sabato 6 novembre 2010

Incontro del Comitato Promotore con l'assessorato al commercio

Si è tenuto ieri, venerdì 5 novembre, l'incontro del Comitato Promotore ed altre associazioni con l'assessore Bordoni ed il direttore Paciello. L'ordine del giorno era stato concordato la scorsa volta ed era il seguente:
a) attività di monitoraggio e rilevazione dei cartelloni esistenti sul territorio,
b) collaborazione e partecipazione alle misure per la rimozione degli impianti abusivi e/o illegittimi.

I temi della delibera d'iniziativa popolare e del Piano regolatore degli impianti pubblicitari non sono stati affrontati in quanto i due provvedimenti stanno seguendo i rispettivi percorsi per giungere l'una alla discussione in Consiglio Comunale (al momento la proposta di delibera è arrivata a tutti i Municipi per l'espressione del parere), l'altro all'approvazione in Giunta per poi iniziare il percorso di partecipazione dei cittadini. L'intenzione dell'amministrazione comunale di rispettare il procedimento di partecipazione disciplinato dalle normative vigenti è stata espressamente confermata dal dott. Paciello. Il Comitato ha già presentato richiesta di partecipare al procedimento, istanza che è stata accolta.

Anzitutto l'assessore Bordoni ha accennato ai risultati delle attività di rimozione degli impianti pubblicitari abusivi messe in campo dall'amministrazione, sottolineando che tali risultati cominciano ad essere colti dai cittadini, come risulta da alcune lettere che si iniziano a vedere sulle pagine locali dei quotidiani.
Al riguardo, abbiamo confermato all'assessore che in effetti le attività di rimozione cominciano ad essere percepite, ma le stesse vengono in gran parte vanificate dalle continue nuove installazioni di impianti pubblicitari, sia che siano abusive sia che siano ricollocazioni o accorpamenti previsti dal regolamento. Per questo motivo abbiamo proposto all'assessore Bordoni  che oltre ad intensificare la lotta all’abusivismo è opportuno un provvedimento che nelle more dell’approvazione del piano regolatore congeli la situazione. L'assessore ed il Dott.Paciello hanno riconfermato che sono state rilasciate solo pochissime autorizzazioni e che si è comunque attuato un blocco degli accorpamenti; su nostra ulteriore insistenza ci è stata assicurata l’emissione di una direttiva che limiti anche le ricollocazioni. L’assessore Bordoni ha sottolineato che la vastità del territorio romani e l’aggressività del fenomeno dell’abusivismo, in tutti i settori, non solo in quello delle affissioni, rende difficile il contrasto del fenomeno.

Sul merito dei punti all'ordine del giorno, si è anzitutto chiarito che i cittadini non avendo la qualifica di pubblici ufficiali non possono partecipare direttamente al procedimento di sanzione e rimozione degli impianti degli impianti pubblicitari, ma possono però collaborare con l'amministrazione nel controllo e monitoraggio del territorio attraverso una precisa procedura di segnalazione su impianti "sospetti", percorso questo già esperito da numerosi cittadini da diverso tempo.
Per dare maggiore efficacia a questa attività di segnalazione, controllo e monitoraggio del territorio l'amministrazione ci ha proposto di strutturarla con una sorta di corsia preferenziale e con un rapporto diretto con il dirigente dell’Ufficio (Dott.Paciello) così da velocizzare alcune fasi del procedimento di accertamento che normalmente richiedono settimane se non addirittura mesi. L'idea è di procedere alle rilevazioni e segnalazioni per zone, con gli uffici comunali che immediatamente dopo, su ordine diretto del dirigente dell’ufficio, effettuano le verifiche e le sanzioni ed avviano le procedure di rimozione in tempi estremamente più rapidi.

In questa maniera si superano i tempi morti della trasmissione degli atti dai comandi dei vigili urbani o dai municipi e si abbreviano i tempi di contestazione delle violazioni.

Inoltre in questa maniera il Comitato Promotore può verificare direttamente l’operato dell’amministrazione, i tempi di intervento della stessa ed effettuare, se del caso solleciti mirati
Il Comitato Promotore ha accettato la proposta dell'amministrazione e nei prossimi giorni si provvederà a formalizzare il procedimento nei termini concordati durante la riunione.
Da ultimo si è concordato di stabilire quanto prima una data per la prossima riunione del tavolo, orientativamente tra la fine di novembre e gli inizi di dicembre.

