento è stato effettuato da qualche bontempone o se deriva da un provvedimento dell'amministrazione comunale. In quest'ultimo caso, ci vuole tanto a metterci un logo del Comune sopra i fogli utilizzati per oscurare?

Noi cercheremo di avere risposte. Se qualcuno dalle parti del Comune volesse nel frattempo chiarire la questione farebbe cosa meritoria.

Aggiornamento - Abbiamo parlato al telefono con l'Ufficio Pianificazione della direzione Affissioni e Pubblicità del Comune ed hanno escluso categoricamente che sia una loro iniziativa. Ci hanno consigliato di sentire direttamente le ditte proprietarie dei cartelloni. Provvederemo.