lunedì 24 giugno 2013

Ancora sulla mobilità: le riflessioni e i suggerimenti di un lettore

Dopo il nostro articolo di ieri su quanto stanno mettendo in pratica a Bologna e Parigi per ridurre la sosta selvaggia e fluidificare il traffico, riceviamo da Stefano B. questa interessante email. Si tratta non tanto di idee di un singolo o di un gruppo di persone, ma constatazioni, dati di fatto ormai sperimentati in tutto il mondo. Le uniche ricette per passare ad una città 2.0

Il punto critico della mobilità/viabilità a Roma è il numero elevatissimo delle auto in sosta lungo le strade. Il primo obiettivo da avere chiaro è liberare le strade dalle auto ferme. Le leve su cui agire sono note ma non si ha il coraggio di usarle perché impopolari. Oggi i vigili non sono la soluzione.

Via Civinini, Parioli: le auto in doppia fila bloccano quotidianamente il transito dei bus

Si parte dalla doppia fila o dalla sosta vietata che viene tolta con l'arredo urbano e col dimensionamento corretto della carreggiata. Traccio una carreggiata larga quanto basta per il passaggio dei mezzi e tolgo tutto lo spazio che avanza che può essere destinato a ciclabili, preferenziali, marciapiedi, aiuole. O per parcheggi a spina ma questa è una soluzione nell'immediato in attesa di scelte più coraggiose. Una volta tolta la sosta irregolare e la doppia fila, pericolosa e principale fonte di incidenti,  (NB ad oggi interessa tutte le strade di Roma con più di una corsia), i flussi saranno automaticamente molto più scorrevoli. In contemporanea bisogna investire sui parcheggi sotterranei e sul miglioramento dei mezzi pubblici. Nessun mezzo
pubblico, neanche quelli svizzeri, sono in grado di funzionare se non gli si libera lo spazio in cui muoversi.


I Lungotevere soffrono anche della doppia fila dei pullman turistici che congestionano il traffico

Riassumendo i punti fondamentali sono:
1) Utilizzo di leve collaudate per la riduzione delle auto private per riportare il numero delle auto entro le medie europee con la consapevolezza di dover prendere posizioni impopolari. Un'auto per famiglia è la media corretta.
2) Il posto auto gratis non è un diritto che si acquista con l'auto (chi non ha l'auto potrebbe chiedere lo stesso spazio per metterci delle fioriere).
3) Riduzione delle carreggiate ed utilizzo dello spazio residuo a favore della collettività e del trasporto pubblico.


Questi concetti possono essere applicati a qualsiasi strada, il compito delle associazioni cittadine che condividono questi punti,  si limiterebbe alla segnalazione su quale via applicarla o consigliare su come utilizzare lo spazio residuo.

3 commenti:

  1. In una città popolata da ggente che preferirebbe vendersi le figlie piuttosto che cedere il posto auto sotto casa, quanti se la sentiranno di portare avanti queste proposte?

    RispondiElimina
  2. Analisi lucida e condivisibile: speriamo solo che qualcuno della "mobilità" la legga e poi faccia sua.

    RispondiElimina
  3. O si mette mano alle regole del traffico in maniera pesante, o si resterà sempre la città da terzo mondo che siamo oggi. Ottimi i consigli che ha inviato Stefano

    RispondiElimina