Si è anche stabilito che nella prossima riunione del tavolo all’odg ci saranno i seguenti punti:
a) informazione sui risultati dell’azione di contrasto esperita dall’amm.ne comunale ed in particolare:
   - quanti verbali sono stati fatti, a quali società, quanti per ognuna di esse;
   - a quali società e in che numero sono stati portati a compimento i procedimenti di rimozione;
   - quanti provvedimenti amministrativi di revoca dell’autorizzazione sono stati effettuati;

b) proposte operative per il coinvolgimento dei Municipi e dei gruppi municipali di Polizia Urbana in tutte le azioni di prevenzione, monitoraggio e contrasto dei fenomeni di installazioni abusive e illegali per migliorarne l’efficacia ed aumentarne la trasparenza anche a favore della cittadinanza.

Noi consideriamo di estrema importanza quanto concordato in questa riunione per due motivi:
1. si avviato il procedimento di partecipazione dei cittadini alla redazione del piano regolatore degli impianti, cosicchè si potrà interloquire sullo stesso piano con l’amm.ne comunale, fare osservazioni, proporre modifiche o integrazioni, suggerire soluzioni;

2. si è concordata una prima concreta ed efficace misura di collaborazione attraverso la quale i cittadini potranno avere riscontro in termini strettissimi alle loro segnalazioni e verificare in tempo reale l’operato degli uffici comunali.

Non ci illudiamo di poter così risolvere un problema annoso e che nell'ultimo periodo ha avuto una vera e propria esplosione, ma siamo convinti che questo possa essere uno dei primi passi con cui si riuscirà ad invertire la tendenza ed a recuperare spazi di legalità.

Siamo altresì consci che quello che abbiamo concordato con l'amministrazione richiederà un considerevole sforzo che il Comitato Promotore da solo non potrà sostenere. Fin da subito invitiamo quindi i tanti che sono stufi di guardare inerti lo scempio che avviene davanti ai loro occhi a prepararsi a dare il proprio personale contributo per il giusto decoro della nostra città.

A questo proposito avvieremo fra breve, anche tramite il blog, una procedura per la segnalazione degli impianti abusivi o sospetti aperta a tutti i cittadini, di tutta la città.

7 commenti:

  1. (seguito del commento precedente)
    D - Immediato oscuramento di tutti gli impianti che risulteranno illeciti a conclusione di tutte le verifiche indicate al punto precedente, fino alla materiale rimozione di ognuno di essi.
    E - Le verifiche di legittimità della collocazione degli impianti attualmente installati a Roma, da eseguire per ogni strada di ogni Municipio, dovranno servire anche e soprattutto da studio di base per una corretta redazione del Piano Regolatore delle Affissioni, che dovrà tutt'al più non tenere conto delle deroghe alle distanze minime del Codice della Strada, se sarà stata approvata la delibera di iniziativa popolare che propone per l’appunto di abrogarle.
    F - Per gli stessi motivi legati soprattutto ad una redazione corretta del Piano Regolatore delle Affissioni è più che opportuno che - quanto meno per tutto il tempo necessario a completare il censimento – il Direttore del Servizio Affissioni si impegni formalmente a non far rilasciare più nessuna autorizzazione sia per nuovi impianti che per ricollocazioni o accorpamento: oltre che a bloccare i dati risultanti dal censimento relativi agli impianti effettivamente autorizzati, servirà a riconoscere immediatamente come abusive tutte le installazioni di nuovi impianti che avvenissero nel frattempo.
    L’elenco delle questioni sollevate e dei criteri da porre alla base del censimento di tutti i Municipi di Roma sono da considerare condizioni ineludibili per il prosieguo della partecipazione alle riunioni future del Tavolo Tecnico Permanente in uno spirito teso ad instaurare un corretto rapporto di collaborazione reciproca, finalizzata unicamente all’interesse dell’intera città di Roma"
    Nella riunione di presentazione del Piano Regolatore avevo chiesto anch'io che all'ordine del giorno della riunione d ieri ci fossero le risposte dovute alla mia lettera, che l'Assessore Bordoni mi a veva assicurato e che invece non ci sono state.
    Rodolfo Bosi

