mercoledì 18 giugno 2014

L'eccellente parere dell'Agenzia per il Controllo di Roma Capitale sulle modifiche a Prip e Regolamento. Un testo che rende onore a tanti funzionari onesti che lavorano per tutti noi

E' stato pubblicato oggi il parere dell'Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici del Comune di Roma sul nuovo Prip e sulle modifiche al Regolamento proposte dall'assessore Leonori.



A leggere il documento in redazione siamo stati colti da un momento di vera gioia. L'Agenzia fa delle osservazioni che potrebbero essere le nostre. Arriva a conclusioni perfette, che leggete sui siti antidegrado da anni. E addirittura, alla fine del testo, riconosce il ruolo svolto proprio dai nostri blog, come "propositivo e costruttivo". 

Il parere fa onore a chi l'ha scritto, perché privo di ogni interesse lobbistico o personale, valuta solo il bene pubblico, quello troppe volte dimenticato da una classe politica imbrigliata da logiche opache.

Torneremo su questo parere anche nei prossimi giorni perché davvero ricco di spunti e di ricerche. In questo articolo proviamo a darvi conto degli elementi principali che sono perfettamente in linea con le modifiche e gli emendamenti proposti da Bastacartelloni, Vas e Cittadinanzattiva.

Gara di Appalto

Al punto 2.2 del parere, l'Agenzia spiega che la gara è lo strumento più idoneo per l'assegnazione degli spazi pubblicitari. La sentenza 1589/2011 del Tar Sicilia, infatti, ha dimostrato che lo spazio pubblico ove installare impianti non è infinito ma "contingentato". E dunque è solo "la gara che può permettere a nuovi operatori di entrare in un mercato altrimenti caratterizzato da posizioni privilegiate e inattaccabili delle ditte che hanno conseguito in passato autorizzazioni ad utilizzare con i propri impianti gli spazi più ambìti e remunerativi".

Il parere dimostra, leggi alla mano, che i cartelloni pubblicitari possono stare sul territorio in virtù di concessioni (e non di autorizzazioni). Pertanto chi vince la gara verrà definito "concessionario" e dovrà essere scelto sulla base dell'offerta economicamente più vantaggiosa ma anche per la qualità del progetto (scelta dei materiali dei cartelloni, miglioramento del decoro urbano, recupero aree degradate, etc), nonché per le iniziative che verranno intraprese per la repressione dell'abusivismo pubblicitario.

L'esempio di Caltanissetta

Perfino Caltanissetta ha assegnato i propri impianti con una gara. Applicando lo stesso criterio usato in quella città (581 euro/mq annui), Roma varrebbe 49 milioni di euro all'anno per gli 84.130 mq previsti nel Prip per gli operatori privati. E Roma - secondo voi - vale più o meno di Caltanissetta?

No alle paline e ai parapedonali

Un altro punto che sembra sposare i nostri emendamenti, è il divieto - proposto dall'Agenzia - per la zona Unesco di "alcuni componenti pubblicitari di maggiore impatto visivo come la pubblicità sulle edicole e la paline con orologio in virtù della loro anacronistica utilità" (come fatto a Firenze). Più avanti, nella parte relativa alle modifiche al Prip, si propone di eliminare anche i parapedonali entro i 10 metri da edifici di interesse storico e architettonico.

La scadenza al 31 dicembre del 2014 di tutti gli impianti

Questo è uno dei punti fondamentali della nostra proposta, emerso ormai da anni grazie agli studi dell'architetto Bosi. L'Agenzia concorda sulla scadenza di tutti gli impianti, compresi quelli del riordino, al 31 dicembre di quest'anno. Ciò "rappresenta finalmente la chiave di volta per evitare il pericolo di proroghe e di sfruttamento illegittimo di diritti acquisiti sine die".

Chissà la proposta di Corsetti di "premiare" le ditte tenendo fuori i loro impianti del riordino come si reggerà giuridicamente dopo questo parere!!

L'articolazione del territorio suggerita è la stessa nostra

Anche qui onore a questa riflessione dell'Agenzia che sposa la nostra proposta di articolare il territorio romano non come stabilito ora dal Prip ma come prevede il PRG e quindi senza escludere dalla città storica aree di grande pregio come l'Eur.

Lo stesso si dica per gli ambiti territoriali. Si suggerisce di suddividere il territorio in 15 aree, quanti sono i Municipi. Esattamente come da noi proposto.

Norme transitorie

Questa è forse una delle nostre maggiori soddisfazioni. Chiediamo da anni che si stabilisca fin da subito cosa accadrà agli impianti esistenti. Ebbene, sentite cosa scrive l'Agenzia: "Occorre inserire nel Prip apposite disposizioni per gestire fin da subito la situazione degli impianti esistenti, in vista dell'obiettivo di ripartire da zero senza tenere in considerazione oscuri diritti acquisiti e rendite di posizione che non hanno nessuna ragione logica di esistere. Pertanto è opportuno disciplinare compiutamente le modalità di cessazione e le tempistiche di rimozione dei manufatti".

