domenica 10 novembre 2013

Le ditte incontrano l'assessore: la cronaca di una surreale riunione



Giovedì scorso, Marta Leonori ha incontrato alcune ditte pubblicitarie e le principali rappresentanze di categoria. Ha fatto benissimo perché è giusto spiegare nel dettaglio a tutti quale è il percorso intrapreso: abrogazione della delibera 116, Prip, piani di localizzazione e infine divisione della città in lotti da assegnare tramite bando al miglior offerente.

Quando l'assessore ha terminato di illustrare le proprie idee in sala si sono sollevate molte voci di protesta. Prima una serie di mugugni a denti stretti, poi un bisbiglio sempre più alto, fino a che qualcuno si è alzato in piedi e ha preso la parola: "Assessore lei ha un bel coraggio a dire queste cose! Come può solo immaginare di fare tabula rasa di tutte le concessioni attuali? Sappia che se lo farà scateneremo una guerra giudiziaria, bloccheremo tutto sotto una marea di ricorsi".

E poi l'affermazione più incredibile: "Le ditte che non sono in regola con i pagamenti dei canoni sono disposte a pagare subito tutto l'arretrato. Dunque hanno diritto a mantenere i propri impianti sul territorio".

Capito il messaggio? Come se mettersi in regola e pagare con ritardo estremo quanto dovuto da anni concedesse una patente di bravo cittadino e di bravo imprenditore. Onorare i propri debiti, versare le tasse non è la normalità, diventa una sorta di concessione da parte di chi è abituato a spadroneggiare, a fare il proprio porco comodo.

Infine la minaccia in stile Bernardo Provenzano: se provate a fare i bandi (previsti per legge e inseriti nel regolamento comunale da anni!) vi paralizzeremo sotto una pioggia di ricorsi.

Sono affermazioni da brivido: tipiche di uno stato dove il diritto e il rispetto delle regole sono sottoposti al volere di pochi.

Poco dopo altre ditte hanno preso la parola per chiedere di mantenere in vita almeno gli impianti del riordino. Quei 15/16mila cartelloni che negli anni '90 furono censiti dall'amministrazione. Impianti che - non si capisce bene per quale motivo - si sarebbero guadagnati un diritto all'eternità!
A questi signori vorremmo ricordare che nel Regno Unito perfino le case non restano per sempre nella proprietà di chi le compra. Esiste il principio del cosiddetto "leasehold" secondo il quale un immobile dopo 90/100 anni torna allo Stato.

Immaginatevi se provassimo a domandare ad un giudice britannico di far permanere per sempre dei cartelloni pubblicitari nelle strade di Londra, perché frutto di una procedura pure mezza truffaldina!

Insomma, questa riunione dimostra ancora una volta che la strada presa dall'assessore Leonori è quella giusta. Che va portata avanti con determinazione e senza lasciarsi intimidire.

E alle ditte diciamo: signori, avete un anno e mezzo di tempo per riorganizzare le vostre imprese e partecipare ai bandi. Usate questi mesi per lavorare seriamente e accordarvi tra voi piuttosto che perdere tempo a scrivere ricorsi campati in aria.

Perché riunioni come queste restino confinate a Casal di Principe.

17 commenti:

  1. Itaglia, patria dei diritti e mai dei doveri

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  2. L'unico diritto che hanno questi farabutti cenciosi delle ditte cartellonare è di andarsene a casa con la coda tra le gambe.
    Sono anni che tengono in scacco la città con i loro comportamenti malavitosi, grazie anche ad amministrazioni disattente quando non colluse, ed è ora che qualcuno finalmente gli dia il benservito.
    Speriamo che l'assessore Leonori sia in grado di portare avanti la sua iniziativa con decisione ed efficacia, supportata dalla sua maggioranza. Sappia in ogni caso l'assessore che questa volta il suo ufficio è supportato direttamente dai cittadini, e ve ne sono molti disposti a ribattere a brutto muso alle protervie delle ditte cartellonare quando queste dovessero rifarsi vive.

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  3. ISTITUZIONI FORTI contro poteri (apparentemente) forti!

