martedì 20 maggio 2014

Il Prip di Marino è la copia sbiadita di quello di Alemanno. Pochissime le proposte di Vas e Bastacartelloni accolte. E' un piano che regola o regala?



Schizofrenico! E' questo l'unico aggettivo che ci viene in mente per giudicare il comportamento della giunta Marino/Leonori in tema di cartelloni.
Da una parte annunciano un percorso sacrosanto, condivisibile e di profonda riforma del settore. Dall'altra, però, presentano un Piano Regolatore che questi obiettivi non li indica proprio e soprattutto non spiega come arrivare al risultato.

Insomma il Prip, pubblicato in questi giorni, non è affatto in linea con quanto dichiarato dall'assessore Leonori solo il 5 maggio scorso.

Il tema fondamentale è che questo documento non stabilisce come attuare concretamente le proprie prescrizioni. Esattamente come faceva il testo di Alemanno! Se non si prevedono dei tempi, delle regole e delle sanzioni chi mai applicherà le norme previste nel piano?

Altro motivo di delusione deriva dal mancato accoglimento dei suggerimenti che erano stati presentati da Vas e Bastacartelloni con una corposa proposta. Si tratta di diverse indicazioni che perfino gli uffici e i tecnici comunali avevano ritenuto sagge e opportune.

Non vi sono poi accenni ai bandi di gara, né ai servizi che la cartellonistica può e deve offrire (bike sharing, arredo urbano, etc).

C'è qualcosa di buono? Sì qualcosa c'è e si trova soprattutto nelle modifiche proposte al Regolamento (la famigerata delibera 37/2009). La principale riguarda il riconoscimento della scadenza al 31 dicembre 2014 di tutte le autorizzazioni attualmente in vigore (una vecchia battaglia dell'arch. Bosi ora sposata ufficialmente dal Comune).

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i punti che deludono maggiormente:

1) trasformazione del vecchio "Schema normativo" in "Norme Tecniche di Attuazione". Si tratta di una prescrizione di legge che dunque non poteva restare inascoltata. Come è stata realizzata? Aggiungendo una frase che stabilisce che entrano in vigore con efficacia immediata alcune disposizioni.

Ma a che serve scriverlo se non si stabiliscono contestualmente le sanzioni? Nella nostra proposta si descrivevano nel dettaglio i tempi e chi avrebbe dovuto rimuovere i cartelloni non più consentiti.
Nella proposta presentata da Marino/Leonori invece il nulla! Esattamente come quella di Alemanno/Bordoni.

2) Zone e sottozone: il vecchio Prip di Alemanno stabiliva gli ambiti territoriali di applicazione con un criterio tutto suo. Noi chiedevamo che fosse adeguato a quanto stabilito dal PRG (estensione della città storica anche all'Eur). Ma in nuovo Prip di Marino non ha accolto la nostra proposta e questo rappresenta un colpo per il bellissimo quartiere dell'Eur che continuerà a essere considerato periferia.

3) Avevamo chiesto di salvaguardare il perimetro Unesco da tutta una serie di impianti, tra i quali le paline con orologio (oscenità unica nel mondo occidentale), ma sono state mantenute.

4) Ci sembrava logico dividere la città in 15 ambiti territoriali, quanti sono i nuovi Municipi. Lo stesso dirigente dell'Ufficio Affissioni aveva condiviso la nostra proposta. Ma nel Prip di Marino vengono disegnati 7 ambiti. Con quale criterio resta un mistero!

5) Rimane la possibilità concessa alle ditte di redigere i piani di localizzazione (cosa che avevamo escluso categoricamente).

6) Vengono eliminati i formati 4x3 e 1x1.40. A prima vista sembrerebbe positivo, ma se si considera che al posto di un 4x3 ci saranno due 3x2 l'impatto visivo sul territorio sarà peggiore.

E questo per citare solo alcuni aspetti, tralasciandone tanti altri che sono comunque altrettanto gravi (pubblicità sulle edicole, nei mercati rionali, etc).

Non resta altro da fare che tirare le somme "politiche" di questo Prip: al Comune continua il braccio di ferro tra chi spinge per trasformare Roma in una città moderna e chi vuole che resti nel medioevo della cartellonistica.
Da una parte la Leonori parla perfettamente annunciando obiettivi eccellenti. Dall'altra, forze trasversali hanno deciso di prendere il testo di Alemanno, dargli una rinfrescatina e pubblicarlo.
Ma allora perché aspettare tutti questi mesi? Si poteva e doveva fare subito, nei primi 100 giorni di mandato.

Onestamente da questa Giunta ci saremmo aspettati molto di più. Il dialogo c'è stato e questo lo riconosciamo. Ma se il risultato è un documento Alemanno Style allora "aridatece er puzzone"!



Per una disamina tecnica e approfondita del testo del Prip, vi invitiamo a leggere questo articolo pubblicato sul sito romano di Vas, dall'arch. Bosi

Per scaricare il nuovo testo del Prip, cliccare qui (il Piano inizia a pagina 4).

6 commenti:

  1. il solito schifo, il sindaco è un burattino di interessi palazzinari e cartellonari. qui non cambierà mai un cavolo

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  2. Beh è una delusione. Ma tutto è perduto? Io spero di no

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  3. Dall'ultimo sondaggio citato sul noto sito "ippico", M5S a roma (intesa come amministrative) è in vantaggio di 6 punti
    Adesso so chi votare quando (spero presto) cadrà marino
    Con questa amministrazione, da oggi, ho chiuso
    Marco1963

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  4. spero proprio che il PD alle elezioni prenda una bella batosta, questi so' peggio di quegli altri. schifo!

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  5. Signori,
    ma Voi avete sentito ieri sera Grillo da Vespa ?

    E mettereste il Paese nelle mani di uno cosi' ??...Ma scherziamo!

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