lunedì 3 dicembre 2012

Prip: nuovo emendamento della Commissione Commercio. In aula prima della fine della legislatura?

Torniamo a parlare del Prip, il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari, che giace nei cassetti del Campidoglio da tempo. E' un argomento tecnico che forse non interesserà tutti i nostri lettori, ma è davvero rilevante per le sorti future di Roma.

Cominciamo dalla notizia più recente: la Commissione Commercio, quella presieduta da Ugo Cassone, ha approvato nei giorni scorsi un nuovo emendamento al Piano che va a sostituire quello precedente, messo a punto sempre dalla Commissione che faceva ridere, se non piangere. Il nuovo testo è sicuramente migliore (e ci voleva poco) ma ancora non è quello che ci vuole per dare dignità al Prip. Il Piano, infatti, se venisse approvato così com'è e solo con questo emendamento sarebbe del tutto sbagliato.

Proviamo a spiegare in parole povere (ci scuseranno gli addetti ai lavori) perchè anche questo nuovo emendamento proposto dalla Commissione non è sufficiente:

1) Non trasforma la prima parte del piano in Norme Tecniche di Attuazione (oggi è uno schema normativo quindi senza nessuna forza vincolante).
2) Fa salve le deroghe al Codice della Strada, che invece devono essere abolite nella quasi totalità.
3) Precisa che i Piani di Localizzazione (gli strumenti pratici con cui si mette all'opera il piano) debbano essere redatti dal Comune. Questo è bene e sicuramente è nell'ottica da noi richiesta, dato che nella versione precedente i piani potevano essere affidati alle ditte (figuriamoci). Ma occorre che sia fatta chiarezza sul numero di tali Piani di localizzazione: uno per municipio come scritto nell'emendamento (cioè 19) o uno per ambito territoriale come scritto nel Prip (cioè 9)?
4) Permette ai cartelloni fuori dalla procedura di riordino - la gran parte di quelli installati a causa della sciagurata delibera 37 - di sopravvivere fino alla scadenza del titolo autorizzativo. Ma quale titolo? Questi impianti sono solo inseriti in banca dati ma non hanno alcuna autorizzazione. Dunque non si capisce cosa voglia dire questo articolo.

Ci sono altre contraddizioni e incongruenze sulle quali ora non entriamo. Accanto ad aspetti che vanno in una direzione giusta (maggiore trasparenza della banca dati pubblicata su internet e dispositivi satellitari per controllare il movimento dei cartelloni) ci sono troppi punti confusi e contraddittori.

Basta Cartelloni ha già presentato i propri emendamenti al Prip. E anche Vas, con l'arch. Bosi, lo ha fatto.

Analizzeremo nel dettaglio questa proposta della commissione commercio e presenteremo una nuova versione dei nostri emendamenti, in modo da spiegare a tutti i consiglieri comunali il rischio di approvare un Prip sbagliato e i vantaggi di uno giusto.

La gran parte dei consiglieri non capirà neanche di che si parla. Ma noi dobbiamo provarci lo stesso. Secondo alcune voci, Alemanno e Bordoni vorrebbero fare un blitz e approvare il Prip prima della scadenza della legislatura. Non sappiamo se sia vero, l'importante è che sia un Piano emendato e completo. Altrimenti meglio niente!

11 commenti:

  1. Meglio niente.

    Mi pare che io e alcuni altri avevamo previsto l'accelerazione del PRIP verso fine legislatura, come atto puramente formale da rivendersi politicamente secondo le 2 seguenti possibilità (che prescindono da merito del provvedimento):
    1. io ho aprovato il PRIP, ho fatto tutto quello che dovevo fare per regolamentare la carellonistica, sei tu nuova amministrazione che, non attuandolo, sei responsabile dello schifo;
    2. il PRIP è stato bocciato?, allora sei tu opposizione che parli parli, ma quando si tratta di "regolamnetare" la situazione non aprovi il testo fondamentale.

    In ogni caso è un cetriolo per la nuova amministrazione, comunque preferisco la seconda ipotesi.

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  2. Senza contare che BORDONI avrebbe preso 2 piccioni con una fava:

    1. nel corso della sua legislatura ha consentito di fare a tutti quelo che gli pare e quindi ha adempiuto alle richieste delle sue lobby di riferimento, ma ha chiuso con un atto che formalmente lo tutela;

    2. nel corso della prossima legislatura lo schifo sarà talmente esteso che neanche mandrake riuscirebbe a risolvere la situazione (allo stato attuale ci vorrebbero 20 anni per bonificare la città), quindi è la prossima amministrazione responsabile dello schifo.

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  3. Non mi fido di questi Signori e VOTO DECISAMENTE "ALTRIMENTI MEGLIO IL NIENTE".

    E' decismente meglio che chi succederà a questi individui prenda in mano il casino Cartellopoli SENZA ALCUN CONDIZIONAMENTO PRECONFEZIONATO A TAVOLINO DA CHI APPOGGIA LA SCEMPIO DI ROMA.