Vi sembra di leggere i nostri emendamenti? I nostri articoli sui blog? Ebbene è una grande soddisfazione sapere che un organo ufficiale indipendente suggerisca cose di buon senso come queste. Ringraziamo molto l'autore del testo, il dottor Filippo Maria Lobina.
E esamineremo in altri articoli il lavoro che è stato svolto dall'Agenzia.

un 8x3 irregolare sulle strade romane


Clicca qui per scaricare il parere completo

19 commenti:

  1. Ma che strano...a Roma un'istituzione che fa l'istituzione e non si abbassa ai giochetti mafiosi!!! Ma è' inaudito!

    RispondiElimina
  2. Ogni tanto qualcuno scrive cose sensate. Forse gli autori di questo parere hanno semplicemente viaggiato il mondo è visto che si fa così dappertutto

    RispondiElimina
  3. Gli ho dato un'occhiata ma è lungo. Dal vostro articolo sembra davvero ben scritto. Che l'aria stia cambiando in Campidoglio?

    RispondiElimina
  4. Il parere va bene ma se poi quelli che decidono del parere se ne sbattano non cambia nulla. In questa città con le chiacchiere andiamo fortissimo , è sul concreto che facciamo pena

    RispondiElimina
  5. Roma Capitale continua a sparare numeri, prima 20 ml di incasso a milano – in verità sono 8, ora 581 euro per mq. a Caltanissetta , in realtà sono 33,05!
    Che non sapessero fare i conti era abbastanza intuibile – vedi bilancio roma capitale – ma che addirittura moltiplicassero le cifre per 150 è comico….

    RispondiElimina
  6. All'anonimo delle 13.36: capisco lo sconforto, ma questo parere rafforza le tesi di chi da anni combatte. Allora le richieste delle associazioni cittadine non erano folli e campate in aria se addirittura una Agenzia capitolina chiede le stesse cose.
    All'anonimo delle 16.26: sarebbe interessante capire quale è la fonte usata dall'agenzia per calcolare le tariffe di Caltanissetta.

    RispondiElimina
  7. Scusate, io capisco che per propaganda santificate i demoni ma vorrei che fosse chiaro a tutti che "L'agenzia per il controllo" non è altro che uno strumento che il Comune di Roma ha istituito per appoggiare il proprio percorso politico. E' normale che sia in linea con quanto sostiene l'assessore e il suo segretario ma il problema di fondo rimane:
    E' corretto quello che dicono? Possibile che nessuno si rende conto tra voi ben pensanti che è tutto strumentalizzato per vendere la citta ad un monopolista Francese che ha fatto richieste ben precise?
    Viene il dubbio che una mancetta ve la sete presa pure voi....

    RispondiElimina
  8. @anonimo delle ore 16,43 del 19.6.2014 – l’Agenzia di cui parla aprendo bocca senza azionare il cervello (e soprattutto documentarsi prima) è stata istituita nel 2002 dal Consiglio Comunale, che con successiva deliberazione n. 212 del 2007 ha cambiato l’atto costitutivo proprio per stabilire che “le funzioni attribuite all’Agenzia sono esercitate in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e valutazione”: a riprova le porto l’esame molto critico anche del PRIP licenziato dalla Giunta di Alemanno, pubblicato a dicembre del 2011, dove fra l’altro chiedeva di trasformare lo schema normativo in Norme Tecniche di Attuazione e proponeva l’abbattimento di più del 50% della superficie espositiva esistente.
    Quanto al “santificare i demoni” per fare chissà quale non definita “propaganda”, arrivando a bestemmiare che sarebbe “tutto strumentalizzato per vendere la città ad un monopolista Francese che ha fatto richieste ben precise”, è pregato di specificare quali siano questi “demoni” e quale sia secondo lei la propaganda che anch’io faccio assieme agli amici di Basta Cartelloni.
    Dovrebbe soprattutto chiarire quali richieste “ben precise” abbia fatto il non dichiarato “monopolista Francese” per ottenere che gli si venda addirittura la città.
    Se vuole un confronto franco e sincero dovrebbe dimostrare perché più gare diverse, gestite dal Comune e non certo da VAS o Basta Cartelloni, fatte per di più nel rispetto della normativa europea, dovrebbero portare ad un monopolio del settore di una sola ditta, che quand’anche per assurdo si verificasse durerebbe solo 10 anni e non certo gli oltre 30 anni che è fin qui durata la gestione degli impianti del riordino (questa sì in vero regime di monopolio) che si vorrebbero tenere fuori gara proprio per continuare ad assicurarsene il monopolio esclusivo.
    Le rigiro infine la sua domanda finale sulla “mancetta”: quanto le hanno dato di mancetta a lei per fare queste insinuazioni sull’associazione Basta Carteloni che rivelano invece tutta l’imbecillità e soprattutto l’inutilità di fare un confronto costruttivo su livelli di così basso stampo.

