Sulla prima pagina della cronaca di Roma di ieri è uscito questo articolo della ottima Forgnone.
Da quanto riportato nell'articolo sembra proprio che stavolta qualcuno l'abbia fatta grossa, non rendendosi conto che l'ottima visibilità dei cartelloni Nevada (la stragrande maggioranza dei quali installati in violazione delle norme e regolamenti vigenti), non è passata inosservata neanche ai comitati cittadini, compreso il nostro. E allora ci siamo fatti un breve giro in città e abbiamo avuto conferma che la quasi totalità di questi è in violazione di qualche norma, e abbiamo preso appunti.
Ma la domanda che ci è venuta subito spontanea è stata: ma perchè il Comune non utilizza le sue plance per pubblicità di questo tipo? Il problema dell'ambandono degli animali nei periodi estivi è o non è un problema di rilevanza sociale? Quindi quale migliore veicolo per trasmettere l'ottimo messaggio pubblicizzato da Conti che gli impianti comunali?
Eppure la scelta è stata diversa. Forse qualcuno chiederà conto delle spese di questa campagna pubblicitaria.
E inoltre, secondo il Regolamento Comunale sulle Affissioni, l'inserzionista dove essere multato se si avvale di impianti irregolari. Siamo arrivati al paradosso che il comune dovrebbe automultarsi!!
E non finisce quì. Siamo solo al primo atto...
E inoltre, secondo il Regolamento Comunale sulle Affissioni, l'inserzionista dove essere multato se si avvale di impianti irregolari. Siamo arrivati al paradosso che il comune dovrebbe automultarsi!!
E non finisce quì. Siamo solo al primo atto...
Per favore linkate l'articolo di Repubblica nella sezione "ultimi articoli di stampa" qui a destra.
RispondiEliminaInvito tutti i lettori del blog a lasciare commenti all'articolo citato su Repubblica.it Roma.
Qualcuno dovrà spiegare come mai questa campagna pubblicitaria è stata assegnata ad una ditta cartellonara..(special communication s.r.l)che a sua volta si è servita non dei propri impianti ma di quelli CHIACCHIERATISSIMI (diciamo così..) della Nevada.
MA IN COMUNE..
La mano destra lo sa cosa fa la mano sinistra?
O invece pur sapendolo benissimo fanno finta di niente?
NON DATE IL VOTO AL SINDACO GIANNI ALEMANNO E AL PDL UNICI RESPONSABILI DELLO SCEMPIO DEI CARTELLONI ABUSIVI!!!
RispondiEliminaIN GALERA DELINQUENTI!!!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminala (mano) destra fa e la sinistra gli da una "mano"
RispondiEliminaI porci amministratori sguazzano nella mangiatoia che hanno creato...ma prima o poi finiranno strozzati !
RispondiEliminaMAFIE E CORRUZIONI DIETRO I CARTELLONI
Ho eliminato il mio commento perché volevo essere equanime, dire all'anonimo qui sopra che non è vero che solo Alemanno e il PDL sono responsabili dello scempio dei cartelloni romani, se non altro perché il PD ha governato Roma per 20 anni senza scalfire il potere dei cartellonari (fatto salvo il tentativo di Veltroni fallito miseramente per le minacce a quest'ultimo).
RispondiEliminaAl tempo stesso è vero che mai come negli ultimi due anni i cartelloni abusivi, installati sui marciapiedi, gli spartitraffico etc. sono aumentati in ogni angolo della città e questo "grazie" alla delibera scritta dalla giunta Alemanno, la 37/2009.
Ormai le responsabilità sono evidenti a tutti: Assessorato al Commercio ed Ufficio Affissioni, con il beneplacito del Comune, hanno dato il via all'invasione definitiva dei cartelloni per motivi che nulla hanno a che vedere con il bene di Roma.
Quali siano i motivi, lo scopriremo ben presto.
Mi riallaccio a 2 post precedenti: Paciello/BORDONI ha scoperto le carte, dopo mesi di parole vuote tipo decoro, sinergia con le altre strutture competenti, collaborazione con i cittadini, cosa ci dice il buon paciello/BORDONI?
