martedì 9 aprile 2013

Spostamenti illegali: via dalla Colombo i cartelloni finiscono al centro di via Alimena

Via Bernardino Alimena, una delle arterie commerciali della zona Romanina, ha un piccolo spartitraffico centrale, largo circa 1 metro e 20cm. Il Codice della Strada vieta dunque l'installazione di cartelloni. Eppure, in un tratto neanche troppo lungo, ce ne sono 16. La gran parte proviene dalla Cristoforo Colombo, dove furono rimossi a seguito delle denunce dei cittadini.

Fabio, componente della nostra associazione, li ha fotografati tutti e schedati. Ve ne mostriamo solo alcuni, perché l'elenco sarebbe infinito.


Senza pubblicità e senza targhetta Nbd
Neanche questo cartellone ha la targhetta Nbd
Targhetta completamente illeggibile
Per avere però un'idea più completa dell'inquinamento visivo (e del rischio per la sicurezza stradale) di questo tratto di strada, dovete guardare le immagini che la troupe di Basta Cartelloni Tv girò poco più di un anno fa. Non le abbiamo mai trasmesse, ma - dopo la segnalazione di Fabio - crediamo sia molto utile mostrarvele.




3 commenti:

  1. ammazza che schifo di strada

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  2. Casomai, ammazza che schifo di Citta', visto che ormai tutta Roma e' cosi'!

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  3. I 15 cartelloni installati sullo spartitraffico centrale di via Alimena mi sono stati segnalati da Fabio domenica scorsa e sono stati da me denunciati ieri a nome di VAS per conoscenza anche alla Procura della Repubblica, perché su Street View di Google Maps risultavano quasi tutti già installati a dicembre del 2011, vale a dire un mese dopo l'incidente stradale avvenuto contro un cartellone della PES collocato su uno spartitraffico delle stesse limitate dimensioni che ha provocato la morte di due persone, ma che non ha determinato la rimozione da parte del Comune di questi 15 impianti.
    Faccio presente che dai dati che mi sono stati trasmessi figura che una delle ditte ha la sua sede in via Cristoforo Colombo, ma questa circostanza non autorizza a supporre che i suoi o altri impianti siano stati spostati da tale via.
    Rodolfo Bosi

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