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  4. Come godo! Finalmente alcune di queste pseudo-imprese cominciano ad avere seriamente timore che i giochetti garantiti e forse sollecitati da certi "amministratori" possnao non funzionare più.
    O almeno, si devono riorganizzare perchè se ne trovino di nuovi....
    Ma la forza di tutti noi che da anni scriviamo e partecipiamo attivamente a questa battaglia è proprio questa: non lasceremo mai più che le cose accadano senza che siano chiare e giuste per il bene pubblico.

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  5. perché adesso non ho più paura dei cartellonari ma del PD? spero di sbagliarmi...

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  6. Coraggio Leonori. Siamo con te

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  7. per supportare l'assessore Leonori andrebbe fatta una parallela campagna di "intimidazione" dei consiglieri comunali di maggioranza (ricordate le recenti riunioni in commissione commercio con alcuni consiglieri dichiaratamente schierati con le ditte) che dovranno approvare il Prip, i bandi e anche la revoca della 116:
    cari consiglieri, non ci provate proprio a sabotare l'assessore, perchè sareste politicamente sputtanati a vita come amici dei cartellonari (ricordare che fine ha fatto il consigliere Cassone del PDL -nome omen- pupillo di Alemanno, amico dei cartellonari e clamorosamente trombato nelle ultime elezioni), indicati agli elettori come corresponsabili dello scempio della città, boicottati ed attaccati tutti i giorni, tacciati come venduti e traditori dell'interesse pubblico.
    Vi conviene mettervi a questo rischio e giocarvi il futuro della vostra carriera politica?
    Meglio sostenere la Leonori, o no?

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  8. Che questi fossero solo banditi di terz'ordine lo sapevamo da un pezzo. Ed ogni giorno ne abbiamo un'ulteriore conferma. BASTA BANDITI!!!

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  9. Nessuna mediazione con farabutti del genere. NESSUNA.
    LORO VOGLIONO FARE RICORSO? Qualsiasi studente di diritto sa che le concessioni IN QUANTO TALI HANNO UNA SCADENZA e non possono essere eterne.
    Ma cosa farfugliano, cosa delirano questi immondi personaggi da repubblica delle banane?
    SIAMO SEMPRE PRONTI, TUTTI, A DIFENDERE LA CITTA' E L'ASSESSORA LEONORI.
    RIPETO: nessuna mediazione

    ALEA IACTA EST

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  10. Salve. Forse dovreste anche ricordarvi che ci sono le persone oneste. Forse prima di giudicare e condannare dovreste anche pensare che ci sono tantissime e tantissime persone che lavorano per queste aziende concessionarie di pubblicità. Una misura cosi drastica vorrebbe dire condannare anche le aziende oneste e mettere per strada centinaia di lavoratori! Voi siete l'Italia qualunquista e pronta a condannare perchè la questione non vi coglie personalmente. Riflettete prima si dire sentenze inutili che fanno di tutti di un erba un fascio e senza pensare alle conseguenze.

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  11. Salve Anonimo-AliceNelPaeseDelleMeraviglie. A parte che nel marasma cartellonaro romano tecnicamente non esistono piu' aziende oneste, giacche' anche quelle multinazionali che altrove danno lustro alle citta', a Roma si sono dovute adeguare a metodi e pratiche banditesche. Ma poi vogliamo finirla una volta per tutte con questa scusa dei lavoratori che perdono il posto??? I posti di lavoro che si basano sull'illegalita' devono essere estirpati da Roma!!! Attacchini di manifesti abusivi, cartellonari zeppi di impianti illegali, ristoranti con tavolini abusivi, bancarelle e camion bar abusivi (ma in questo caso anche quelli regolari): devono tutti sparire per far largo a posti di lavoro di qualita', piu' numerosi e meglio retribuiti.
    Il mercato della pubblicita' a Roma e' morto da un pezzo, grazie ai banditi cartellonari che con la loro voracita' (e stupidita') insaziabile hanno fatto carne di porco della citta'.
    E' indispensabile un nuovo inizio nel settore, che consenta al Comune di Roma (ed ai cittadini tutti) finalmente di guadagnarci, alla citta' di assumere un aspetto decoroso ed alle ditte pubblicitarie di operare in modo trasparente e sicuramente piu' proficuo. Alla fine di lavoro ce ne sara' di piu' e meglio. E' tanto difficile capirlo?

