martedì 8 febbraio 2011

Riceviamo e pubblichiamo - Nel ginepraio delle deroghe al CdS

Riceviamo e pubblichiamo le immagini di due nuovissimi impianti collocati in Via Leone XIII.





Con lo spartitraffico inferiore a mt.4 questa è tutta roba che non dovrebbe essere lì; e pur considerando tutte le deroghe al Codice della Strada che sono state concesse per gli impianti pubblicitari, ci si chiede come sia possibile assistere a nuove installazioni che violano il codice.
Il tutto senza considerare il pericolo che questo genere si impianti rappresenta per gli automobilisti ma soprattutto per i motociclisti.

16 commenti:

  1. E' uno schifo, il piano dei cartelloni dovrebbe prevedere l'eliminazione del 70% degli impianti su Roma e un aumento di 10 volte tanto della tariffa pagata dalle soc. al Comune per l'occupazione del suolo pubblico, altrimenti è una buffonata.

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  2. La zona è sempre quella del penultimo post.
    Il XVI municipio, Monteverde, Colli Portuensi, Ramazzini, Villa Pamphili...
    Un massacro del territorio perpetrato impunemente, senza resistenza apparente da parte delle istituzioni preposte. E i cittadini quando si svegliano?

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  3. Le deroghe al Codice della strada NON RIGUARDANO GLI SPARTITRAFFICO (minimo 4 metri di larghezza) E LE DISTANZE DAI SEMAFORI.
    Così mi è stato assicurato da un Vigile.
    Il fatto è che i cartellonari sanno bene che il Comune ha POCHI fondi da anticipare alla ditte incaricate delle rimozioni e così continuano a farsi beffe di ogni norma e della sicurezza dei cittadini.
    Addirittura sono stati commessi degli errori da parte del Comune nell'effettuare alcune rimozioni, ad esempio il cartellone della DDN riapparso come per miracolo davanti alla Metro Battistini (che avete mostrato pochi giorni fa)
    pare fosse dotato di una vecchia concessione e per questo lo hanno rimesso.. (relata refero..)
    Cioè anche le rimozioni sono fatte un pò alla pene di segugio..E NOI PAGHIAMO!!
    Perchè il Comitato non insiste per il rispetto del comma 14 dell'art 31 del Regolamento?
    Se hanno fatto, come dicono, 5.000 rimozioni vi pare che tra le ditte colpevoli non ce ne sia più di una con QUATTRO sanzioni e che quindi per legge dovrebbe essere radiata dai concessionari??
    NON FACCIAMOCI FREGARE!!!
    IL PIANO REGOLATORE PER ORA SONO SOLO TANTE BELLE CHIACCHIERE!!
    Nel frattempo come vedete questi onesti imprenditori continuano a spadroneggiare..
    ROMA CAPITALE DEGLI ABUSIVI!

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  4. Ho appena fatto una visita al sito del Servizio affissioni comunale. Dal sito risulterebbe che:
    1) Non sono possibili nuovi impianti (tranne le paline) su area pubblica;
    2) Su area pubblica al momento possono essere collocati solo impianti già esistenti spostati da altre ubicazioni;
    3) Ogni installazione, nuova e vecchia, deve essere accompagnata da una RELAZIONE ASSEVERATA firmata da un tecnico che, in qualità di pubblico ufficiale e sotto la propria responsabilità, attesta la conformità dell'impianto al Regolamento delle affissioni (con i relativi divieti), al Codice della Strada e il possesso, per le zone tutelate, del Nulla Osta da parte dell'ufficio competente o la presentazione della relativa domanda.
    Visto che sull'impianto compare il codice comunale, questo vorrebbe dire che un tecnico professionista si è preso la responsabilità di attestarne la conformità, assumendosi il rischio di sanzioni anche penali e di provvedimenti disciplinari da parte dell'Ordine in caso di dichiarazioni mendaci...Mi pare che di questo aspetto non si sia mai parlato, voi che ne dite?
    Andrea

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  5. Ottima osservazione Andrea, hai centrato uno dei problemi che riguardano le ricollocazioni o accorpamenti. I cartellonari contano sul fatto che il Comune non fa i controlli e quindi con una sorta di autocertificazione (ovvero la perizia asseverata) fanno quello che vogliono.
    Ho gia` sottoposto la questione, per ora in via informale, agli uffici comunali che quando sanzione un cartello la cui ricollocazione o accorpamento e`illegittimo o comunque non regolare, dovrebbero pure segnalare alla Procura della Repubblica il falso ideologico compiuto da quel professionista; di solito non lo fanno ma a questo punto li solleciteremo a farlo con regolarita`, anzi per default.
    Lorenzo

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  6. intanto sulla Colombo altezza Parco E M Salerno nuove "forchette" in attesa di impianti notate giusto stamane. Siamo ormai oltre ogni immaginazione...

    Mc Daemon

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  7. Ritorno sul tema della relazione asseverata. Il discorso è delicato perchè tutto il nuovo sistema autorizzativo urbanistico-edilizio si regge sulla responsabilizzazione del tecnico che assume dei compiti precedentemente svolti dall'amministrazione comunale. Quest'ultima non è più obbligata all'istruttoria (che viene svolta dal tecnico) ma DEVE effettuare controlli, non in tutti i casi ma sicuramente in caso di segnalazioni di irregolarità. E' ovvio che se dopo un verbale della polizia municipale il Comune non provvede alle necessarie denunce il sistema non funziona e, soprattutto, il Comune diviene corresponsabile dell'illecito. Credo che se si partisse seriamente con le denunce sarebbe più difficile per i cartellonari trovare tecnici disponibili a dichiarazioni compiacenti, e forse si potrebbero rapidamente bloccare le installazioni illegali..
    Andrea

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  8. Nessun compromesso con chi ha ridotto Roma un cesso !

