mercoledì 18 giugno 2014

Prip: tornerà ad arenarsi in Commissione Commercio? Da destra a sinistra chi tenta di ostacolare la riforma

Orlando Corsetti

Lunedì mattina la Commissione Commercio presieduta da Orlando Corsetti era stata chiamata a esprimere il proprio parere sul Prip. Ma - come già avvenuto con il processo di partecipazione - anche in questo caso si è trasformata in un porto delle mediazioni, degli intrighi, dei giochi di potere che come unico obiettivo vogliono affossare il Prip e lasciare che la situazione resti così per ancora molti anni.

Sul sito romano di Vas, l'architetto Bosi ha verbalizzato fedelmente la seduta, pertanto vi invitiamo a leggere il suo resoconto. Qui invece vogliamo fare una riflessione di carattere politico e strategico.

La domanda che ci poniamo è: come andrà a finire? Chi vincerà in questa battaglia tra riformisti e conservatori? E soprattutto chi appartiene ai primi e chi ai secondi?

La proposta avanzata da Corsetti lo iscrive sicuramente nella categoria dei conservatori: il presidente della Commissione Commercio lunedì è tornato a ripetere che occorre "premiare" le ditte serie, quelle che si sono comportate bene, garantendo loro una quota di cartelloni perennemente sul territorio. Questi impianti (che fanno parte della procedura di "riordino") non dovrebbero essere messi a gara, ma restare sulle strade romane per chissà quanto tempo.

Non vogliamo ripeterci, ma ovviamente si tratta di pura follia: chi stabilisce quali ditte siano state "buone" e quali "cattive"? Quale altra azienda spenderebbe milioni di euro per partecipare ad una gara, sapendo che sul territorio ci sono dei privilegiati i cui cartelloni non scadono mai?
Insomma è ovviamente una manovra per invalidare tutto il procedimento di riforma del settore e remare contro il lavoro avviato dall'assessore Leonori.

Ma nel Pd, Corsetti non è l'unico a pensarla così: anche Michela Di Biase ed altri rappresentanti democratici sembrano perplessi. Con il pretesto di salvare posti di lavoro (che nessuno ha mai quantificato e poi quanti posti si creerebbero in un mercato sano e regolare?), remano contro la loro stessa maggioranza.

Michela Di Biase col compagno, il ministro Franceschini

Nel centro-destra le posizioni sono le solite: Davide Bordoni (uno dei principali responsabili del caos attuale) vorrebbe sganciare il Prip dal bilancio e rimandare tutto a dopo l'estate. Alemanno la pensa come lui con l'obiettivo reale di mantenere le cose come stanno. Mentre, tra gli altri partiti, Onorato (Lista Marchini) evita apertamente di schierarsi per giocare a mani libere, Imma Battaglia (Sel) sembra soffermarsi sempre su questioni di forma e mai di sostanza e il Movimento 5stelle è l'unico più sensibile alle istanze dei cittadini, ma per ora non ha portato alcuna proposta concreta.

Davide Bordoni ritratto in un volantino satirico

Insomma, la commissione commercio potrebbe rivelarsi il nuovo Vietnam della giunta Marino. Tanto più che dopo aver annunciato con la conferenza stampa del Sindaco e dell'Assessore grandi novità, cadere sui cartelloni potrebbe essere il colpo di grazia ad una sindacatura già allo sbando.

Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi giorni. Ma l'amarezza di una politica sempre sottoposta alle lobbies e mai agli interessi della città sembra un film che si ripete come un incubo sugli schermi di una Roma che chiede solo di voltare pagina.

6 commenti:

  1. si, si certo.... con la storia del "tengo famiglia" e "devo campare" la mafia si è mangiata il Paese.

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  2. ma Franceschini, Ministro ai BENI CULTURALI e TURISMO è d'accordo sul lasciare Roma la CAPITALE del Paese in queste condizioni? così giusto per sapere.

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  3. La Commissione Pantomima.
    Se bordoni e alemanno si fossero impegnati tanto per la Citta' quanto si sono e si stanno impegnando per i loro amichetti cartellonari, oggi Roma sarebbe meglio di New York!!!

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  4. AVVISATE LA LEONORI E MARINO!!!

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  5. Ha ragione l'anonimo delle 9.44. Non ci avevo pensato. La compagna del ministro dei beni culturali fa da sponda a chi ha violentato tanti beni culturali con cartelloni osceni. Spero che almeno a casa ne parlino! E che si lascino!

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  6. E' uno scandalo sullo scandalo: ANCORA, dopo ANNI e ANNI, dopo innumerevoli proteste, dopo morti, dopo incidenti, dopo lo schifo innominabile in cui i cartellonari hanno fatto precipitare la nostra città, questi, costoro, PAGATI DA NOI, continuano a tergiversare e consentire che lo status quo devastante sia mantenuto in vita.

    A casa questa gentaglia amica di certellonari. Via, i romani non ne possono più di tutto questo schifo indecoroso. Si metta a bando di gare, si ristabilisca il decoro e la SICUREZZA STRADALE, ne guadagneremo tutti noi cittadini ONESTI e che PAGANO LE TASSE. E' chiaro?

    Forza Leonori, vai avanti come un carro armato.

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