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  12. Roberto vorrei proprio sapere se parleresti cosi nel caso che qualcuno a te caro lavori in una di queste aziende o ci collabori perchè rimanga senza lavoro e senza mangiare. Vai a controllare chi paga regolarmente tantissimi soldi al comune che adesso fa il gradasso ma si becca una marea di quattrini dalle aziende regolari, stai facendo il paladino di una causa sbagliata:perchè non deve pagare il disonesto ma pagare tutti? Non è assolutamente vero che il mercato è morto. Penso che tu scrivi senza sapere, fatti servire da chi ci sta dentro.

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  13. Caro Amico Anonimo, per sapere TUTTO QUANTO E' NECESSARIO e' sufficiente dare un'occhiata a qualunque angolo di Roma. E subito uno si rende conto che c'e' QUALCOSA che non va!

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  14. Cartellonari avete ridotto Roma ad un immondezzaio e osate fare la morale?
    I pochissimi e rari soldi che date al Comune oltre ad essere un millesimo di quanto lucrate dai vostri orrendi cartelloni sono una miliardesima parte del danno che avete procurato massacrando il territorio della Città e quindi la sua bellezza e immagine internazionale NELLA QUALE VIVONO DI TURISMO CENTINAIA DI MIGLIAIA Di cittadini . E adesso piagnucolate pure! Siete senza vergogna!
    IN NESSUN PAESE AL MONDO TANTO SCHIFO ARRAFFATORIO IMPUNITO!

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  15. Ti assicuro che non parlerei diversamente anche se ci lavorasse mio figlio in una di quelle aziende. Ci saranno pure pesci piccoli e pesci grandi nel settore ma ormai e' arrivato ad un tale livello di degrado e confusione che non vedo alternative a riparire da zero.
    Tu dici che il mercato non e' morto? Ma non ti rendi conto dello scadimento degli inserzionisti? E che dire della miriade di 1x1 "disponibili"? Che qualcuno ancora ci tiri fuori la pagnotta dal mercato e' fuori dubbio, ma e' altrettanto chiaro che le potenzialita' sono enormi e non sfruttate, sia per il Comune (e quindi la collettivita') che per le stesse ditte.
    E comunque, in cima a tutto, ci sta che una citta' come Roma non puo' tollerare di essere continuamente stuprata con impianti indecenti installati in ogni dove. Va tutto rimosso per ripartire con pochi impianti di qualita', ad alto costo per gli inserzionisti e guadagni consistenti per Comune e ditte pubblicitarie.
    Spero vivamente che l'attuale amministrazione abbia la capacita' ed il coraggio per andare in questa direzione ed a te auguro di essere parte delle poche ditte che potranno operare in un mercato riformato e piu' ricco.

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  16. e no caro anonimo cartellonaro, il tuo ragionamento con il ricatto occupazionale te lo potevi risparmiare.
    Pure la camorra dà lavoro a 10.000 persone, e mica si può rinunciare alla legalità per tutelare i lavoratori della camorra!! perchè a questo porta la logica del tuo ragionamento.
    Sei un dipendente di quelle imprese?? non te la devi prendere con il Comune o con noi ma coi i tuoi datori di lavoro che hanno operato per decenni sull'illegalità, garantiti dall'impunità di politici ampiamente foraggiati. E lo sai bene.....
    Come direbbe Papa Francesco, il pane che porti a casa è pane sporco, perchè frutto del saccheggio della città, dei beni comuni di proprietà di tutti i cittadini romani, dell'illegalità e della prepotenza.
    Vergognati!!

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  17. ahahahhah e finalmente arrivò l'anonimo cartellonzozzonaro con il vessillo dell'occupazione calpestata, ahahahh, ce lo potevamo giocare a paddy power, ahahah
    ma ci prendi tutti per scemi ?
    da non vedere che sopra le scale ci stanno solo extracomunitari, e quindi per default sottopagati quando non direttamente irregolari ?
    quindi evitateci la solita ridicola patetica ignobile scusa dell'occupazione, a voi l'unica occupazione che importa è il riempimento del portafogli, ma la pacchia è finita, o comune di roma o bruxelles, NON AVETE VIA DI SCAMPO.
    Marco1963

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