Finalmente si è tenuto il Consiglio straordinario del XVII municipio che avevamo anticipato nei post precedenti. Diciamo subito che l’aula del consiglio ha visto, nella sua parte riservata al pubblico, solo otto sedie occupate. Era presente l’associazione VAS con Bosi, il Comitato Promotore della delibera Popolare con quattro sostenitori e tre cittadini comuni. Il gestore di Cartellopoli.com, nonostante l’iniziativa odierna avesse avuto lo scopo dichiarato di sostenere il blog in questione, non era presente.
La maggioranza di centro sinistra ha presentato un ordine del giorno avente come oggetto il controllo e la rimozione di impianti pubblicitari abusivi.
Hanno richiesto di parlare, ed è stato concesso loro dal presidente del Consiglio municipale come da regolamento, Rodolfo Bosi per VAS e Lorenzo Santovincenzo per il Comitato Promotore.
Gli interventi si sono concentrati su aspetti tecnici ed indicazioni che permetterebbero ai municipi di intervenire autonomamente nella lotta all’abusivismo, tramite l’oscuramento degli impianti, il sanzionamento degli inserzionisti, la rimozione o confisca degli impianti pubblicitari.
Da parte del Comitato è stato ribadito che la delibera di iniziativa popolare non ha colore politico poichè il problema dell’invasione dei cartelloni è questione che riguarda il decoro e l’immagine della città e quindi interessa tutti i cittadini e tutti i rappresentanti delle istituzioni, a qualsiasi formazione politica appartengano.
Il comandante del XVII gruppo dei vigili urbani ha presentato l’esito di un controllo effettuato nel territorio municipale su circa 1860 cartelloni; di questi circa 200 sarebbero risultati irregolari, e di questi ultimi, al mese scorso, 125 ancora in attesa di rimozione o oscuramento.
L’ordine del giorno presentato, se approvato, avrebbe impegnato il Sindaco di Roma e l’Assessore Bordoni ad attivarsi tempestivamente per mettere in atto le rimozioni nel territorio del XVII municipio, il Sindaco e lo stesso Assessore a prevedere nel Piano Regolatore una sorta di certificazione di sicurezza statica degli impianti, nonché un’assicurazione che coprisse i danni a terzi, ed infine avrebbe impegnato il municipio stesso a pubblicare sul suo sito istituzionale l’elenco degli impianti non in regola o in contrasto con il codice della strada, secondo le periodiche segnalazioni pervenute dalla polizia municipale del XVII gruppo.
Tutto molto bello se non fosse stato che a questo punto della discussione i consiglieri di centrodestra hanno iniziato a reclamare la mancata informazione preventiva, “necessaria ad un dibattito aperto e costruttivo”, e hanno chiesto quindi di prendere la parola preannunciando che avrebbero impegnato il consiglio per le successive nove (!!) ore. Ciò non è stato concesso dal Presidente del Consiglio e quindi gli stessi consiglieri hanno occupato l’aula in segno di protesta, causando l’interruzione dei lavori.
L’atteggiamento chiaramente ostruzionistico dei consiglieri del PDL (Luca Aubert, Gemellaro, D’Alessandro, De Benedictis e altri), apparentemente e dichiaratamente dovuto alla mancanza di informazione preventiva e poi alla mancata concessione del tempo richiesto per i loro interventi, sembrerebbe in prima analisi, dai colloqui da noi avuti a latere, provenire da vecchie ruggini per consigli municipali precedenti, insomma a dispetti alla Peppone e Don Camillo.
La nostra impressione invece, visti i tempi degli interventi, è stata quella di una regia esterna che dall’alto ha dato indicazione di “tirare il freno” su un argomento che pure era già passato senza danni nello stesso municipio, con l’approvazione a maggioranza della nostra proposta di Delibera Popolare.
Infatti, ve l’immaginate voi la lista dei “cattivi” pubblicata su un sito istituzionale?
Alle nostre proteste per l’interruzione dei lavori siamo stati tacciati di “faziosità politica sinistroide” da parte del consigliere di centrodestra Antonio Gemmellaro. Dal canto nostro abbiamo chiaramente e fortemente ribadito che la nostra equidistanza e pluralità politica ci contraddistingue dai loro giochetti di partito.
Abbiamo quindi assistito, nostro malgrado, ad un “teatrino della politica” dove però ancora una volta è emerso chiaramente chi è disposto ad affrontare il problema e chi invece non sa far altro che buttarla in caciara.