mercoledì 21 maggio 2014

Nell'attesa di una svolta che non arriva mai, continua lo scempio infinito dei cartelloni pubblicitari


Nell'attesa che vengano rimossi completamente gli impianti abusivi "senza scheda" previsti dalla delibera 425/2013 (che però è di nuovo bloccata da un ricorso delle ditte al Consiglio di Stato);

nell'attesa che il Comune si decida comunque a rimuovere gli impianti IRREGOLARI E ILLEGALI benché autorizzati o "sanati", pagando le rimozioni con i proventi delle sanzioni alle ditte pubblicitarie, in solido con l'inserzionista, come previsto dal Codice della Strada e dal regolamento comunale affissioni;

nell'attesa che il Comune si decida comunque a oscurare gli impianti abusivi e irregolari per tutto il tempo necessario alla loro materiale rimozione (utilizzando i proventi delle sanzioni alle ditte pubblicitarie);

nell'attesa che la proposta di PRIP (Piano Regolatore Impianti Pubblicitari) della giunta Marino/Leonori, venga giudicata dai municipi;

nell'attesa che i pareri dei municipi, vengano trasmessi al Comune, che ne terrà conto per la stesura di eventuali modifiche alla proposta finale di PRIP che verrà portata in consiglio comunale;

nell'attesa che il consiglio comunale voti per l'approvazione del PRIP;

E nell'attesa che si facciano i piani di localizzazione e s'indicano bandi per la gestione dei nuovi impianti (ma su quest'ultimo punto il PRIP della giunta Marino/Leonori è ancora insufficiente).......................

Nell'attesa di tutto ciò, RIMANE LO SCEMPIO DEI CARTELLONI PUBBLICITARI!


Due strade a caso: Via Anastasio II (sopra) e Via Angelo Emo (sotto)






PER QUANTO ANCORA, SAREMO COSTRETTI A  SOPPORTARE?

2 commenti:

  1. Tranquilli, tranquilli ci stiamo lavorando e poi ci sono le delibere, e poi le sfere di competenza, i prip e i prop ma voi aspettate pure tranquilli che mo' risolvemo tutto.

    RispondiElimina
  2. Credo che, a questo punto, l'unica soluzione sia ricorrere in VIA DI EMERGENZA a qualche ente sovraordinato rispetto al Comune di Roma (Ministero dei Trasporti e dell'Interno). L'urgenza e' motivata dalla PERICOLOSITA' che il proliferare incontrollato dei cartelloni rappresenta per la collettivita', in particolare per la circolazione di veicoli e pedoni (specialmente invalidi).
    In un normale Stato di diritto questo genere di interesse pubblico sarebbe stato tutelato non appena minimamente minacciato, ovviamente Roma non e' piu' Stato di diritto, come tutti sappiamo.Purtroppo mi sono ormai persuaso che perseguire le vie ordinarie comporta una totale incertezza sull'esito e non consente il RIPRISTINO in tempi brevi della tutela dei diritti pubblici, quali il diritto alla SALUTE ED ALLA LIBERTA' DI MOVIMENTO.
    Mc Daemon

    RispondiElimina