Una riflessione semplice ma che rende chiaramente l'idea di quanto il mercato dell'outdoor romano sia unico nel suo genere.
I cartelloni, in un mondo normale, hanno un alto valore economico. Piantarli sul territorio pubblico è frutto di lavoro, gare di appalto, concorrenza. E dunque vengono mantenuti in perfetto stato, perché ognuno di essi deve produrre il massimo del reddito possibile.
A Roma no! Siccome il territorio è "
res nullius", chiunque si svegli la mattina ne installa uno e poi se non rende lo abbandona, contribuendo al degrado urbano. Ecco qualche esempio
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Piazza Ungheria, maggio 2014 |
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Via Panama, giugno 2014 |
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via Crescenzio, aprile 2014 |
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Via Radicofani, giugno 2014 |
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Via Siacci, febbraio 2014 |
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Via Ignazio Giorgi, giugno 2014 |
Il cimitero degli orrori
RispondiEliminaRIMOSSO A TEMPO DI RECORD MEGACARTELLONE ISTALLATO POCHI GIORNI FA SU C.NE OSTIENSE E SEGNALATO DA UN LETTORE DEL POLOPOLO ANTICARTELLONI. PERCHE' IN QUESTO CASO TANTA EFFICIENZA?! CAPIRLO PUO' AIUTARE AD INTERVENIRE ALTRETTANTO RAPIDAMENTE E CON LA FORZA IN MOLTISSIMI ALTRI CASI.
RispondiEliminaAnche sotto casa mia sulla Colombo c'è uno di questi mostri arrugginiti e cadenti ormai da anni. Appena ho tempo faccio la foto e la mando al vostro sito
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