giovedì 3 aprile 2014

I muri della sede Ama di Via Maiella: se non puliscono quelli, figuriamoci il resto della città...

Secondo fonti dell'assessorato all'ambiente, il servizio di cancellazione graffiti prevedeva nel 2012 la sorveglianza delle aree ripulite per evitare il ripetersi degli imbrattamenti. Servizio a quanto pare estinto.

Prova ne sia lo stato dei muri esterni della sede Ama di Via Maiella, nei pressi di Piazza Sempione.








E se questo è il livello d'impegno profuso dall'Ama nel mantenere pulita la propria sede (e i propri mezzi di lavoro), immaginatevi com'è ridotto il resto di Montesacro. CHE SUCCEDE, ASSESSORE MARINO?


3 commenti:

  1. Chi è sporco a casa propria come fa ad essere pulito fuori casa? Ma avete visto cosa sta accadendo con l'acido che corrode le vetrine? Ci sono strade commerciali di Roma con tutte le vetrine sfregiate. E i negozianti non dicono nulla?

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    1. Non sappiamo se i negozianti con le vetrine corrose dall'acido abbiano protestato. Qualcuno di loro avrà forse provveduto a sostituirle, senza denunciare il fatto. Ma c'è di sicuro che un'altissima percentuale di romani si è oramai arresa o abituata a vivere in mezzo al degrado, oppure - addirittura - ci vive bene!

      Saprai, caro anonimo, che ci sono commercianti (tanti) che lasciano gli orridi adesivi dei traslocatori sulle porte dei negozi e sulle vetrine, non preoccupandosi minimamente di cancellare le scritte, ritenute a volte un elemento quasi caratteristico, difficile quanto inutile da estirpare, "tanto poi le rifanno il giorno dopo". E non parliamo dell'area davanti ai negozi usata spesso come posacenere o parcheggio dagli stessi operatori....

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  2. Piccola analisi storica del fenomeno Cartellopoli-Roma:
    L'unica certezza e' che un manipolo di banditi ha negli ultimi anni completamente devastato Roma violando ogni tipo di norma paesaggistica, del codice civile, del codice della strada, del codice penale sfregiando e deturpando quella che era la Citta' piu' bella del mondo e rendendola un posto insicuro e brutto a proprio esclusivo beneficio e piacimento. Tutto cio' e' avvenuto con la copertura politica di altri collusi. Almeno in un Posto normale (non Roma, chiaramente, dove ormai tutto funziona al contrario e qusti soggtti vengono definiti da chi avrebbe il dovere di tutelare il Patrimnio mondiale che Roma rappresenta "ditte storiche") questa sarebbe la descrizione oggettiva di quanto successo a Roma. In conclusione, dopo l'ennesima presa in giro delle istanze civiche (10.000 firme , qualcuno le ha dimenticate) e' finalmente ARRIVATA L'ORA DI ALZARE IL TIRO DELLO SCONTRO. E' INEVITABILE!

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