    RispondiElimina
  9. Invito il miserabile Anonimo delle 16.43 a firmarsi e a metterci la faccia.
    E' facile nascondersi dietro l'anonimato e infangare persone appassionate ed oneste che da anni sacrificano quantità di tempo inaudite per difendere Roma dallo squallore tragico in cui i boss dell'Economia del Degrado l'hanno precipitata trasformandola in un ridicolo suk.
    Noi ci mettiamo la faccia da anni. Faccia altrettanto patetico calunniatore

    RispondiElimina
  10. Vede Bosi,
    che lei sia a servizio di dette Multinazionali è abbastanza chiaro anche da come si infervora e si sente colpito da un commento su un sito che nemmeno le appartiene e che comunque era generico e non diretto a Lei.
    Quindi mi sento stupido solo a tentare di risponderle perché lei è in mala fede e prima o poi questo verrà dimostrato.
    Per quanto riguarda i demoni santificati è un espressione che si usa quando si vuole dare adito a persone che poi così trasparenti non sono, come Lei insomma....
    Le richieste della Multinazionale sono:
    - annullate tutte le concessioni delle aziende esistenti , cambiando i regolamenti, in modo che io possa installare gli impianti dove voglio e come voglio, si perché mi serve anche la deroga al Prip che vale solo per quei poveracci che vorranno provare a farmi concorrenza con i lotti.
    lotti che devono avere prezzi alti e vincoli fortissimi in modo che non siano assegnabili.
    Io invece voglio pagarvi in natura con i miei arredi che costruisco all'estero e che valorizzo 10 volte tanto quello che li pago, così annulliamo pure quelle piccole aziende Italiane che vorrebbero fornirli.
    ah in ultimo dimenticavo, visto che non ho nessuna voglia di confrontarmi con le istituzioni, visto che già siamo d'accordo, perfavore tenete conto degli strumenti di propaganda popolare che ho ben istruito (già utilizzati a suo tempo nel mio paese con grande successo) perché cosi uccidendo il tessuto imprenditoriale della vostro paese avrete la scusa che l'avete fatto per il popolo.... Mi raccomando non rimuovete i cartelli abusivi, quelli delle aziende decadute, quelli annullati perché provvisori altrimenti date l'impressione che in fondo la citta si poteva pulire, facendo regole rispettate ed aiutando chi prova a campare nel mare di abusivismo esistente.
    Bosi visto che fa tanto il saputello si vada a leggere su qualche enciclopedia il significato di monopolio, cerchi di non offendere il prossimo solo perché vuole dare scuse non richieste, ragioni con serenità tra la differenza di avere una concessione per 10 anni e invece stare sul mercato per venti senza una certezza perché c'è un procedimento che deve durare tre mesi e dura invece vent'anni.

    RispondiElimina
  11. questo è certamente un troll.........

    RispondiElimina
  12. Brutto cartellonaro o troll della minchia. Fuori dai coglioni!