RispondiEliminaChe siccome a Roma non si potrebbe piantare neanche un cartellone allora autorizziamo tutto (delibera 37/2009), con buona pace del decoro tanto invocato (a parole). Che il censimento in banca dati non è titolo autorizzativo... ???? e allora se non un titolo autorizzativo come fanno i cartelloni a essere piantati???, come fanno a sopravvivere per anni??? come fanno poi a essere ricollocati se non avevano neanche un titolo autorizzativo originario. A che serve la banca dati??? rispondo io: a permettere il proliferare di impianti al di fuori del circuito autorizzativo "normale", così in sostanza i cartelloni possono essere messi ovunque, dal punto di vista formale però il Comune può dire che non ha autorizzato niente, ed è anche il motivo per cui il Comune dichiara che a Roma ci sono 30.000 cartelloni, certo 30.000 saranno solo quelli "regolari", cioé autorizzati, mentre non si prendono in considerazione quelli non autorizzati, ma comunque presenti in banca dati. Che gente schifosa amministra questa città.
fosse solo la città, è uno schifo a tutti i livelli, avete mai provato a lavorare per la P.A.? beh, scordatevi i soldi, tanto questi mafiosi lo sanno che sono intoccabili, inutile fargli causa se va bene cade tutto in prescrizione, altrimenti si rischia pure di pagare le spese legali e i danni. Una banda criminale è al comando del paese che sia per i cartelloni romani la TAV in val di susa, la monnezza a Napoli o il terremoto a l'Aquila è tutta la stessa cricca!
RispondiEliminaLe mafie sono dilagate, ma quello che è ancora più grave e che ormai nessuno vuole dire più di no: i politici, a qualsiasi livello, eseguono gli ordini che vengono dall'alto, spesso dettati da accordi con le varie lobby che di fatto sono rappresentate in Parlamento.
RispondiEliminaOgni voto, decisione presa è di tipo politico e quasi sempre va a cozzare contro l'interesse collettivo e dei cittadini.
In Italia chi comanda sono poche decine di persone, il resto tutti passacarte senza responsabilità, che eseguono senza fiatare per conquistare la loro miserabile poltrona.
Ma è ora di muoversi, di ribellarsi, ma di persona, non più solo dietro gli articoli di giornale o i forum !
POLITICO ATTENTO , LA PROSSIMA VOLTA VAI A BLATERARE IN GALERA
Prima che l'articolo su Repubblica.it sparisca dalla homepage PREGO di linkarlo nella sezione "ultimi articoli di stampa".
RispondiEliminaQuesto post infatti tra poco sarà rintracciabile tra i "più vecchi" e magari nuovi lettori non potranno leggere l'articolo di Repubblica.it
Via Aurelia Antica, tra Largo Perassi e Largo Don Guanella, appena rifatta. Stanotte spuntati tre pali pronti ad accogliere altrettanti cartelli, probabilmente della DNN a giudicare dai pali (ci si fa l'occhio e si diventa esperti).
RispondiEliminaLa domanda che attende risposta è: come mai continuano a piantare cartelloni nonostante ce ne siano MIGLIAIA vuoti (spazio disponibile)?
RispondiEliminaForse la Guardia di Finanza e la Magistratura potrebbero trovare la risposta.
se ci dessero 1 euro per ogni volta che abbiamo invocato guardia di finanza e magistratura potremmo fare concorrenza alla mafia
RispondiEliminahttp://roma.repubblica.it/cronaca/2011/07/31/news/la_pubblicit_del_comune_sugli_impianti_illegali-19845812/
RispondiEliminaComunque "o sistema" funziona bene, dal loro punto di vista: io faccio un super-abuso, con manodopera a nero e senza regole di sicurezza, eccetera (ovviamente questi "cantieri" non seguono regole) e il comune non solo non mi sanziona, ma mi paga una pubblicità (soldi pubblici) e se proprio qualcuno rompe le scatole, da un lato sposto il cartellone e continuo ad incassare, ma il committente paga la multa (sempre con soldi pubblici). Poca spesa, molto guadagno.
RispondiEliminaBè, direi che conviene, da un punto di vista "imprenditoriale"...