giovedì 11 aprile 2013

Indovinate quale assessore ha deciso di fare campagna elettorale sui cartelloni?

In contemporanea con Cartellopoli, pubblichiamo questo articolo dell'architetto Bosi, sui cartelloni usati da Davide Bordoni per la sua campagna elettorale. Bosi ci spiega perché questi impianti sono irregolari (strano che Bordoni usi cartelloni irregolari, vero??).
Ringraziamo il lettore Francesco V. che ha inviato le foto.


Si scioglie oggi il Consiglio Comunale e si apre ufficialmente la campagna elettorale che l’Assessore Davide Bordoni ha già anticipato facendosi una pubblicità che é estremamente significativa e che costituisce anzi l’emblema di come ha fatto gestire e continua a voler gestire il sistema delle affissioni a Roma.
Da tempo esiste sul lato destro di via delle Capannelle venendo da via Appia, all’altezza del ponte ferroviario, poco prima del distributore dell'Agip, un cartellone pubblicitario di mt. 4 x 3 con cimasa della ditta “Pubbliroma” ed il numero 508 (vedi foto satellitare sottostante).

Foto tratta da Street View di Google Maps che attesta che al mese di agosto del 2012 l’impianto risultava già installato

Sullo stesso impianto dall’altro ieri mattina é comparsa la pubblicità elettorale di Davide Bordoni, documentata dalle foto sottostanti.


Le foto sopra riportate attestano che l’impianto risulta installato in curva, in violazione della lettera c) del  3° comma dell’art. 51 del D.P.R. n. 495/1992, con cui é stato emanato il Regolamento di esecuzione e attuazione del Codice della strada, ai sensi del quale “il posizionamento dei cartelli, delle insegne di esercizio e degli altri mezzi pubblicitari fuori dai centri abitati, lungo o in prossimità delle strade ove ne è consentita l'installazione, è comunque vietato nei seguenti punti: ….c) lungo le curve come definite all'articolo 3, comma 1, punto 20), del codice e su tutta l'area compresa tra la curva stessa e la corda tracciata tra i due punti di tangenza”.

Le foto sopra riportate lasciano vedere chiaramente che l’impianto risulta installato a meno di 1,5 metri dalla sede stradale, in violazione del comma 10 dell’art. 51 sempre del del D.P.R. n. 495/1992 ai sensi del quale “é vietata l'apposizione di messaggi pubblicitari sui bordi dei marciapiedi e dei cigli stradali”.

Le foto sopra riportate lasciano vedere chiaramente che l’impianto risulta installato anche su un verde di arredo stradale, in violazione quindi anche della lettera h) del 1° comma dell’art. 18 del vigente Regolamento approvato dallo stesso Consiglio Comunale dell’On. Davide Bordoni con deliberazione n. 37/12009, ai sensi del quale “é vietata la collocazione di impianti e mezzi pubblicitari nei seguenti siti ad eccezione di quelli collocati su ponteggi e recinzioni di cantiere relativi a restauri e manutenzioni di beni patrimoniali pubblici: …. h) aree in consegna al Servizio Giardini già attrezzate a verde”.

La perimetrazione riportata in colore blu nella foto satellitare sotto riportata é quella approvata dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 609 del 3 aprile 1981 con cui ha individuato un’area urbana da salvaguardare all’interno di un perimetro di cui ha elencato la serie di strade e di elementi naturali che lo delimitano, disponendo il divieto di collocazione di impianti superiori a mq. 6,00 all'interno di questo perimetro ed in tutte le strade che lo intersecano fino alla distanza di 30 metri: come si può bene vedere l’impianto pubblicitario in questione vi ricade interamente dentro.


La deliberazione disponeva testualmente che “a scopo di salvaguardia dell’area perimetrata, onde consentire un razionale studio per una precisa ridefinizione degli impianti pubblicitari in atto installati, per quanto riguarda gli spazi ed aree pubbliche non si procederà ad ulteriori concessioni-autorizzazioni per l’installazione di cartelli pittorici o per affissione di manifesti superiori a mq. 6, riservando gli spazi eventualmente disponibili a manufatti comunali per affissione manifesti”.

La deliberazione n. 609/1981 risulta ribadita dal 1° comma dell’art. 34 del vigente Regolamento di Pubblicità, approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 237/2009, ai sensi del quale fino alla entrata in vigore del Piano Regolatore degli Impianti e dei Mezzi Pubblicitari (PRIP) e dei Piani di Localizzazione “sono confermate tutte le limitazioni disposte dalla deliberazione del Consiglio Comunale n. 609 del 3 aprile 1981”.

Va infine messo in evidenza che l’impianto pubblicitario ricade in un’area soggetta a vincolo paesaggistico di tipo dichiarativo, registrato dallo stesso Piano Regolatore degli Impianti e dei Mezzi Pubblicitari (PRIP) alla tavola A2.c, che comporta il rilascio preventivo ed obbligatorio della “autorizzazione paesaggistica” che presumibilmente non é stata nemmeno richiesta e che in tal caso costituirebbe una ulteriore violazione, come se non bastasse, che si aggiungerebbe a tutte quelle sopra rilevate.

Il sig. Davide Bordoni, come molto poco onorevole assessore uscente, non poteva scegliere un modo migliore per pubblicizzare il suo slogan “LA CERTEZZA DEL MIO IMPEGNO”, perché con la contemporanea violazione di tutti i divieti sopra evidenziati lascia chiaramente intendere quale sia il vero impegno di cui debbono avere certezza tutti i cittadini romani che andranno a votare il 25 e 26 maggio e che sarà nuovamente la CERTEZZA DELLA PIU’ COMPLETA ILLEGALITA’ nel caso malaugurato che se lo ritrovassero come assessore a questo tipo di commercio.

