Il punto critico della mobilità/viabilità a Roma è il numero elevatissimo delle auto in sosta lungo le strade. Il primo obiettivo da avere chiaro è liberare le strade dalle auto ferme. Le leve su cui agire sono note ma non si ha il coraggio di usarle perché impopolari. Oggi i vigili non sono la soluzione.
Via Civinini, Parioli: le auto in doppia fila bloccano quotidianamente il transito dei bus |
Si parte dalla doppia fila o dalla sosta vietata che viene tolta con l'arredo urbano e col dimensionamento corretto della carreggiata. Traccio una carreggiata larga quanto basta per il passaggio dei mezzi e tolgo tutto lo spazio che avanza che può essere destinato a ciclabili, preferenziali, marciapiedi, aiuole. O per parcheggi a spina ma questa è una soluzione nell'immediato in attesa di scelte più coraggiose. Una volta tolta la sosta irregolare e la doppia fila, pericolosa e principale fonte di incidenti, (NB ad oggi interessa tutte le strade di Roma con più di una corsia), i flussi saranno automaticamente molto più scorrevoli. In contemporanea bisogna investire sui parcheggi sotterranei e sul miglioramento dei mezzi pubblici. Nessun mezzo
pubblico, neanche quelli svizzeri, sono in grado di funzionare se non gli si libera lo spazio in cui muoversi.
I Lungotevere soffrono anche della doppia fila dei pullman turistici che congestionano il traffico |
Riassumendo i punti fondamentali sono:
1) Utilizzo di leve collaudate per la riduzione delle auto private per riportare il numero delle auto entro le medie europee con la consapevolezza di dover prendere posizioni impopolari. Un'auto per famiglia è la media corretta.
2) Il posto auto gratis non è un diritto che si acquista con l'auto (chi non ha l'auto potrebbe chiedere lo stesso spazio per metterci delle fioriere).
3) Riduzione delle carreggiate ed utilizzo dello spazio residuo a favore della collettività e del trasporto pubblico.
Questi concetti possono essere applicati a qualsiasi strada, il compito delle associazioni cittadine che condividono questi punti, si limiterebbe alla segnalazione su quale via applicarla o consigliare su come utilizzare lo spazio residuo.
In una città popolata da ggente che preferirebbe vendersi le figlie piuttosto che cedere il posto auto sotto casa, quanti se la sentiranno di portare avanti queste proposte?
RispondiEliminaAnalisi lucida e condivisibile: speriamo solo che qualcuno della "mobilità" la legga e poi faccia sua.
RispondiEliminaO si mette mano alle regole del traffico in maniera pesante, o si resterà sempre la città da terzo mondo che siamo oggi. Ottimi i consigli che ha inviato Stefano
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