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  2. (commento n. 1)
    Faccio anzitutto presente che l'ordine del giorno richiesto dal Comitato riguardava specificatamente le lettere b) e c) della nota spedita all'Assessore (pubblicata peraltro poco sotto su questo stesso Blog) che testualmente recitano:
    b) attività di monitoraggio e rilevazione dei cartelloni esistenti sul territorio, municipio per municipio, con precisa individuazione dei criteri di rilevazione e censimento;
    c) collaborazione relativa alle misure per la rimozione degli impianti abusi e/o illegittimi, alla revoca di autorizzazioni per quelli esistenti in contrasto con le norme del C.d.S., del PTPR, dei vincoli ambientali, paesaggistici, archeologici, storici.
    Come si può vedere dal confronto, é stato omesso il testo relativo alla "precisa individuazione dei criteri di rilevazione e censimento", su cui il sottoscritto a nome di VAS con nota prot. n. 40 dell'11 settembre 2010 aveva chiesto testualmente: "Si chiede ad ogni modo che il censimento non solo del I° Municipio, ma anche di tutti i rimanenti 18 Municipi, venga effettuato adottando i seguenti criteri.
    A - Censimento distinto degli impianti con codice identificativo (che risultano quindi in Banca Dati) e di quelli senza che sono sicuramente abusivi (e che non figurano in Banca Dati), per verificare in tal modo - a censimento completo in tutta Roma - non solo se i cartelloni complessivamente esistenti nella capitale siano di più dei 36.000 circa fin qui ufficialmente dichiarati, ma anche e soprattutto se e di quanto sia stato sfondato tanto il tetto delle 7.000 facciate dei poster di formato 4 x 3 quanto la superficie massima della esposizione pubblicitaria di mq. 324.000.
    B - Di tutti gli impianti censiti con codice identificativo assegnato, va fatto l'accertamento della data e delle ragioni del rilascio di ogni numero di codice identificativo, per sapere in particolare quanti di essi facciano parte degli impianti che hanno usufruito della proroga del 1° quinquennio fino al 31.12.2009 o del 1° triennio fino al 31.12.2007 (e quindi dell'automatico rinnovo rispettivamente fino al 2014 e al 2010) e quanti invece siano quelli che hanno ottenuto la "ricollocazione" o siano stati comunque "autorizzati" dopo l'approvazione della delibera n. 37/2009. In tal modo si avrà il quadro complessivo dei presunti "diritti acquisiti", indipendentemente dalla loro legittimità.
    (per esigenze di spazio seguita nel commento n. 2)

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  3. (commento n. 2)
    C - Per ognuno di tutti gli impianti esistenti accertati dal censimento in ogni Municipio devono essere eseguite le seguenti verifiche di legittimità della rispettiva collocazione:
    - rispetto delle prescrizioni dettate dal Codice della Strada (così come di recente aggiornato) e dal suo Regolamento di attuazione, specie per quanto riguarda le distanze minime;
    - rispetto dei vincoli di tipo archeologico o di tipo storico-monumentale (ex legge n. 1089/1939, ora recepita del D.Lgs. n. 42/2004) che a tutela di ogni bene culturale hanno imposto una fascia di rispetto con divieto di affissione pubblicitaria;
    - rispetto dei vincoli di tipo paesaggistico (ex legge n. 1497/1939, ora recepita del D.Lgs. n. 42/2004) emanati con decreti ministeriali o delibere della Giunta Regionale a tutela delle bellezze naturali di Roma (oggi “beni paesaggistici”), nonché del vincolo del centro storico di Roma imposto dal Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR);
    - rispetto dei vincoli di tipo paesaggistico imposti automaticamente "ope legis" per tutti i cosiddetti “beni diffusi” ed in particolare per tutti i parchi e le riserve naturali ricadenti nel territorio del Comune di Roma;
    - rispetto dei divieti imposti dall'art. 18 del “Regolamento comunale in materia di esposizione della pubblicità e di pubbliche affissioni”, così come approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 37 del 30.3.2009;
    - rispetto degli indici di affollamento prescritti dall'art. 20 del “Regolamento comunale in materia di esposizione della pubblicità e di pubbliche affissioni”.
    (per esigenze di spazio seguita nel commento delle ore 23,58 del 6.11.2010)

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  4. Dal momento che ero presente alla riunione dello scorso venerdì 5 novembre, posso dire di non avere visto per niente diverse scene dello stesso film a cui ho assistito anch'io e che invece il comunicato stampa descrive con dovizia di particolari per me del tutto inediti, specie sul merito dei punti all'ordine del giono, che evidentemente sono stati concordati o prima oppure dopo la riunione.
    Indipendentemente da tutto questo, mi sento in dovere di augurare comunque al Comitato Promotore di avere successo nell'iniziativa di "collaborazione" con il Comune che si é preso la responsabilità di intraprendere.

