sabato 26 aprile 2014

Viaggio nel degrado che accoglie i turisti venuti a Roma per la canonizzazione dei Papi: stazione San Pietro

Dopo aver passato la distesa di cartelloni e bancarelle di Via Gregorio VII,  arriviamo alla stazione di San Pietro.

In basso cartelloni e sosta selvaggia. In alto, graffiti sui pannelli anti-rumore
Prima del sovrappasso della ferrovia: quattro cartelloni, a distanza ravvicinata (meno di 15 metri) l'uno dall'altro e quindi in palese violazione del regolamento comunale affissioni.

Due dei quattro impianti sono senza pubblicità
Manifesti abusivi sul ponte ferroviario, alcuni risalenti a 4 anni fa
Cartoline da San Pietro...

Nemmeno gli impianti sui terreni della stazione hanno la pubblicità (22/4)


I turisti scesi dal pullman vedono i pilastri della ferrovia pieni di manifesti abusivi dei politici locali.


I muri della stazione di San Pietro sono ridotti così. E abbiamo visto che ci sono pure i graffiti sui pannelli di vetro dei binari, che verranno immortalati nelle foto scattate dal treno, come le foreste di antenne televisive.

Dunque, ricapitoliamo: cartelloni, bancarelle, manifesti abusivi, graffiti, sosta selvaggia.

Questa è la "Grande Bellezza" che accoglie i turisti venuti a Roma per la canonizzazione dei Papi.

1 commento:

  1. Alcuni anni fa mi trovai in vacanza a Santo Domingo mentre I dominicani stavano per votare. I muri erano coperti di manifesti di politici con promesse di ogni genere. Oggi Roma si presenta addirittura peggio. Quel paese del terzo mondo era come la capitale di Italia del 2014, la capitale del cattolicesimo che si mostra in mondovisione il punto più basso della sua decadenza moderna.

    RispondiElimina