    E' comodo far ricadere sui tecnici ( quanti 10, 20 ? ) la responsabilità di controllare 150.000/200.000 cartelloni. Poi magari si beccano pure le denunce.
    Il problema è all'orgine, su ogni strada devono togliere/oscurare il 70& dei cartelloni e i rimanenti devono pagare la tassa comunale che compensa quelli che non ci sono più.

    Quì si punta a far perdere tempo e mischiare le carte, creare un altro sistema che è un groviglio di regole, non controllabili e deresponsabilizzanti.

    Class action subito e denuncia alla Procura contro chi non vuol sentire

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  9. Ma avete sentito Roma Uno alle due oggi??? Ennesimo dibattito Bordoni-Tonelli. E sta volta Bordoni lo ha fatto capire chiaro e tondo: "le 300 ditte della cartellonistica romana sono una risorsa della città, sono piccole e medie imprese che danno lavoro e non è detto che avere due o tre monopolisti sarebbe meglio. E comunque le scelte dell'amministrazione politicamnete non vanno in quella direzione": PAZZESCOOOOOOOOOOOO. Ha detto che le ditte sono una risorsa, giuroooo.
    Ovviamente non riuscirà mai a spiegare come mai in TUTTE le altre città le ditte sono tre o quattro e da noi 350, di cui almeno una 60ina realmente operative a maciullare il territorio. Ho ancora i brividi, cercatevi il video.

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  10. Certo, come sono una risorsa le bancarelle, i gladiatori de noantri ar colosseo, le botticelle, i camion bar, i tavolini senza permesso, gli sfasciacarrozza in città, insomma tutto l'abusivismo di Roma autorizzato da certa gente..

    Mafie e corruzioni dietro i cartelloni

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  11. Ah, ECCO PERCHE' STANOTTE SONO SPUNTATE TRE NUOVE "MAXI-FORCHETTE" PORTACARTELLONE SULLA CRISTOFORO COLOMBO, SULLO SPARTITRAFFICO A VERDE ALTEZZA EASYPARKING (dopo Palazzo della Telecom, per capirci)...SONO UNA RISORSA...
    A bordoni, ma vaff.....................

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  12. @nokia1
    giusto per chiarire, i tecnici a cui mi riferivo sono quelli privati a cui si rivolge il cartellonaro di turno per presentare la pratica all'ufficio affissioni, e le asseverazioni sono richieste dalla legge. A mio avviso se un geometra o architetto dichiara il falso deve essere denunciato, senza diminuire le eventuali responsabilità del Comune e del committente. Tutto qui.
    Andrea

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  13. Quello spartitraffico è ridotto a un puntaspilli: un degrado senza fine che continua in tutto il quartiere. CHI E' CHE HA AUTORIZZATO QUESTO SCEMPIO??

    Perchè non oscurano, rimuovono, tutta questa schifezza assurda, palesemente in violazione delle norme del Codice della Strada? Chi specula? Chi chiude un occhio "aiutato" da qualcuno? Cosa fa la magistratura? E i vigili, dove sono? Sanzionano?

    VERGOGNA!!

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  14. Anonimo delle 14.41
    i vigili controllano, elevano eventualmente il VAV (verbale avvenuta violazione) ma E' L'8° DIPARTIMENTO CHE DOVREBBE FARE LE RIMOZIONI.
    Dovresti sapere che ci sono centinaia di rimozioni che non vengono fatte per mancanza di fondi.
    Il Comune, infatti, anticipa la spesa delle rimozioni, e poi dovrebbe recuperarla facendola pagare ai CORRETTISSIMI OPERATORI DEL SETTORE (350 SOCIETà E DITTE...azzopè!!!)cosa che ovviamente non avviene quasi mai (non ti dice nulla il nuovo cambio NUOVI SPAZI-NEVADA?)
    Quindi non ripartiamo sempre da "caro amico"..
    1)I MUNICIPI NON POSSONO PIU' FARE LE RIMOZIONI
    2)QUESTA GIUNTA DI FATTO E' RESPONSABILE DEL GRANDE SCEMPIO
    3)IL GINEPRAIO DI NORME DERIVA ANCHE DAL PASSATO,anche il centrosinistra non è stato capace di risolvere il problema alla radice (ma sarà mai possibile in un paese come il nostro?)
    4)SI POTREBBERO RADIARE LE DITTE PLURISANZIONATE MA IL COMUNE NON LO FA
    5) SI POTREBBERO OSCURARE I CARTELLONI ABUSIVI (vista la mancanza di fondi)..MA IL COMUNE NON LO FA
    6)IL PIANO REGOLATORE, per ora, è una bella dichiarazione d'intenti ma con molte "zone d'ombra"
    Concludendo...DOBBIAMO RASSEGNARCI?
    ma manco per idea!!!!
    LA LOTTA CONTINUA!
    CARTELLONIA DELENDA EST!

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  15. Si ma CHI AUTORIZZA con targhetta e luogo indicato questi cartelloni? Quando in palese violazione del Codice della Strada?

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  16. Una vergogna vera Sindaco, Municipio Polizia Municipale tutti collusi con le organizzazioni criminali che in spregio alla sicurezza stradale piantano questi mostri.

    INTERVENGA LA MAGISTRATURA CONTRO LA MAFIA DEI CARTELLONI!!!

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