    Mc Daemon

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  4. Faccio anzitutto presente che i Municipi di Roma saranno ridotti a 15 forse già a partire dalle prossime elezioni comunali, per cui i Piani di Localizzazione per ogni Municipio si ridurrebbero da 19 a 15.
    Metto in evidenza in secondo luogo che l'eventuale approvazione del PRIP prima della fine dell'attuale consiliatura avrebbe una chiara finalità di propaganda elettorale più che di effettiva volontà di fare l'interesse della città di Roma.
    In questo malaugurato caso faccio presente a Wanderobo che quel che verrebbe ad approvare questo Consiglio Comunale non é fortunatamente la Bibbia, per cui il vero cetriolo per la nuova amministrazione sarebbe in tal caso quello di dover modificare ed integrare il PRIP per farlo diventare un vero e proprio Piano Regolatore degno di questo nome.

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  5. Sottoscrivo le parole di Rodolfo Bosi.
    Un Piano Regolatore non è il Corano per cui anche se la Giunta Ale-Danno ci lascerà con l'epitaffio di un PRIP costruito su misura per i suoi amici cartellonari possiamo sperare che i loro successori siano meno collusi e accoglieranno le nostre richieste di emendamento.
    Certo, ricordando gli eventi del 24 novembre 2011, non bisogna pensare che la nostra battaglia finalmente potrà essere vinta con facilità.

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  6. Il PTRIP di bordoni,alemanno, paciello e cassone?!...ahhahhahhahhhahhhahhhahh

    aahhhaaaaahhahhhhhhhahhhhhahhhhhhahhh!!!!

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  7. Nell'analisi ha ragione wanderobo. Il rischio è poi un altro: Alemanno e Bordoni potranno dire a gran voce di essere stati i primi ad approvare un prip, mentre chi li ha preceduti ha solo perso tempo. Per cui potrebbero chiedere agli elettori un secondo mandato per attuare il Prip e "ripulire la città". I meno avveduti e i meno informati (cioè tutti) potrebbero pure dargli retta.
    Ha ragione anche Rodolfo Bosi quando scrive che la nuova maggioranza (se diversa dall'attuale) in una prossima legislatura potrebbe modificarlo e migliorarlo. Ma la domanda è: quelli che oggi fanno l'opposizione e che consentiranno di approvare un piano schifoso, domani lo cambieranno? Se il Pd vuole si può mettere di traverso subito e imporsi: o si accettano le modifiche delle associazioni o niente Prip. Vedremo se lo farà.

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  8. Questi 5 anni hanno dimostrato una cosa: Bordoni è un puro animale politico, pronto a difendere nella sostanza le lobby di riferimento, ammiccando formalmente agli interessi della collettività. Il suo cinismo e scaltrezza sono sotto gli occhi di tutti. Il PRIP faceva parte ab origine di una precisa stategia politica: prima ti faccio una delibera che ti permette di fare quello che vuoi e che crerà una situazione ingestibile, poi, con calma, mi dedico al PRIP, a uso e consumo dei creduloni, che utilizzerò quando mi fa comodo come argomento politico (quante volte Bordoni, in situazioni di difficoltà ha annunciato che però c'era o a breve ci sarebbe stato il PRIP?).
    Lo ripeto il PRIP è per Bordoni un puro atto formale/procedurale, da utilizzare come foglia di fico per coprire la devastazione di Roma e da approvare all'ultima seduta utile (nella sua mente diabolica sono sicuro che questo era già tutto previsto). Alla fine lo farà approvare, ne sono certo, ma tra un PRIP inutile e dannoso e niente, preferisco niente, secondo me è più facile ricominciare da zero alla prossima legislatura, ammesso e non concesso che ci siano amministratori interessati e che ci capiscono qualcosa della materia, piuttosto che coninuare a modificare integrare, aggiungere continuamente norme che creano solo confusione.
    In ogni caso seocndo me il PRIP, anche se previsto dalla legge, non serve, perché le norme già ci sono e lo dimostra il parco di via Tina de Filippo, se uno vuole i caretlloni li rimuove seduta stante (fermo restando che verranno ricollocati, ovviamente).

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  9. ^^^^^Sottoscrivo in pieno ogni riga dell'ultimo commento di wanderobo.

    Mc Daemon

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  10. La cosa migliore da augurarsi a questo punto non é soltanto che il Consiglio Comunale in carica non faccia ulteriori danni oltre quello che ha già fatto con le modifiche ed integrazioni apportate al Regolamento con la delibera n. 37/2009, ma che il consiglio Comunale che scaturirà dalle prossime elezioni metta l'approvazione del PRIP che vorremmo noi come nessità urgente ed inderogabile per dare soluzione in modo defintivo al settore delle affissioni pubblicitarie.
    Per garantirci questo occorre predisporre tutti assiemne una proposta unitaria da presentare come prodotto finito a tutte le forze politiche che si candideranno alle prossime elezioni, anche in considerazione della loro più totale ignoranza per lo più della materia, per invitarle a farlo proprio ed inserirlo nei ispettivi programmi elettorali,ovviamente con l'augurio che a vincere sia poi la coalizione che ha sposato la nostra proposta e l'ha messa nel proprio programma.

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  11. ^^^ Quella dell'Arch. Bosi mi sembra una proposta programmatica ottima.

    Mc Daemon

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