    RispondiElimina
  13. @anonimo delle ore 20,19 del 19 giugno 2014 – I toni da vero gentiluomo che mi ha voluto dedicare mi hanno ricordato la seduta della Commissione Commercio del 6 marzo scorso quando nell’intervallo mi sono intrattenuto a parlare in particolare con il sig. Ranieri Randaccio della ditta SCI (lo conosce per caso ?) a cui ho ricordato che al 31 dicembre di quest’anno scadono per l’appunto tutte le concessioni degli impianti del “riordino”, che secondo lei invece a chiedere che siano tutte annullate sarebbe non tanto la normativa vigente in materia e non solo questa non specificata “Multinazionale”, visto che poco prima ha detto che sarei al servizio di più “Muntinazionali” (ma quante sono ?). Quel giorno per tutta risposta il sig. Ranieri Randaccio mi ha detto che non era vero niente (come sta lasciando intendere ora anche lei) e che stavo facendo un “comizio” ed ha insistito nel continuare ad affermarlo anche quando gli ho citato puntualmente le diverse fonti normative, ricordandogli che l’art. 7 del vigente Regolamento prevede espressamente i bandi di gara per l’assegnazione delle gestione degli impianti: a quest’ultimo riguardo il sig. Randaccio si è permesso di accusarmi di volere i bandi per fare il gioco delle multinazionali (come guarda caso fa anche lei). Gli ho risposto sempre più seccato da queste sue evidenti provocazioni che non c’era a questo punto possibilità alcuna di parlare con lui se continuava a fare il sordo che non vuol sentire: fra una frase e l’altra del diverbio che c’è stato fra noi è arrivato a rinfacciarmi sfacciatamente di stare dalla parte delle multinazionali ed in particolare della IGPDécaux.
    Gli ho risposto a questo punto che se continuava ad affermare queste sue accuse mi riservavo di denunciarlo per diffamazione: non posso rispondere la stessa cosa anche con lei, perché vigliaccamente si copre dietro un comodo anonimato che le premette di sputare impunemente tutto il veleno che vuole, ma per un opportuno confronto le metto in risalto che il sig. Ranieri Randaccio non è venuto a partecipare alla seduta successiva nel corso della quale lo stesso dott. Francesco Paciello ha confermato sia la scadenza del 31 dicembre 2014 che l’obbligo di fare per legge i bandi, di fronte anche all’avv. Ettore Corsale dell’A.I.P.E. che non ha affatto contestato questi dati ormai consolidati e ribaditi anche dall’Avvocatura Comunale lo scorso venerdì 13 giugno.
    Il trattamento che mi ha voluto riservare quel giorno il sig. Ranieri Randaccio mi ha insegnato che non merita rispondere alle sue provocazioni, anche perché l’esperienza mi ha fatto scoprire che quando semini bene poi il tempo di dà sempre ragione e ti fa raccogliere i giusti frutti, alla faccia di chi ti vuole male..
    La lascio quindi nel fango da cui proviene e mi sembra di capire che le piace restare, perché per me da lì proviene chi non ha il coraggio di dichiararsi per nome e cognome e di sottoporsi ad un confronto aperto e sereno.

    RispondiElimina
  14. Io la propaganda alle multinazionali monopoliste francesi (o inglesi , tedesche , spagnole ecc) gliela faccio pure senza la mancetta, però in cambio voglio tutti i benefici (bike sharing, arredi , bagni pubblici , pensiline ecc) che queste ditte portano in tutte le città dove operano mentre qui oggi, con le 400 ditte romane, non esiste , anzi abbiamo una situazione della cartellonistica unica in europa e che fa ridere pure il 4° mondo.

    RispondiElimina
  15. @anonimo delle ore 10,37 del 20.6.2014 - Forse non si è accorto che tanto il PRIP così come licenziato dalla Giunta Capitolina quanto ancor più gli emendamenti proposti congiuntamente da VAS, Basta Cartelloni-Francesco Fiori e Cittadinanzattiva prevedono che il parco impianti da porre a gara (che scaturirà dalla distribuzione sul territorio dei 138.000 mq. operata dai Piani di Localizzazione) allo stesso modo di come fanno tutte le principali città d'Europa deve essere riservato a:
    - servizio di Bike Sharing, che se verrà deciso per 300-400 stazioni impegnerà comunque al massimo appena il 10-15% dei complessivi 138.000 mq.;
    - elementi di arredo urbano di pubblica utilità (bagni pubblici, pannelli informativi, panchine ecc. ecc.), contenenti in via accessoria superficie pubblicitaria o riferiti ad impianti collegati al finanziamento dei medesimi elementi di arredo urbano come servizi di pubblica utilità;
    - impianti per affissione diretta, pubblicità esterna, che costituirà la quota maggiore dei 138.000 mq..
    Questa tripartizione del parco impianti comporterà di per sé l'obbligo di indire quanto meno più di un bandi ed assicura quindi dal rischio di un unico monopolio assoluto di una sola ditta pubblicitaria o di una Associazione Temporanea di Imprese (ATI).

    RispondiElimina
  16. Ma questo blog è meglio di novella 2000!!!! tutti che si offendono per tutto e nessuno che fa analisi obbiettive! dovreste apparire su "il trash del web" se non foste così noiosi....

    RispondiElimina
  17. Allora vai a leggere un altro sito che ti aggradi di piu'

    RispondiElimina
  18. Scrotino strike back!!!

    RispondiElimina
  19. Se prendete l'esempio di Caltanissetta non avete capito niente. Li la gara d'appalto è stata fatta dal dirigente del comune L'Architetto Armando Amico, uno dei più grandi TANGENTISTI ITALIANI, per far si che nessuno partecipasse alla gara, cioè per scoraggiare tutti, e fare in modo che le tre aziende concessionarie presenti potessero continuare a lavorare in un regime di oligarchia, stabilendo prezzi e modalità a loro piacimento. Lo stesso Architetto corrotto si serve dei Vigili Urbani per punire chiunque a Caltanissetta vuole esercitare la professione pubblicitaria, oppure, punire i commercianti attraverso multe a chi non fa pubblicità con queste ditte.
    Saluti

    RispondiElimina