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  5. Per aver partecipato personalmente all'incontro e per godere di un punto di vista privilegiato rispetto alle attività del Comitato Promotore, posso assicurare all'arch. Bosi che quanto riportato nel resoconto è un sunto necessariamente coinciso di quanto accaduto nella riunione in cui anch'egli era presente.
    Riguardo l'insinuazione di accordi precedenti o successivi all'incontro, faccio notare all'arch. Bosi che così fornisce un giudizio davvero ingeneroso del Comitato: ossia noi avremmo passato le serate estive ai banchetti delle firme, sentendoci spesso chiedere se non avevamo di meglio da fare, per guadagnarci incontri clandestini con l'assessorato al commercio? Incontri che poi dobbiamo nascondere con una partecipazione di facciata al tavolo pubblico?
    L'arch. Bosi è libero di continuare con la sua strategia fatta di cavilli, puntualizzazioni, richieste e segnalazioni a tutti i livelli istituzionali e giurisdizionali. E personalmente gli auguro i migliori successi.
    Il Comitato Promotore, pur non perdendo di vista l'obiettivo primario della discussione, e approvazione, in Consiglio Comunale della delibera d'iniziativa popolare, ha scelto di collaborare con l'amministrazione comunale. Il nostro scopo infatti non è combattere quest'ultima ma ripristinare un accettabile livello di legalità e decoro in tema di cartelloni pubblicitari.
    Siamo convinti che purtroppo il disastro che è sotto gli occhi di tutti non si può risolvere in breve tempo e con la bacchetta magica. Per questo quando l'amministrazione ci offre uno strumento per cercare d'invertire la tendenza noi non pensiamo di rifiutarlo perché viene dal "nemico". Se la misura propostaci non si rivelerà efficace cercheremo di modificarla, ne chiederemo di altre. Se poi a qualcuno viene in mente qualcos'altro, si faccia avanti, purché abbia il buon senso, la disponibilità e l'umiltà necessarie a confrontarsi in modo costruttivo con gli altri.
    Robertot

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  6. Fermo restando il diritto di cronaca, prima ancora che di critica, sanciti entrambi dalla nostra Costituzione, rigetto al mittente l'accusa di avere "insinuato" che ci sarebbero stati "accordi" precedenti o succesivi all'incontro, dal momento che ho testualmente parlato di "dovizia di particolari" che non sono stati oggettivamente forniti durante l'intera durata dell'incontro e che per esclusione puramente logica ho dato per "concordati" (che é cosa diversa dal termine "accordo") prima dell'incontro stesso, anche perché é stato lo stesso dott. Paciello a parlare di una telefonata intercorsa con il portavoce del Comitato Promotore proprio il giorno prima.
    Una conferma ulteriore di sicuri "contatti" avvenuti con il Comitato prima della riunione di venerdì scorso é venuta sempre dallo stesso Paciello quando ha fatto sapere che per avere diritto di accesso al percorso di partecipazione al Piano Regolatore occorre presentare una apposita istanza, precisando che il Comitato Promotore l'aveva già fatto e quindi aveva saputo prima di questo.
    Far risalire le mie presunte "insinuazioni" addirittura a quando si raccoglievano le firme é anche per me davvero del tutto ingeneroso e tradisce in un certo modo la volontà di gettarmi addosso del discredito per la sola colpa di aver detto la verità integrando semplicemente la "cronaca" dell'esatto svolgimento dei fatti di venerdì 5 novembre: quanto invece al dirito di "critica" a tal riguardo, che spero mi venga riconosciuto accettando il confronto, faccio presente a chi legge che i "criteri" da porre alla base del censimento di tutti i Municipi di Roma, così come da me trasmessi e riportati nei commenti precednti, erano stati totalmente condivisi anche dal Comitato Promotore ed erano stati messi in una lettera congiunta (e non di VAS), che alla fine però il Comitato Promotore non ha più condiviso.
    Sulla bontà o meno della scelta che ha voluto fare il Comitato Promotore, che non combacia comunque con la "scelta di legalità" dichiarata nel documento consegnato ufficialmente in occasione della 1° riunione del "Tavolo Tecnico", trovo ancor più ingeneroso che il Comitato Promotore non abbia nemmeno voluto accettare il mio augurio di avere successo nell'iniziativa di "collaborazione" con il Comune che si é preso la responsabilità di intraprendere.

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  7. Cioè, fatemi capire, questi stanno CONTINUANDO, come scritto, a concedere autorizzazioni per installare i cartelloni pubblicitari???

    Questa gente che amministra la nostra città in siffatta indecorosa indecente maniera è, con molte probabilità, sulla via della "presa del tempo". Altro che collaborazione. Svegliatevi.

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