Negli anni 60 e 70 furono costruiti numerosi sottopassaggi pedonali per l'attraversamento di grandi arterie stradali. L'idea, giusta in una città normale, si è rivelata l'ennesima fonte di degrado in una città come Roma.
Alla fine, i sottopassaggi o sono stati requisiti da commercianti (ad esempio la libreria di piazza Fiume o quella di via del Corso, altezza piazza Colonna) o sono stati chiusi perchè divenuti impraticabili. E le scale di accesso si presentano sempre così.
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Accesso al sottopasso di Ponte Nomentano |
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Un altro ingresso sempre a Ponte Nomentano |
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Sottopassaggio piazzale Porta Pia |
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Dovete gettare i sacchi dell'immondizia? Ci sono le scale..... |
Il confronto con le altre città europee e di tutto il mondo occidentale anche in questo caso è impietoso. Non occorre aggiungere altro.
che schifo! mi vergogno di essere romano
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