domenica 21 agosto 2011

Riceviamo e pubblichiamo - Ancora Screen City

Di seguito la segnalazione giuntaci da uno dei più noti e meritori blog anti-degrado di Roma.


A quanto pare la Screen City è la ditta cartellonara a cui è stato concesso il nulla osta questa estate...
L'anno scorso era la SCI, ricordate?
L'impianto qui fotografato è stato installato -  all'inizio di Viale Bruno Buozzi, lato Piazza Pitagora - nelle ultime due settimane, sfruttando la "vacanza" agostana  dei cittadini.
Come potete notare non si è avuta grande attenzione per la preservazione del marciapiede, ma oramai ci siamo abituati.
C'è poi un'ultima stranezza, dall'altro lato della strada si può vedere - in piccolo - un altro cartellone della MG che, da quando è stato installato (circa un anno fa), non ha trovato inserzionisti.
Non è finita: nella vicinissima Piazza Pitagora, c'è un altro 1x1 vacante da illo tempore.
Possibile che il noto inserzionista abbia dovuto rivolgersi a una ditta che gli ha installato un impianto ex-novo e non si sono utilizzati, invece, i numerosi (sempre di più!) cartelloni in cerca di inserzionisti che sono presenti in tutta la zona?

Nessuno, nelle stanze del Comune, ha la volontà, il coraggio, l'intelligenza e l'onestà di capire che questa situazione è oramai insostenibile e completamente fuori controllo?

Malaroma (
http://malaroma.blogspot.com



Ancora una conferma della vera e propria invasione di impianti avvenuta (e ancora in corso) in questo mese di agosto. Alla faccia della litania ripetuta in continuazione dal responsabile dell'Ufficio Affissioni in base alla quale da molti mesi non ci sono nuove installazioni di impianti pubblicitari. Si riferirà a qualche altra città?

Ci chiediamo: è ancora possibile parlare di distrazione ed inefficienza dalle parti del Comune o è il caso di cominciare a scomodare categorie diverse?

7 commenti:

  1. Belle le vostre domande.
    Ma l'unico che potrebbe porle esigendo una risposta sarebbe un magistrato.
    E' del tutto evidente che la situazione è TOTALMENTE fuori controllo.
    Non ho e non abbiamo prove per scomodare "categorie diverse" ma le centinaia di impianti installati questa estate dalla Screen City adv, spesso in violazione del codice della strada e nel disprezzo della sicurezza dei cittadini e dei trasporti (vedi post precedente) mi sembrano un indizio molto chiaro.
    Il dramma è che attualmente sembra che questa gente possa fare il suo comodo senza alcuna forma di controllo o di contrasto.
    A Roma esistono persone e "imprenditori" che possono calpestare impunemente la legge nella totale ignavia catatonica delle "istituzioni".
    Lo avete dimostrato ampiamente.
    Chissà se presto a Piazzale Clodio qualcuno se ne renderà conto.
    Io non ci spero più molto, vista la quantità di segnalazioni che hanno ricevuto in Procura ma che finora non hanno sortito alcun effetto.
    PS:pubblicate anche le altre foto dei cartelloni della Screen City, in 19° municipio hanno fatto carne di porco in pochissimi giorni.

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  2. Ormai il sospetto che il cartellone pubblicitario sia una forma di pizzo è ben più di un sospetto.

    Lo stesso sindaco Alemanno (il bell'addormentato) ha chiamato RACKET le ditte cartellonare di Roma.

    Funziona così: invece di pagare il pizzo personalmente, i negozianti sono invitati a versare una somma mensile in cambio del posizionamento di un cartellone. In questo modo apparentemente si tratta di un'operazione legale. Solo che la ditta cartellonara non paga nulla al comune per l'istallazione (le istallazioni legali sarebbero bloccate da più di un anno). Quindi è tutto guadagno in nero.

    Questo spiega perchè ci sono cartelloni sempre vuoti (quelle ditte evidentemente non chiedono il pizzo), e altri utilizzati anche in posizioni invisibili, o scritti in caratteri illegibili. L'importante non è la pubblicità ma il versamento della stecca.

    Per questa situazione da IV mondo ringraziare in primo luogo la delibera 37/2009 firmata Bordoni e Alemanno che ha deregolato la cartellonistica a Roma lasciando CAMPO LIBERO ALLE MAFIE.

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  3. COMITATO, ma avete letto l'ultima parte di questo articolo?:
    http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/08/22/news/niente_bici_in_centro_bike_sharing_un_flop-20710887/
    Ci dovremo attendere nuovi cartelloni dal comune?

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  4. continuano a trovare sistemi sempre nuovi per aggirare le leggi, mai per farle rispettare, non c'era un progetto simile anche per la sistemazione dei marciapiedi? poi passeremo alle aiuole, ai semafori, ai cortili, ai mercati....

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  5. Caro Anonimo delle 9:56

    Altri cartelloni te li dovevi già attendere senza questa notizia. Ma dove sei stato questa estate? Non ti sei accorto della semina che hanno fatto? Certo, con questa notizia ci hanno tolto ogni dubbio. Facciamo almeno in modo che questa pubblicità rientri nel computo dell'esposizione prevista dai piani di localizzazione.

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  6. L'invasione della Screen City di questo agosto è disgustosa. E quanto scrive Nino è davvero illuminante. Aggiungo che nell'albo delle ditte autorizzate ci sono quasi 400 nomi perchè molti di queste sono coperture di attività illecite. Come riciclare il guadagno proveniente da spaccio, contrabbando? Apro una bella ditta di cartelloni tanto c'è far west. Pago pochi spiccioli al comune e ripulisco invece centinaia di migliaia di euro grazie a finti appalti pubblicitari. Per esempio: apro una ditta che si chiama X. Pianto mille cartelli. Apro poi un'altra ditta che si chiama Y la quale commissiona a X una campagna sui mille cartelli. Anche se la campagna non avrà mai luogo (tanto chi controlla e questo spiega i tanti 'spazi disponibili') il denaro versato da Y (provento di illeciti) è diventato ora pulito e onesto.
    Il meccanismo è semplice. Altrimenti perchè Alemanno avrebbe parlato di racket??

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  7. Alemanno invece che parlare e farsi le passeggiate anti-mignotte, dovrebbe intervenire nello schifo che stanno combinando. Invece si limita a fare osservazioni come se fosse un opinionista e non il Sindaco di Roma: ti sei fatto eleggere promettendo sogni, ma il risveglio con la realtà è stato brusco, troveremo qualcuno che ci stà a sentire, poi sò cavoli !

    Politico attento, a furia di blaterare finisci dentro.

    MAFIE E CORRUZIONI DIETRO I CARTELLONI

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