le regalo una bella notizia, anche per risollevare il morale: oggi hanno portato via un cartellone pubblicitario, presente da qualche anno a via Trionfale, altezza della rampa di Monte Mario. Non può immaginare la mia felicità, che soffrivo ogni volta che lo vedevo. Vuol dire che si stanno interessando al decoro della città? Non lo so. Intanto mi sto godendo questo piccolo grande momento: non speravo più che mi sarebbe stato concesso di guardare di nuovo la rampa senza quell'orrore. Di come vengono tenute le scalette, magari le parlerò in un'altra lettera. Sperando di non trovare tra qualche giorno un altro cartellone ancora più grande, le invio i miei più cari saluti.
Pietro Sette
Il cartellone rimosso segnalato dal lettore del Corriere |
Caro lettore,
negli anni in cui Gianni Alemanno guidava l'amministrazione capitolina, qualcuno (indoviniamo chi) pensò di risolvere qualche problema di bilancio aumentando a dismisura gli spazi pubblicitari. Producendo due effetti perversi. Primo: il massacro del paesaggio urbano, lo sfregio di vie e piazze. Secondo: la crescita esponenziale delle strutture illegali, piantate addirittura di notte, spesso sotto gli occhi dei vigili urbani. Roma è diventata irriconoscibile, ed è un indiscutibile merito di questa amministrazione se si comincia a punire gli illeciti e a risanare il contesto urbano. La sua lettera dimostra poi quanto i romani abbiano assoluto bisogno di quella manutenzione ordinaria che mette qualsiasi capitale nella condizione di non far prosperare il peggio. Se c'è un cartellone abusivo che resta al suo posto, il giorno dopo ne arriverà un altro e poi un terzo. Se al contrario, sparisce in poche ore, nessuno ci proverà più. Monsieur Jacques de La Palice ci guarda e ride. Ma è bene rammentare l'ovvio, appunto il lapalissiano, a chi ci governa, poiché spesso lo ignora.
Paolo Conti
Lettera pubblicata sul Corriere della Sera di venerdì 20 giugno 2014, pagina 14 della Cronaca romana
E' uno dei cartelloni senza scheda? allora li stanno rimuovendo davvero...
RispondiEliminaSì ma chi paga la rimozione?
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