Dott. Arch. Rodolfo Bosi 

Qui l'articolo di Paese Sera che parla della vicenda

10 commenti:

  1. Dalla data del 24 marzo 2013, il servizio di protocollazione della Direzione Regolazione e Gestione Affissioni e Pubblicità è stato spostato da Via Ostiense (dove era sempre stato) presso l’Ufficio Protocollo Dipartimentale in via dei Cerchi n.6, dove ha la sede l'Assessore al Commercio

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  2. LA certezza del mio impegno a devastare Roma. A Bordò, hai rotto. Sti cartelloni metteli ner giardino de casa tua.

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  3. Evidentemente l'ex-assessore biondino passa all'incasso dai cartellonari.
    Ma sarà tutto inutile giacché anche per lui è pronta una sporta di calci in culo che verrà recapitata a mezzo grillini.

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  4. Alle ore 16,23 di oggi ho provveduto a segnalare ufficialmente a nome di VAS questa pubblicità irregolare allo stesso Assessore Bordoni, facendogli in più presente i due seguenti ulteriori aspetti paradossali:
    - l'area in cui risulta installato il cartellone è destinata a zona "A", con divieto cioè di affissione,dal PRIP che Bordoni stesso ha contribuito ad adottare;
    - la pubblicità irregolare comporta una sanzione pecuniaria anche all'inserzionista, vale a dire allo stesso Assessore che dovrebbe assicurare invece la rimozione proprio di questi impianti abusivi.
    La segnalazione si chiude con l'invito all'On. Bordoni "a voler controllare meglio d’ora in poi la regolarità degli impianti pubblicitari di cui intende avvalersi per la sua campagna elettorale, a partire dal cartellone installato in via delle Capannelle provvedendo a farvi rimuovere il suddetto manifesto elettorale, una volta accertati i vizi di legittimità sopra rilevati dell’impianto".

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  5. Dott. Bosi
    ma davvero crede che questo pagliaccio, garante della mafia dei cartelloni, potrà prendere in considerazione la sua corretta e dettagliata segnalazione?
    Bocciando la Delibera di Iniziativa popolare nel Novembre 2011 questa banda di buffoni aveva approvato un ordine del giorno in cui si impegnava a iniziare la discussione del PRIP entro il 31/12/2011.
    Sono passati oltre 14 mesi e del PRIP non v'è traccia se non nelle penose chicchiere propagandistiche del centro-destra romano (a cominciare dal campione della trasparenza Cassone)
    Intanto i banditi cartellonari,nonostante la devastante crisi del settore, continuano a piantare cartelloni (anche oggi ai Parioli..la famigerata SCI) che in alcuni casi, davvero "misteriosamente" dopo pochi giorni sono già affittati mentre altri giaccioni abbandonati o "disponibili" da anni.L'illegalità in questa città martoriata è diventata regola, è così diffusa che ormai permea ogni aspetto della vita collettiva e quasi tutti si sono assuefatti impotenti.
    Nonostante l'impegno MOSTRUOSO di persone come lei ben poco è cambiato ed è sempre più angosciante il silenzio della magistratura sulle vicende criminali dei signori dell'Economia del Degrado.
    Non ci resta che sperare nella prossima consiliatura.
    La giunta Ale-Danno fino all'ultimo secondo ha arrecato incommensurabili danni alla città eppure sono certo che tanta gente rivoterà per questa feccia il 25 e 26 maggio.

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  6. l'ha pagata questa campagna il nostro Bordoni? Mi sa tanto di no

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  7. Che Dio liberi per sempre il Campidoglio e noi dall'assassino di Roma sig. bordoni!

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  8. Sono rimasto sorpreso dalla valutazione che Fitzcarraldo ha dato alla segnalazione che ho trasmesso all'Assessore Bordoni e di cui l'ho voluto portare personalmente a conoscenza, perché non ne ha capito né la finalità né lo "spirito" con cui ho redatto il suo testo.
    Non sono affatto d'accordo con lui sul fatto che "non ci resta che sperare nella prossima consiliatura", se non altro per scaramanzia, considerata la pessima fine con cui da sempre viene malamente etichettato chi vive solo sperando: l'esperienza mi ha insegnato che il tempo dà alla lunga sempre ragione a chi ha seminato bene e non si è mai arreso.
    La differenza per il futuro stavolta la deve fare non solo l'eredità del lavoro passato che ha svolto ognuno di noi e che stiamo attualmente facendo assieme non solo e non tanto per una speranza quanto per un impegno preciso che intendiamo strappare a tutti i candidati alle prossime elezioni comunali prima ancora del voto, su cui impostare poi il prosieguo della nostra battaglia per la legalità e per il decoro da dare alla città di Roma.

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    1. Caro Bosi,
      non ho nessuna intenzione di morire disperato, perchè comunque vada sono certo di aver ben assolto finora il mio compito esistenziale.
      Ho parlato di speranza nella prossima consiliatura perchè mi auguro, per la salute di tutti noi, che i prossimi 5 anni possano essere decisivi per cambiare volto e aggiungerei anima a questa città.
      Anche io sono certo che il tempo sarà galantuomo e che le nostre battaglie resteranno nella storia civile e politica di Roma.
      La mia non era assolutamente una critica malevola al suo operato che tutti i combattenti anti-degrado riconoscono e apprezzano.

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  9. Su www.cartellopoli.net sono state pubblicate le foto che attestano che questa mattina il faccione di Bordoni è sparito dal cartellone abusivo, perché c'é stato un suo "sbiancamento" che è chiaramente opera della ditta che "qualcuno" deve aver chiamato chiedendo di ripulire.

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