Chissà se nell'incontro tra Marino e i presidenti dei Municipi, lo scorso 21
giugno, si è parlato davvero di decoro urbano? Di certo, sono stati affrontati molti argomenti,
dai servizi sociali alla manutenzione delle strade. Ma di quelle che dovrebbero
essere le competenze principali dei Municipi, cioè la cura del territorio e la difesa di un decoro minimo di città, nessuno parla. Come mai?
Eppure nel suo programma elettorale, Marino aveva scritto
chiaramente che occorre istituire dei presìdi di quartiere che gestiscano e
coordinino le attività contro il degrado (cancellazione scritte, rimozione manifesti, ripristino arredo urbano). L'idea l'ha mutuata dal programma per la legalità e il decoro di Bastacartelloni e dunque oggi ci teniamo a
ricordarglielo. A lui e a tutti i presidenti dei 15 municipi.
E' importante che il nuovo Sindaco dia subito un segnale
alla città sul nuovo corso e sulle cose da fare sul decoro: c'è da stroncare il
fenomeno degli adesivi di traslocatori e serrandari; c'è da staccare migliaia di
manifesti e impedire che ne vengano attaccati di nuovi; c'è da coprire scritte e
tags da ogni superficie e studiare sistemi per arginarle su base quotidiana. Senza l'opera dei
Municipi e la collaborazione dei cittadini (tramite le organizzazioni di
volontariato) tutto resterà sulla carta. Un sogno che ancora una volta si
trasformerà in una profonda delusione per chi crede che Roma possa
migliorare.
L'esempio lo ha dato lo stesso Marino quando ha beccato in flagrante alcuni uomini dell'Ama che gettavano il vetro nei cassonetti dell'indifferenziata. Non è pensabile che sia il primo cittadino a dover seguire
questi aspetti. Ecco che il ruolo dei Municipi e di un Ufficio Speciale per il
Decoro sarà indispensabile. Basta mettere in pratica quelle due o tre cose di buon senso applicate nei paesi civili: un addetto al monitoraggio del territorio, una squadra di operatori AMA pronti a intervenire, un rapporto diretto con i cittadini attraverso l'accoglimento e il riscontro quotidiano delle segnalazioni. Infine, aggiungiamo il riconoscimento di quei volontari che aiutano a tenere pulito il quartiere. Una collaborazione virtuosa tra cittadini e istituzioni di prossimità. Perché non c'è decoro urbano, senza l'impegno dei municipi.
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