Come gli amici lettori comprenderanno, in questo periodo troviamo difficile trattare le questioni specifiche relative ai cartelloni. Da una parte vi è un processo in corso che, partito dall'approvazione del PRIP, richiede l'espletamento di una serie di attività da parte degli uffici che porteranno al ridisegno complessivo della cartellonistica nel territorio di Roma Capitale. Un tale processo richiede tempi tali per cui non ha senso fornire frequenti aggiornamenti (benché stiamo cercando di seguirlo tramite contatti con gli uffici).
Dall'altra parte la piega che stanno prendendo le cose in relazione alla cosiddetta "mafia capitale" mette direttamente a rischio il proseguire dell'attuale legislatura in Comune, con la possibilità concreta che tutto il percorso previsto nel PRIP ne abbia a soffrire.
Riteniamo quindi utile continuare le riflessioni su quanto sta emergendo, nella speranza che questa volta si colga l'occasione per cambiare veramente il modo in cui la nostra città viene amministrata.
Questa volta facciamo riferimento alla lettera inviata da Walter Veltroni alla Repubblica qualche giorno fa, segnalando in particolare lo "choc angoscioso e sconcertante" provato dall'ex-sindaco nel sapere dell'arresto del suo allora collaboratore Luca Odevaine.
Tra le altre cose Veltroni scrive: "[Odevaine] Era una persona stimata da chi dirigeva le forze dell'ordine: si potrebbe chiedere a tutti i prefetti e a tutti i vertici delle forze dell'ordine che si sono succeduti in quegli anni a Roma.".
Peccato per l'ex-sindaco che già al tempo alcuni dei "vertici delle forze dell'ordine" non fossero proprio al di sopra di ogni sospetto. Basta infatti ricordare che durante il suo secondo mandato Veltroni dovette rimuovere il Comandante dei vigili perché pescato in sosta vietata con un permesso disabili fasullo. Ma non basta. La persona che Veltroni indicò come nuovo Comandante della Polizia Municipale è stato poi addirittura arrestato per una storia di appalti irregolari.
Tutto questo per dire che siamo noi a stupirci della sorpresa di Veltroni quando dice che ai suoi tempi delle cose che stanno ora emergendo non si sapeva nulla.
In realtà il marcio profondo che sta venendo squadernato in questi giorni non può che partire da lontano ed includere anche le legislature in cui Veltroni era sindaco; e se non gli si possono attribuire coinvolgimenti diretti negli affari, se non altro anche egli non può sfuggire alla responsabilità di un mancato controllo di quello che gli accadeva intorno e delle persone di cui si circondava.
Solo per fare un esempio, se abbiamo dovuto aspettare Marino per vedere un reale tentativo di cambiamento all'interno della Polizia Locale Roma Capitale, non è forse una grave responsabilità di tutti i Sindaci precedenti l'aver permesso al corpo di prosperare nel malaffare?
Dall'altra parte la piega che stanno prendendo le cose in relazione alla cosiddetta "mafia capitale" mette direttamente a rischio il proseguire dell'attuale legislatura in Comune, con la possibilità concreta che tutto il percorso previsto nel PRIP ne abbia a soffrire.
Riteniamo quindi utile continuare le riflessioni su quanto sta emergendo, nella speranza che questa volta si colga l'occasione per cambiare veramente il modo in cui la nostra città viene amministrata.
Lo sconcertato Walter Veltroni |
Questa volta facciamo riferimento alla lettera inviata da Walter Veltroni alla Repubblica qualche giorno fa, segnalando in particolare lo "choc angoscioso e sconcertante" provato dall'ex-sindaco nel sapere dell'arresto del suo allora collaboratore Luca Odevaine.
Tra le altre cose Veltroni scrive: "[Odevaine] Era una persona stimata da chi dirigeva le forze dell'ordine: si potrebbe chiedere a tutti i prefetti e a tutti i vertici delle forze dell'ordine che si sono succeduti in quegli anni a Roma.".
Peccato per l'ex-sindaco che già al tempo alcuni dei "vertici delle forze dell'ordine" non fossero proprio al di sopra di ogni sospetto. Basta infatti ricordare che durante il suo secondo mandato Veltroni dovette rimuovere il Comandante dei vigili perché pescato in sosta vietata con un permesso disabili fasullo. Ma non basta. La persona che Veltroni indicò come nuovo Comandante della Polizia Municipale è stato poi addirittura arrestato per una storia di appalti irregolari.
Giovanni Catanzaro: da comandante dei Vigili parcheggiò con un permesso disabili |
Il suo successore, Angelo Giuliani fu arrestato per un appalto sospetto |
Tutto questo per dire che siamo noi a stupirci della sorpresa di Veltroni quando dice che ai suoi tempi delle cose che stanno ora emergendo non si sapeva nulla.
In realtà il marcio profondo che sta venendo squadernato in questi giorni non può che partire da lontano ed includere anche le legislature in cui Veltroni era sindaco; e se non gli si possono attribuire coinvolgimenti diretti negli affari, se non altro anche egli non può sfuggire alla responsabilità di un mancato controllo di quello che gli accadeva intorno e delle persone di cui si circondava.
Solo per fare un esempio, se abbiamo dovuto aspettare Marino per vedere un reale tentativo di cambiamento all'interno della Polizia Locale Roma Capitale, non è forse una grave responsabilità di tutti i Sindaci precedenti l'aver permesso al corpo di prosperare nel malaffare?
Cari amici,
RispondiEliminavi prego pero' di seguire a stare assiduamente sopra al tema dei cartelloni. Altrimenti rischia di passare in secondo piano e proprio non ce lo posiamo permettere. Specialmente che ora-grazie al Vostro rande sforzo- si approssima fisicamente la possibilita' di ripulire Roma!
Caro Anonimo, hai perfettamente ragione ad esortarci a seguire la questione cartelloni. Ma ti vogliamo tranquillizzare perché non la stiamo affatto abbandonando. Anzi, alcuni di noi stanno seguendo l'iter dei piani di localizzazione e sono in continuo contatto con gli uffici e l'assessorato per verificare che il percorso di riforma vada avanti senza ostacoli.
EliminaE' necessario però tenere vivo il blog con altri argomenti che in parte ci hanno sempre caratterizzato (degrado della città) e che possono comunque condizionare la stessa riforma dei cartelloni: se infatti a causa di "mafia capitale" la giunta Marino dovesse cadere, l'entrata a regime del Prip potrebbe subire un duro colpo.
Ecco perché la nostra redazione ha scelto di occuparsi anche di altri temi, fermo restando il nostro obiettivo primario.
Cadono tutti dal pero. Pure Veltroni. Ma il sindaco marziano non era Ignazio Marino?
RispondiEliminaeh eh ... non vedo l'ora che orfini cominci il repulisti all'interno del pd e già pregusto quando arriverà ai boiardi che nella passata legislatura permisero ad alemanno di fare i propri comodi garantendogli un'opposizione assente. gente come l'allora capogruppo in consiglio marroni che si si è distinto solo per le cenette che organizzava con il suo collega gramazio, capogruppo di maggioranza, e che alla fine è stata premiata con un bel seggio in parlamento.
RispondiEliminavediamo quando orfini ci arriverà a questa gentaglia cosa farà.
Grazie per avermi tranquillizzato.
RispondiEliminaBuon lavoro!
Il primo anonimo.